DOMENICA AL MUSEO 4 febbraio 2018

DOMENICA AL MUSEO 4 febbraio 2018 - prima domenica del mese, ingresso gratuito

INCONTRI

Certosa e Museo di San Martino
Pulcinella e le guarattelle - ore 11.00
Domenica 4 febbraio alle ore 11.00, in occasione della Domenica al Museo, al Museo di San Martino ritornano le guarattelle, con il maestro Irene Vecchia, in un divertente spettacolo che coinvolgerà il pubblico delle famiglie e dei bambini. Sarà possibile visitare, fino alle ore 16.30, la sezione teatrale del Museo che si è recentemente arricchita, con la donazione di Bello, di una nuova sala dedicata alla maschera di Pulcinella, con testimonianze iconografiche antiche, anche relative al Teatro delle Guarattelle, compresa una “baracca” con il suo cast di burattini.

Museo Archeologico di Calatia, Maddaloni
Il Museo Nascosto - ore 10.30-13.00
Gli studenti del Liceo Classico “Giordano Bruno” di Maddaloni, impegnati nel progetto di alternanza scuola-lavoro, condurranno i visitatori in un percorso guidato nei depositi del Museo archeologico di Calatia, aperti per l’occasione.

Museo archeologico di Pontecagnano
LA DOMENICA CON TE! - ore 10.30
Domenica 4 febbraio, al Museo Archeologico Nazionale di Pontecagnano ha inizio LA DOMENICA CON TE!, un nuovo ciclo di incontri rivolto a visitatori grandi e piccoli per approfondire piacevolmente e in maniera divertente la conoscenza del Museo. Le prime domeniche del mese, da febbraio a maggio, in collaborazione con Metaia Soc. Coop. per i beni e le attività culturali, sarà possibile partecipare a MYTICO! Déi ed eroi dell’antichità, un programma di visite guidate a tema e letture incentrate su un “reperto speciale” legato al tema della giornata.


MOSTRE

Museo Duca di Martina - ULTIMI GIORNI DI APERTURA
Ugo La Pietra, 100 ceramiche italiane
La mostra, a cura di Claudio Gambardella e con il coordinamento tecnico scientifico di Luisa Ambrosio, è dedicata al lavoro di uno dei più noti esponenti della cultura italiana del design, presente alla Triennale di Milano del 2014 con una importante retrospettiva. Architetto, designer e artista di rilievo internazionale, Ugo La Pietra è anche uno degli esponenti più rappresentativi dell’Handmade in Italy e ha incontrato le diverse realtà produttive artigianali diffuse in tutto il territorio italiano.

Museo Duca di Martina
Clara Garesio, ‘Rebirth Mandala
Clara Garesio espone la grande opera che costituisce l'ultimo e più articolato esemplare di una serie di quattro mandala ceramici (uno dei quali acquisito al Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza e due ad una collezione privata a Dublino). Nella tradizione buddista e induista soprattutto, il Mandala è un simbolo spirituale e rituale, rappresentazione del cosmo, ‘Rebirth Mandala, sarà esposta per un anno al Museo Duca di Martina.

Museo Pignatelli
Darren Almond, The light between us
La Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee, in collaborazione con il Polo museale della Campania, e con Incontri Internazionali d'Arte, nell’ambito dell’edizione 2018 di Progetto XXI, presenta The light between us, nuova mostra dell’artista inglese Darren Almond. The light between us unisce opere appartenenti a differenti capitoli della ricerca di Almond. Ogni serie è una singolare indagine sulla relazione tra tempo, spazio e memoria, sia personale sia collettiva, e la dialettica tra il linguaggio digitale e analogico che l’artista usa per esprimere queste idee. Lo sviluppo di ogni immagine, che rivela un paesaggio catturato durante uno specifico viaggio intrapreso dall’artista, rispecchia la tradizione del paesaggio settecentesco e ottocentesco.

Castel Sant’Elmo
La Cura di Chiara Coccorese
La nuova opera della vincitrice del Concorso ‘Un’opera per i Castello’.
La giuria della sesta edizione del Concorso -il cui tema era 'LE FORME DELL’ABITARE. Convivenza e interazione'- ha premiato il progetto di Chiara Coccorese che “ha declinato il tema del concorso mostrando particolare sensibilità nello sviluppo della dicotomia spazio pubblico-ambiente familiare, riflettendo allo stesso tempo sull'idea di raccoglimento.

Certosa e Museo di San Martino
CIELO ACUSTICO A DIECI EMOZIONI
Nella fastosa chiesa della Certosa di San Martino, Piero Mottola presenta l’installazione sonora multicanale composta dai percorsi emozionali, generati secondo il Modello di relazione a 10 emozioni (paura, angoscia, agitazione, collera, tristezza, stupore, eccitazione, piacere, gioia, calma): gruppi concatenati di emozioni che gradualmente si relazionano tra loro, dai minimi ai massimi contrasti emozionali e danno vita a un complesso timbrico di forte impatto. L’installazione scelta per la Certosa andrà in loop per una settimana

Certosa e Museo di San Martino
La Madonna delle ciliegie. Un Riposo nella Fuga in Egitto nel Museo di San Martino.
Tra le opere giunte in dono nel Museo di San Martino nell’Ottocento vi è una tela del pittore senese Francesco Vanni (1563 ca. - 1610), replica con variazioni del Riposo nella Fuga in Egitto di Federico Barocci della Pinacoteca Vaticana, a sua volta ispirato alla Madonna della Scodella del Correggio. Nelle opere il racconto sacro, mutuato dai Vangeli apocrifi, dà vita a una scena di gioiosa vita familiare in cui la Madonna raccoglie in una scodella l’acqua del torrente miracolosamente sgorgato mentre San Giuseppe offre al Bambino una ciocca di ciliegie, innovazione agreste del tema della palma da datteri sorta nel deserto per nutrire e ristorare la Sacra Famiglia. La tela del Museo di San Martino, restaurata nei laboratori del Museo, proviene dalla collezione Caracciolo di Avellino e viene presentata al pubblico insieme ad altre opere, fornendo spunti di riflessione non soltanto sulla formazione del patrimonio museale – in gran parte frutto di donazioni da parte di colti e encomiabili collezionisti privati – ma anche sul tema della replica e riproduzione nell’arte, tra copie e incisioni.

Museo archeologico di Teano
Dramatis personae. Maschere e attori del teatro antico.
Il Museo Archeologico di Teanum Sidicinum presenta la mostra ‘Dramatis personae. Maschere e attori del teatro antico’- realizzata in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Teano e l’Associazione Sidicina Amici dei Musei - si propone di raccontare i personaggi che animavano le antiche narrazioni sceniche attraverso il confronto diretto tra le maschere che li rappresentano, riprodotte a livello artigianale, e i reperti archeologici che ne conservano la testimonianza.
La città di Teanum Sidicinum, ricordata in antico tra le principali della Campania, è stata tra le prime in Italia ad accogliere, dalla fine del II secolo a.C., gli spettacoli teatrali (ludi scaenici) in un edificio costruito interamente in muratura. La complessa storia architettonica del monumento, arricchito durante tutta l’età romana da sculture ed elementi decorativi in marmo provenienti da varie isole e paesi del Mediterraneo, lascia intuire l’importanza dell’articolato mondo che si muoveva intorno e dentro gli edifici teatrali antichi.

Museo archeologico di Alife
Cubulteria: la città scomparsa
Il Museo Archeologico dell’antica Allifae presenta l’esposizione Cubulteria: la città scomparsa- realizzata in collaborazione con il Comune di Alvignano- che consente di seguire, attraverso oggetti che vanno dal VII secolo a.C. al III d.C., gli sviluppi di una realtà insediativa complessa e articolata.
Il territorio della media valle del Volturno, attualmente occupato dai comuni di Alvignano, Dragoni, Baia e Latina, Ruviano, corrispose in antico a quello del centro sannitico di Kupelternum e poi romano di Cubulteria. In età medievale il nome della città sopravvisse in connessione alla chiesa di Santa Maria “de Cuultere”, come fu chiamata la basilica paleocristiana di Alvignano fino all’XI secolo, quando venne dedicata a San Ferdinando, vescovo di Caiazzo. Le indagini archeologiche condotte nell’area intorno alla chiesa e al suo interno hanno consentito di individuare più fasi di occupazione del sito, senza tuttavia restituire l’immagine di un centro urbano organico e strutturato. L’esposizione, realizzata in collaborazione con il Comune di Alvignano, consente di seguire attraverso oggetti che vanno dal VII secolo a.C. al III d.C. gli sviluppi di una realtà insediativa complessa e articolata.