Giornata nazionale del Paesaggio - 14 marzo 2018

Castel Sant’Elmo, ore 11.00
Il paesaggio: oltre la bellezza naturale
Giornata del Paesaggio dedicata a Giuseppe Galasso.
In occasione della Giornata Nazionale del Paesaggio, Castello Sant'Elmo e il Museo dell'antica Capua propongono un incontro - diviso in due fasi - dedicato al professore Giuseppe Galasso, indimenticato intellettuale, storico e studioso del pensiero politico, estensore della fondamentale legge di tutela sul Paesaggio Italiano e Sottosegretario ai Beni Culturali.
Nella mattina, nella chiesa di Sant'Erasmo a Castello Sant'Elmo, e nel pomeriggio nel Museo dell'Antica Capua, si parlerà di paesaggi, dalle bellezze naturali al paesaggio tutelato dalla Legge 431/85.
Introduce Annamaria Romano – Direttore di Castel Sant’Elmo
Aurelio Musi - Università degli Studi di Salerno
Paolo Mascilli Migliorini - Polo Museale della Campania


Museo archeologico dell'Antica Capua, ore 16.00
Il paesaggio: oltre la bellezza naturale
Giornata del Paesaggio dedicata a Giuseppe Galasso
In occasione della Giornata Nazionale del Paesaggio, Castello Sant'Elmo e il Museo dell'antica Capua propongono un incontro -diviso in due fasi- dedicato al professore Giuseppe Galasso, indimenticato intellettuale, storico e studioso del pensiero politico, estensore della fondamentale legge di tutela sul Paesaggio Italiano e Sottosegretario ai Beni Culturali.
Nella mattina, nella chiesa di Sant'Erasmo a Castello Sant'Elmo, e nel pomeriggio nel Museo dell'Antica Capua, si parlerà di paesaggi, dalle bellezze naturali al paesaggio tutelato dalla Legge 431/85.
Introduce: Ida Gennarelli – Direttore del Museo dell’Antica Capua
Massimiliano Rendina - Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli
Mario Pisani – Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli
modera Antonio Pastore giornalista de "Il Mattino".


Castel Sant'Elmo, ore 9.30
Paesaggio da Sud-Est a Nord-Ovest. Sguardi sulla città da Castel Sant'Elmo
Castel Sant'Elmo propone un percorso alla scoperta del territorio visibile dall’alto delle sue mura, in una posizione che domina la città di Napoli  e il Golfo, insieme agli allievi del Liceo Linguistico “G. Galilei”,  che svolgono il loro percorso di Alternanza scuola-lavoro con un progetto dal titolo “ I mestieri del Polo”.
Il panorama, che si offre a 360 gradi dagli spalti della fortezza, fornisce lo spunto per leggere le trasformazioni urbane e naturali attraverso l'osservazione e l'analisi di alcune aree della città a partire, anche,  dalle suggestioni evocate dalle installazioni site-specific della collezione d'arte contemporanea del Castello. Sant'Elmo di Mimmo Paladino, Garitta del pilastro/monocromo rosso e LP/zanzare di Eugenio Giliberti, Guerrieri di Sergio Fermariello, Tempo interiore di Rosy Rox, Follow the shape di Paolo Puddu, La Cura di Chiara Coccorese, Particella di Dio di Alberto di Fabio e Luna&l'altra di Giancarlo Neri costituiranno il punto di partenza per una riflessione sulle diverse accezioni del paesaggio e sulla sua reinterpretazione attraverso l'innesto artistico. Gli approfondimenti sulla città storica e i suoi dintorni, caratterizzati da un patrimonio naturalistico famoso in tutto il mondo, saranno scanditi da riferimenti, a un mese dalla scomparsa di Giuseppe Galasso, alla legge a tutela del paesaggio che porta il suo nome. 
La ‘Legge Galasso’ del 1985 individua le aree del Paese da sottoporre a tutela paesaggistica, istituita dopo un periodo di vacanza legislativa, in un paese che vide numerosi illeciti soprattutto tra anni ’70 e gli anni ’80, ancora oggi contiene i principi che devono guidare le attività di tutela dei beni paesaggistici. 
I ragazzi, oltre a fornire le notizie storiche su Castel Sant’ Elmo, proveranno a ‘leggere’ il paesaggio che si vede dagli spalti, confrontandolo  sia con  ‘vedute’ della tradizione pittorica sia con materiale fotografico più recente, per mettere in evidenza come è cambiato ‘quello che si vede’ da Castel Sant’ Elmo  rispetto al passato e per provare a fare una previsione sul paesaggio napoletano del futuro.


Museo Duca di Martina – Villa Floridiana
Il boschetto delle camelie e i ‘paesaggi violetti’
Alle ore 10.30, nel boschetto delle camelie della Floridiana, i visitatori potranno partecipare a una passeggiata guidata, a cura di Dolores Peduto, Reggia di Caserta-Ufficio Parco e saranno accolti dagli studenti del Liceo Mazzini di Napoli, che partecipano ai progetti di Alternanza Scuola Lavoro.
Ospiti d'onore i soci del Garden Club di Napoli.
Le camelie della Floridiana.
Nel corso della giornata, i visitatori potranno ammirare da vicino le diverse e antiche varietà di camelie della Floridiana nella mostra di fiori recisi, esposti nel salone delle feste del Museo Duca di Martina. Introdotta in Italia e per la prima volta nel Giardino inglese della Reggia di Caserta dal famoso botanico inglese John Andrew Graefer nel 1786, la camelia giunge nel parco napoletano nei primi decenni dell’Ottocento, molto probabilmente per volere dello stesso re Ferdinando di Borbone che aveva acquistato la Villa per la sua moglie morganatica Lucia Migliaccio, duchessa di Floridia. I lavori di restauro della Villa e dell’intero appezzamento di terreno erano stati affidati all’architetto di corte Antonio Nicciolini che, nel 1825, diede incarico al giardiniere reale Federico Dehnardt di arricchire il parco con piante esotiche e parterres floreali.
Alle ore 11.30, nel Museo si svolgerà una visita dedicata a I paesaggi sulle porcellane di Capodimonte, insieme agli studenti del Liceo Garibaldi di Napoli, per un approfondimento delle opere con decorazione "a paesaggi violetti, neri, paonazzi, turchini", dipinti da Giovanni Caselli, sulle ceramiche della Real Fabbrica di Capodimonte (1743-1759).
  

Museo archeologico Georges Vallet ore 10.30
Poesie e prose dedicate ai paesaggi italiani.
Incontro con Franco Arminio
Nel suggestivo scenario del parco di Villa Fondi e del Museo Gerges Vallet, la giornata nazionale del paesaggio sarà festeggiata con la presenza dello scrittore Franco Arminio, paesologo, scrittore e poeta che leggerà poesie e prose dedicate ai paesaggi italiani.
L'idea di fondo è che il guardare sia quasi una forma di terapia, come se il mondo esterno fosse una farmacia. si tratta di essere percettivi più che opinionisti, il dettaglio più delle astrazioni.Un percorso poetico che condurrà dagli incantevoli luoghi reali della penisola sorrentina agli ideali giardini fioriti dei mosaici dello splendido ninfeo nel parco di Villa Fondi.
Franco Arminio è nato e vive a Bisaccia. Ha pubblicato numerosi  libri, tra gli altri, Vento forte tra Lacedonia e Candela (Laterza), Terracarne (Mondadori), Cartoline dai Morti (Nottetempo) Geografia commossa dell’Italia interna (Bruno Mondadori), Cedi la strada agli alberi (Chiarelettere). Si occupa anche di documentari e fotografia. Come paesologo scrive da anni sui giornali e in Rete a difesa dei piccoli paesi.  Attualmente è il referente tecnico del Progetto Pilota della Montagna Materana, nell’ambito della Strategia Nazionale delle Aree Interne. Ha ideato e porta avanti La casa della paesologia a Trevico e il festival La luna e i calanchi ad Aliano.


Museo Vallet, alle ore 12.30
'Luci, ombre e acque'
A chiusura della mostra di 'Luci, ombre e acque' di Alessandra Giovannoni, verrà presentato il catalogo dell’esposizione, da Anna Imponente, direttore del Polo museale della Campania e da Tommasina Budetta, direttore del Museo Vallet.
Alessandra Giovannoni è una artista nota per i profondi paesaggi abitati da poche figure essenziali, che si stagliano monumentali nella luce chiara.
L’esposizione è stata presentata “..in una cornice quanto mai eloquente -scrive Anna Imponente, - quella del museo sorrentino arricchito dallo splendido ninfeo romano situato nei giardini della Villa. .. in cui più suggestivo è l’incontro tra i due mondi, quello della cultura testimoniato dagli elementi figurativi mosaicati e da quelli architettonici e quello naturale, con la vegetazione e gli specchi d’acqua, gli stessi temi che si ritrovano nei paesaggi contemporanei di Alessandra Giovannoni. La sua produzione è incentrata sulla percezione di alcuni luoghi, in particolare della Capitale, prima fissati su dei taccuini come appunti itineranti, poi rielaborati dall’artista..”
Infine saranno illustrati, dal direttore del Museo e dal Sindaco della città di Piano di Sorrento gli arredi del Museo realizzati con carta riciclata, le cui forme e immagini rimandano alle collezioni archeologiche esposte. L’iniziativa nasce da una stretta collaborazione tra il Polo museale della Campania e il Comune di Piano di Sorrento, con il coinvolgimento delle le scuole e delle associazioni culturali del territorio.


Museo archeologico di Pontecagnano, ore 11.oo
Da Picentia ai Picentini. Al via l'Ecomuseo della Piana del Sele".
In occasione della manifestazione verranno presentati dei percorsi naturalistico-culturali individuati nell'Agro Picentino, che costituiscono la prima tappa nella realizzazione dell'Ecomuseo della Piana del Sele.
La manifestazione è organizzata nell'ottica del ruolo centrale assegnato ai Musei dai recenti documenti dell'ICOM, con l’obiettivo di condividere e promuovere direttamente le iniziative di Istituzioni e Associazioni territoriali finalizzate alla tutela e alla valorizzazione degli elementi costitutivi del paesaggio.
Partners dell'iniziativa sono il Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale (DISPAC) dell'Università di Salerno, Legambiente Campania, CAI Sezione di Salerno, FIAB di Salerno (Federazione Italiana Amici della Bicicletta). Oltre alla Direzione del Museo e ai partners organizzatori, saranno invitati i Sindaci dei Comuni di Pontecagnano Faiano, San Cipriano Picentino, Giffoni Sei Casali, Giffoni Valle Piana.
La manifestazione prevederà un secondo appuntamento:
Domenica 18 Marzo, ore 9,00 al Museo Archeologico Nazionale di Pontecagnano, partiranno percorsi a piedi e in bicicletta che toccheranno alcuni tra i luoghi più significativi dal punto di vista paesaggistico e culturale dell'Agro Picentino.


Padula, Certosa di San Lorenzo
OFFICINA SIMPLICIUM - Il laboratorio botanico, ore 11.00
In occasione della Giornata del Paesaggio, verrà presentato e inaugurato il laboratorio botanico istituito nell’Orto dei Semplici, in particolare nel giardino della Cella N. 5, adattato a tale scopo in occasione dell’evento espositivo “Il cammino delle Certose”.
Nell’Orto sono state messe a dimora essenze autoctone che rimandano alle specie presenti nel territorio del Vallo di Diano e al sapere dell’Ordine Certosino, interessante oggetto di studio e di elaborazione e che consentiranno la produzione di tisane, decotti, ecc..
Durante la giornata verranno proposte varie attività dedicate al patrimonio botanico della Certosa di San Lorenzo sia per i visitatori che per le scuole di ogni ordine e grado.


Museo archeologico di Sarno, ore 10.00 – 18.00
Il fiume Sarno: da venerato a negato
Al fiume Sarno, che ha attratto gli uomini sin dalla preistoria e ha influenzato notevolmente lo sviluppo del territorio, in occasione della Giornata Nazionale del Paesaggio, il Museo Archeologico Nazionale della Valle del Sarno dedica una mostra in cui il passato dialoga con il presente. Per l’occasione saranno esposti i reperti provenienti dalla stipe votiva scavata presso una delle tre sorgenti del fiume, in una zona lussureggiante frequentata sin dal IV secolo a.C., ove verso la metà del II secolo a.C. è edificato un bellissimo teatro, a testimonianza della venerazione degli antichi per il fiume, fonte di vita.
Attraverso le straordinarie fotografie d’epoca tratte dall’archivio del Museo Didattico della Fotografia si potranno ammirare i paesaggi perduti e i cambiamenti subiti dal fiume, protagonista anche dei filmati di stringente attualità proiettati dall’Ente Parco Regionale del Fiume Sarno, in cui la limpidezza delle sorgenti contrasta con il degrado ambientale e l’inquinamento, che lo ha trasformato da divinità venerata a fiume violato e negato.
L’evento è organizzato dal Museo in collaborazione con il Museo Didattico della Fotografia e l’Ente Parco Regionale del Fiume Sarno.


Museo archeologico di Teano
Sidicina aequora: visioni letterarie di un paesaggio.
visite guidate dalle 10 alle 13 (ogni ora)
Il Museo archeologico di Teanum Sidicinum in occasione della Giornata nazionale del Paesaggio, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Teano e l’Associazione Sidicina Amici dei Musei, organizza visite guidate alle sue collezioni per illustrare i contesti (villaggi, necropoli, luoghi di culto) attraverso cui gli antichi Sidicini occuparono il territorio e consolidarono la loro identità di popolo italico costruendo un peculiare paesaggio delle acque.
Nella Campania Settentrionale il territorio compreso tra il massiccio vulcanico di Roccamonfina, le falde del Monte Maggiore, il monte Massico e la piana costiera fu occupato in età preromana dal popolo dei Sidicini.
Virgilio, nel VII libro dell’Eneide, li cita nell’elenco degli Italici che si schierarono con Turno contro Enea: et quos de collibus altis Aurunci misere patres Sidicinaque iuxta aequora (“e quelli che i padri Aurunci mandarono dagli alti colli e quelli presso i territori Sidicini ricchi di acque”). I Sidicini erano organizzati in piccoli villaggi ed avevano come principale centro di riferimento la città di Teanum Sidicinum. Come ricordato da Virgilio, il territorio sidicino era caratterizzato da fertili colline e attraversato da numerosi corsi d’acqua, il più importante dei quali era il fiume Savone (il piger Savo lo chiama il poeta latino Stazio, evocando lo scorrere placido delle acque).
Il rapporto dei Sidicini con il loro territorio fu così condizionato dalla presenza delle acque (sorgenti, fiumi, ruscelli, canali, ecc.) tanto da suscitare l’immagine poetica virgiliana di un “paesaggio d’acqua”.