Giornate europee del Patrimonio, 23-24 settembre 2017

Il Polo museale della Campania, diretto da Anna Imponente, partecipa alla manifestazione con circa 40 appuntamenti:

Certosa e Museo di San Martino
"Sterminator Vesevo": il nostro vulcano Vesuvio
23 Settembre, ore 11.00 – 13.00
Visita guidata e competizione fotografica amatoriale  per ragazzi
Il Museo di San Martino conserva lungo il suo percorso numerose testimonianze dell’iconografia del Vesuvio attraverso i secoli.
I visitatori saranno  guidati da Roberto Sabatinelli, dei Servizi Educativi del museo, alla scoperta di raffigurazioni del Vesuvio in una relazione empatica con l’immagine  vera e incombente del  vulcano, osservato da numerose prospettive del percorso museale, confrontata con i dipinti.  Durante la visita sarà possibile fotografare i luoghi o i dipinti per dar via a una competizione fotografica rivolta a tutti i giovani visitatori, che potranno ispirarsi all’osservazione del vulcano dalle prospettive offerte dal Museo. I partecipanti potranno postare direttamente le fotografie sul profilo Facebook Certosa e Museo Nazionale di San Martino,  o inviarle alla seguente mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. In entrambi i casi andranno indicati il nome e l’età dell’autore, insieme alla dicitura “Sterminator Vesevo. Gara fotografica”. La commissione esaminatrice, costituita da Rita Pastorelli, Michele Iodice e Fabio Speranza, sceglierà le tre foto più originali che, a conclusione della manifestazione, saranno promosse come vincitrici sui canali social del  Polo museale della Campania e del Museo, e inserite come notizie sui siti web ufficiali,

Certosa e Museo di San Martino
L’antica Spezieria
23 settembre, ore 16.30
Visita con il direttore della Certosa, Rita Pastorelli, nella Spezieria della Certosa dove rivive il fascino della famosa Farmacopea dei Monaci che realizzavano un’attenta classificazione delle erbe medicinali, coltivate nel giardino dei semplici (dal latino “Simplicia,” ossia  erbe e spezie alla stato grezzo, non lavorato o composto) per sottoporle a vari processi, da quelli di tradizione più antica: pulitura, macerazione, spremitura, essiccazione, decozione, a quelli più complessi, con tecniche estrattive della medicina araba: la distillazione  e la  porfirizzazione (polverizzazione), fino alla produzione di miracolosi  Elixir Vitae, dalle ricette segretissime. Ultimo e delicatissimo atto della lavorazione era la buona conservazione dei medicamenti, nel armarium  pigmentariorum  (l’armadio  dove venivano gelosamente custoditi sottochiave i vari principi medicinali, compresi i veleni), i preparati venivano collocati  in appositi contenitori: albarelli, anfore e idrie,  gli esemplari più prestigiosi, provenienti dalla spezieria della Certosa e da altre farmacie conventuali del Regno.  Nella Spezieria si può ammirare anche l’affresco di Paolo De Matteis, eseguito nel 1699, raffigurante  San Bruno che intercede presso la Vergine per l’umanità inferma.

Certosa e Museo di San Martino
Il cammino delle certose. I percorsi dell’anima
Visita notturna alla mostra
23 settembre, dalle ore 19.30 fino alle 22.30 (Ultimo ingresso 21.30)
Nella serata di sabato 23 settembre, fino alle 22.30, si potrà visitare la mostra nella Certosa di San Martino incentrata su opere del Sei e del Settecento che prendono spunto dal tema biblico di Giuditta e Oloferne, a partire dall’affresco di Luca Giordano nella Cappella  del Tesoro. Per l’occasione sono esposti, per la prima volta, i disegni preparatori provenienti dagli Uffizi di Firenze. Le opere seicentesche, da Carlo Saraceni a Jacopo Ligozzi, dialogheranno lungo tutto il percorso espositivo con i maestri del contemporaneo, a dimostrare affinità e dissonanze, affrontate con sensibilità differenti, da Lucio Fontana a Alberto Burri, da Luca Maria Patella a Anish Kapoor (le cui opere verranno presentate nel corso della mostra), da Louise Bourgeois a Giacinto Cerone e Paolo Mussat Sartor. La narrazione procede infatti fino alle declinazioni dei protagonisti dell’arte contemporanea: al centro della scena la violenza sul corpo e sulla materia, la sublimazione del gesto attraverso la bellezza, il riscatto del mezzo artistico, il destino di umana sofferenza e la ribellione.
Il Cammino delle Certose nasce da una proposta turistico-culturale di grande respiro della Regione Campania, Assessorato allo Sviluppo e Promozione del Turismo, nell’ambito dei progetti d’eccellenza, assieme al Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, curata da Anna Imponente direttore del Polo Museale della Campania. Il progetto ripropone all’attenzione del grande pubblico nazionale e internazionale il  patrimonio straordinario dele Certose di  San Martino a Napoli, di  San Giacomo a Capri e di  San Lorenzo a Padula,  che merita prospettive nuove, degne della eredità di valori spirituali, economico-sociali e civili che ancora custodiscono. Il filo conduttore delle esposizioni, tra assonanze e distinzioni, si articola sulle interpretazioni storiche dei temi della meditazione, della violenza, della redenzione, del conflitto religioso, con capolavori quali Giuditta e Oloferne di Artemisia Gentileschi, fino alle declinazioni contemporanee autoriali dei campi di forza del silenzio, dell’ambiente naturale, dell’impegno etico, del legame con il territorio, in una trama discontinua e inquieta di relazioni fluide, senza tempo e senza confini.

Certosa e Museo di San Martino
Napoli canta la sua storia
23 settembre, ore 21.00
Nel suggestivo Chiostro dei procuratori  del Museo di San Martino, luogo di memorie e storia della città di Napoli, si svolgerà un Concerto per voce, chitarra e mandolino. Un appuntamento speciale della rassegna musicale dedicata alla canzone napoletana intitolata "Napoli canta la sua storia", la chitarra e la voce di Fulvio de Innocentiis, accompagnato dal mandolino del maestro Angelo Vacca, presenteranno una selezione di brani di musica napoletana dal ‘600 all’800, ravvivata da racconti e aneddoti sugli autori e sulla storia della città.

Certosa e Museo di San Martino
Vendemmia in Certosa. L'antica vigna dei monaci
24 settembre, dalle ore 10.00
Domenica 24 settembre si rinnova l’appuntamento alla Certosa di San Martino con la vendemmia delle deliziose uve biologiche, degli antichi ceppi cornicella e catalanesca, che si svolgerà nei giardini, seguendo il percorso della vigna, lungo il quale i visitatori potranno gustarne i frutti. I giardini panoramici della Certosa, affacciati su di un panorama mozzafiato, circondano, in cinque terrazzamenti, l’intero perimetro della Certosa. L’area a verde, in origine, era sistemata ad aiuole, cinta di vegetazione non d’alto fusto, per lasciare libera la veduta sulla città e costituiva il cosiddetto ‘giardino d’agricoltura’: un ibrido tra orti, agrumeti, viti,  ulivi, piante ornamentali. Il bellissimo pergolato di viti, lungo i terrazzamenti, consente,  in antico come oggi, una passeggiata e un punto di osservazione sulla città spettacolare e privilegiato. La vendemmi è realizzata in collaborazione con l’azienda Royal Garden. Partecipazione con il biglietto di ingresso del museo.

Certosa e Museo di San Martino
Per rinfresco del palato
24 settembre, ore 17.00
Nell’antico Refettorio dei monaci si svolgerà il Concerto di musica polifonica "a cappella" del Coro della Società Polifonica della Pietrasanta diretto da Rosario Peluso, con testi secolari ispirati all'amore, alla natura, al vino, dalla tradizione madrigalistica italiana e neo madrigalistica.
"Per rinfresco del palato" è il titolo di un componimento poetico di Francesco Redi, poeta aretino del 600, che celebra le virtù del vino bevuto con la neve. Di questo testo si servì il compositore Adone Zecchi per scrivere il brano omonimo,e attorno ad esso il programma proposto costruisce una serie di rimandi ad una vita vissuta a contatto con la natura ("Già mi trovai di maggio", "dall'orto se ne vien"), e con punti fermi e piaceri più semplici. Nella poesia e nella musica madrigalistica la natura entra di diritto non solo come sfondo da cui emergono fresche villanelle, come nei quadri italiani di 500 e 600, ma anche come elemento della storia, rispecchiando in sé i sentimenti dei poeti e dei musicisti. come in un altro brano di Zecchi, "Era già l'ora", in cui il protagonista Ulisse canta in un quadro di sciabordìo di remi, in un mare calmo, con il sole al tramonto, o come il paesaggio arido spagnolo evocato in "Esta Tierra", e infine, come nella natura sfigurata di una spiaggia di relitti tra cui giocano bambini poveri, sotto un sole malato, con il vento tra i capelli, in "Chanson pour vous". Brani di Azzaiolo, Lasso, Zecchi, Bettinelli.

Castel Sant’Elmo
Dall’alto in basso: i luoghi di Partenope visti dal castello
23 e 24 settembre, ore 10.30 e 12.00
La storia del castello e la sua conformazione si inseriscono a pieno titolo nel tema scelto, “Cultura e natura”. Arroccata sulla collina del Vomero, dalla quale prende essa stessa forma con le sue possenti mura scavate nel tufo, la fortezza domina da secoli l’intera città. Questa costruzione imponente e austera, un tempo baluardo importante nel sistema di difesa del regno, è oggi uno dei luoghi più suggestivi dai quali poter ammirare la bellezza del territorio. Dagli spalti si scorge a 360° il ritmo di una Napoli spettacolare: il centro storico antico con la sua Spaccanapoli, il Vesuvio, il Golfo, la Costiera Sorrentina e poi Posillipo, le isole di Capri, Ischia e Procida. Tutto rimanda alla millenaria storia di questi luoghi, che trova le sue radici nella Grecia antica per poi attraversare secoli di dominazioni in cui l’uomo ha plasmato e modificato il territorio, restituendoci l’immagine della Napoli di oggi e dei suoi dintorni, da Punta Campanella, ai Campi Flegrei, alle pianure del casertano. Appuntamento all’ingresso del castello.

Castel Sant’Elmo
L’artista e la natura: dall’incanto post-romantico al dramma ambientale
23 settembre, ore 19.30
Al Museo Novecento a Napoli di Castel Sant’Elmo i visitatori potranno partecipare a un itinerario guidato con intermezzi musicali dedicato a “L’artista e la natura: dall’incanto post-romantico al dramma ambientale”. Attraverso una selezione delle opere del museo, verrà evidenziato il mutato rapporto dell’uomo con la natura, testimoniato dall’arte napoletana tra gli inizi del Novecento  e la contemporaneità. Il percorso guidato è condotto da Lorella Starita dell’associazione Progetto Museo, gli intermezzi musicali sono a cura del coro I Vandalia diretto dal Maestro Lucio Lo Gatto. Appuntamento ingresso museo.

Museo Pignatelli
Napoli tra finzione e realtà. Retroscena dei Bastardi di Pizzofalcone
23 settembre, ore 19.00 alle 22.00
Al Museo Pignatelli apertura serale della mostra 'Napoli tra finzione e realtà retroscena dei bastardi di Pizzofalcone', reealizzata con finanziamenti europei fondi POC 2014- 2020, in collaborazione con Film Commission Regione Campania.
 La mostra presenta le immagini di back stage scattate dalla fotografa Anna Camerlingo durante le riprese della fiction televisiva, tratta dai romanzi di Maurizio De Giovanni. E' il racconto della città attraverso immagini inusuali e spaccati paesaggistici inediti in cui gli attori si svelano in quanto persone con le loro tensioni, i sorrisi, le prove, la realtà della finzione.  

Palazzo Reale di Napoli
Salvatore Fergola, pittore del Re. La collezione di Palazzo Reale
24 settembre 2017, ore 10.00 - 11.00 - 12.00
In occasione delle Giornate europee del Patrimonio, viene esposto per la prima volta al pubblico l’intero nucleo appartenente alle collezioni del Palazzo Reale delle opere di Salvatore Fergola (Napoli 1796- 1874), pittore vedutista e documentarista, puntuale osservatore della Napoli della prima metà dell’800. L’allestimento intende ricostruire l’evoluzione stilistica del pittore napoletano, a partire dai primi lavori eseguiti per il Duca di Calabria, futuro Francesco I, di cui segue e documenta gli spostamenti nel Regno di Napoli. Sono esposte, inoltre, opere relative alla sua attività come “pittore paesista della Real Casa”, ruolo con il quale seguì la Corte di Napoli in un lungo viaggio verso la Spagna dal dicembre 1829 al luglio 1830, in occasione delle nozze della principessa Maria Cristina di Borbone con Ferdinando VII di Spagna. E’, infine, documentata, relativamente alla sua ultima fase una serie di Marine in tempesta di gusto spiccatamente romantico. Visite guidate, prenotazione obbligatoria: 0815808252- Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Museo Duca di Martina, Villa Floridiana
Il parco della duchessa di Floridia
23 settembre, ore 11.00
Un incontro dedicato allo splendido Parco della Floridiana, un inestimabile patrimonio ambientale impiantato su progetto di Antonio Niccolini nel primo decennio dell'Ottocento e curato dal giardiniere della corte borbonica Dehnhardt.
Conversazione sul Parco della Floridiana e visita al giardino, a cura di Luisa Ambrosio, direttore del museo.

Museo Duca di Martina, Villa Floridiana
Un Museo e un Parco d’arte
23 settembre, ore 19.00
Nel corso della serata, il direttore del museo Luisa Ambrosio presenterà  tutte le attività previste per il nuovo anno: mostre, conversazioni tra arte letteratura e musica, laboratori, corsi i di Yoga, i progetti con gli studenti di Alternanza Scuola Lavoro e gli incontri dedicati al benessere del corpo e della mente, con degustazioni di cibi e bevande associati agli approfondimenti dei Giovedì del benessere.Inoltre, fino alle 22.00, i visitatori saranno accolti nelle sale del museo con visite guidate, a cura degli assistenti all’accoglienza.

Museo Duca di Martina, Villa Floridiana
Yoga nel Parco
23 e 24 settembre, ore 17.00
Nella grande aiuola del Parco della Floridiana, davanti al museo, i visitatori potranno partecipare alle lezioni gratuite di Yoga con il maestro Gino Sansone.
Le lezioni si svolgeranno dalle ore 17.00 alle ore 19.00.

Parco e Tomba di Virgilio
Il giardino di Virgilio
23 settembre, ore 19.30
‘Fortunato colui che conosce gli dei della campagna…’scriveva Virgilio, poeta della natura e della vita agreste e, nel corso della visita al sito insieme al direttore Fernanda Capobianco, si potranno incontrare quasi tutte le specie vegetali citate dal poeta. Il nocens, velenoso tasso albero della dea degli inferi, il mirto sacro a Venere, l’elegante acanto le cui foglie ispiravano le decorazioni architettoniche e i bordi dorati dei veli, gli imponenti cipressi e tante altre specie. Il percorso della visita al sito comprenderà l'imponente edicola fatta costruire dal viceré Pietro d'Aragona nel 1668 per commemorare la sua attività di recupero di antiche strutture termali; il monumento funebre di Giacomo Leopardi morto a Napoli nel 1838; l’ingresso della Crypta Neapolitana, una galleria romana scavata in età augustea per facilitare i collegamenti tra Napoli e i Campi Flegrei.

Monumento nazionale dei Girolamini
I Girolamini
23 settembre, ore 20.00 - 23.00
Sabato 23 settembre sarà possibile visitare i Girolamini oltre che nell’orario consueto anche la sera in occasione dell’apertura straordinaria.
Il complesso monumentale dei Girolamini fu edificato tra la fine del Cinquecento e la metà del Seicento; deve il suo nome ai religiosi seguaci di san Filippo Neri  che ebbero come loro primo luogo di riunione la chiesa di San Girolamo della Carità a Roma.  Il complesso, ingrandito e arricchito di opere d'arte nel corso del Settecento, diviene nel 1866 Monumento Nazionale con le leggi eversive del patrimonio ecclesiastico I Girolamini costituiscono una delle più importanti concentrazioni culturali della città di Napoli.

Museo archeologico “Georges Vallet”, Piano di Sorrento
Riapertura del Museo
23 settembre, ore 17.00
Sabato 23 settembre riapre il Museo 'George Vallet', il primo Museo archeologico territoriale della penisola sorrentina, inaugurato nel 1999 e intitolato allo studioso, accademico di Francia Georges Vallet, che lo aveva fortemente voluto.Il Museo ospita le collezioni archeologiche più recenti e prestigiose per illustrare le fasi di popolamento, dall’età preistorica fino all’età romana di uno dei territori più ameni del golfo di Napoli. Un patrimonio archeologico arricchito dalle scoperte degli scavi e dal recupero dei tanti materiali dispersi in collezioni private e in altri Musei che hanno permesso di delineare il quadro storico - archeologico dell’intero territorio.
In occasione della riapertura del museo sarà inaugurata la mostra 'Luci, ombre e acque' di Alessandra Giovannoni.

Certosa di San Giacomo, Capri
Il cammino delle certose. I percorsi dell’anima
23 settembre, ore 17.00 - 20.00
Sabato 23 settembre si potrà visitare la mostra, oltre che nell’orario consueto,  anche la sera  in occasione dell’apertura straordinaria. L’esposizione organizzata nell’ambito della manifestazione ‘Il cammino delle certose. I percorsi dell’anima’ è dedicata al dibattito interreligioso, testimoniato dalla seguente selezione di opere: le istallazioni del grande volume “Leviticus” di Hermann Nitsch, protagonista storico dell’Azionismo Viennese, che riflette sulla ritualità e sui “misteri” della religione; le incisioni di Vittorio Pavoncello dai libri della Bibbia ebraica. Completano l’esposizione le due opere di Vettor Pisani, che creò pensando ai dipinti di Diefenbach esposti in Certosa nell’omonimo Museo. Il Cammino delle Certose nasce da una proposta turistico-culturale di grande respiro della Regione Campania, Assessorato allo Sviluppo e Promozione del Turismo, nell’ambito dei progetti d’eccellenza, assieme al Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo; curata da Anna Imponente direttore del Polo Museale della Campania. Il progetto ripropone all’attenzione del grande pubblico nazionale e internazionale il patrimonio straordinario delle Certose di  San Martino a Napoli, di  San Giacomo a Capri e di San Lorenzo a Padula. Tre luoghi simbolo della storia universale e dell’immaginario religioso, architettonico e artistico, emblemi di una civiltà plurisecolare che ha contribuito a formare l’identità della regione da nord a sud, dalla metropoli capitale alla cittadella monastica più imponente d’Europa, nel cuore del Vallo di Diano.

Certosa di San Giacomo, Capri
La Memoria e l’Oggetto. Visioni Contemporanee – IV edizione
23 settembre, ore 17.00 - 20.00
Sabato 23 settembre si potrà visitare la mostra, oltre che nell’orario consueto,  anche la sera in occasione dell’apertura straordinaria. La Memoria e l’Oggetto  presenta quattordici artisti italiani e iraniani insieme nello straordinario convento a picco sui Faraglioni, in occasione della quarta edizione della rassegna Visioni Contemporanee alla Certosa. Il progetto espositivo ha l’obiettivo di creare un dialogo tra artisti contemporanei a livello internazionale e prevede annualmente la realizzazione di una mostra collettiva, con la partecipazione di artisti italiani e artisti provenienti da un Paese ospite. La mostra viene inizialmente presentata in Italia, negli splendidi spazi della Certosa di San Giacomo di Capri e, in seguito, viene trasferita in una sede altrettanto prestigiosa del Paese scelto. L’esposizione è ideata e realizzata dall’Istituto Garuzzo per le Arti Visive–IGAV con il Polo museale della Campania, in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e con la Città di Capri. Artisti italiani in mostra: AfterAll, Filippo Centenari, Fabrizio Cotognini, Pamela Diamante, Pierpaolo Lista, Giovanni Termini, Ciro Vitale. Artisti iraniani in mostra: Firoozeh Akhlaghi, Mohamad Hadi Fadavi, Shahram Karimi, Alireza Karimpour, Alireza Saadatmand, Sahar Salehi, Amir Bakhtiar Sanjabi.

Villa Jovis, Capri
Selvagge bellezze naturali
23 settembre, ore 17.00
Sabato 23 settembre si svolgerà una passeggiata nel suggestivo Parco di Villa Jovis,  alla scoperta di alcune esemplari di flora spontanea dell’isola di Capri. Il percorso offrirà l’occasione anche per riflettere sulla antica cultura di sistemazione paesaggistica, quando vennero impiantati alberi di alto fusto nelle aree panoramiche. Anche nello spettacolare Palazzo di Tiberio, la natura diventa selvaggia e, nella passeggiata con  il direttore del sito Amodio Marzocchella, in collaborazione con l’Associazione ProNatura Capri, verranno decritti i possibili progetti migliorativi.

M useo storico archeologico, Nola
“Naturale, l’uomo e i suoi contest”.
23 settembre, ore 19.30
Sabato 23 settembre, dalle 19.30, i suggestivi spazi del Museo storico archeologico di Nola ospiteranno la performance site specific ‘Naturale, l’uomo e i suoi contest’, realizzata dall’artista napoletano Mario Maurizio Palumbo.
Le azioni performative, che vedranno protagonista la Compagnia Nazionale dei Danzattori, si svolgeranno nelle sale del Museo e il pubblico sarà invitato a riflettere sul tema delle Giornate europee “Cultura e natura”, l’uomo e il suo rapporto con l’ambienteIn scena, Salvatore Camerlingo e Sabrina Santoro, danzattori coinvolti per l’occasione in un viaggio dalla preistoria all’epoca contemporanea; un percorso introspettivo tra la salvaguardia del patrimonio e della natura e la ricerca dell’equilibrio sempre più precario dei nostri tempi. Un viaggio tra le contemplazioni del passato e le speranze per il futuro, in un luogo da tutelare per le future generazioni.

Anfiteatro Campano, Santa Maria Capua Vetere
Non erba ma paesaggio da amare
23 settembre, ore 18.30 e ore 19.00
24 settembre, ore 16.00
Nell’Anfiteatro campano verrà approfondito il tema “Non erba ma paesaggio da amare” dedicato a una natura differente e più selvatica quando si impossessa degli spazi verdi intorno ai monumenti archeologici. Note sono le immagini dell’anfiteatro che si presenta ai viaggiatori europei sette/ottocenteschi immerso in un paesaggio sublime con ruderi che emergono tra arbusti e vegetazione incolta.  L’area archeologica conserva infatti specie ed associazioni vegetali inusuali, le cui peculiarità saranno illustrate dall’agronomo Luigi d’Aquino, ricercatore ENEA. Seguirà, in occasione dell’apertura serale del sito, alle ore 20,00 "Il Simposio" di Platone a cura dell’Associazione Culturale “DIOTIMA-L’Alt(ro) Teatro, che opera in Campania e nel Lazio da circa venti anni, mettendo in scena soprattutto testi classici.  Visite guidate a cura di “Le Nuvole” gratuite su prenotazione tel. 0812395653 o Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Museo archeologico dell’antica Capua, Santa Maria Capua Vetere
Da selvaggia a addomesticata: intrecci tra natura e cultura
23 settembre, ore 11.30 e 17.00
24 settembre, ore 17.00
Al Museo archeologico dell’antica Capua il tema “Cultura e Natura” avrà un focus su “La Natura addomesticata: il giardino delle domus da hortus a viridarium”. Nel giardino del Museo sarà allestito uno spazio verde con sculture e resti di pitture parietali che decoravano le domus dell’antica Capua, con l’intento di riproporre l’atmosfera che si respirava all’interno della parte di rappresentanza delle ricche dimore patrizie. Sarà anche l’occasione di ripercorrere, con gli allievi del Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi della Campania, l’evoluzione degli spazi interni dei palazzi della città ottocentesca, che ebbe un ruolo amministrativo determinante.  Il Museo si apre alla città, in un altro luogo che la Natura ruba all’edificato: nel giardino di Villa Cristina verranno esposti reperti di età romana per proporre una lettura che esalti il ruolo della Cultura e della Natura negli spazi urbani.
Visite guidate  a cura di “Le Nuvole” gratuite su prenotazione tel. 0812395653 o Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.  
Museo, Anfiteatro, Villa Cristina (fino a venerdì 22 settembre ore 17.00).

Certosa di San Lorenzo, Padula
Altum Silentium
23 settembre, ore 19.30 - 22.30
Suggestiva visita serale alla installazione  che l’artista Maria Dompé ha realizzato nella Corte dei Granai, nell’ambito della mostra “Il Cammino delle Certose”, consolidando così una vocazione, già sperimentata a partire dal 2002, che ha individuato la Certosa di Padula come spazio e laboratorio d’elezione dei nuovi fermenti dell’arte contemporanea.  
L’installazione Altum Silentium ha consentito il recupero di alcuni frammenti lapidei accumulatesi durante le varie trasformazioni architettoniche del complesso conventuale che hanno così trovato collocazione in una suggestiva cornice naturale e ha, inoltre, permesso la “rinascita” e fruizione completa da parte dei visitatori di un importante spazio della Certosa.

Certosa di San Lorenzo, Padula
Hortus Simplicium
24 settembre, ore 10.00 - 14.00
Nel corso della mattina di domenica, si svolgeranno visite guidate nel giardino della Cella N.5, luogo prescelto, nell’ambito del progetto “Il Cammino delle Certose”, per il ripristino degli Orti dei Semplici, luoghi fondamentali della vita dei Padri Certosini, in cui i monaci coltivavano le erbe officinali.
I primi orti dei semplici sono stati creati dai Benedettini, ma con il passare degli anni molti altri Ordini come quelli dei Certosini e dei Cistercensi li istituiscono e li perfezionano all’interno dei loro monasteri. Il compito della coltivazione, della raccolta e dell’essiccazione delle erbe medicinali è affidata al frate converso giardiniere che, dunque, è anche farmacologo, medico e speziale. La farmacia della Certosa di Padula è ricordata nell’opera del Salmon  del 1763 come “adorna di galanterie più rare, e provveduta di ogni sorta di medicamenti forestieri”.

Museo archeologico della Valle del Sarno
Il Museo aperto ai giovani
23 settembre, ore 10.30
Nella splendida dimora patrizia settecentesca, sede del museo verranno presentate le prossime iniziative, rivolte ai ragazzi delle scuole, alle famiglie e alle comunità straniere, finalizzate ad accrescere la conoscenza dei luoghi, della storia e del paesaggio antico nonché del Museo e delle sue collezioni.
Nell’ambito dell’incontro verrà presentata la mostra fotografica “Sarno fra Natura e Storia” di Prezioso Carpentieri, che ha saputo catturare con il suo obiettivo paesaggi mozzafiato e scorci panoramici unici, fra antiche vestigia e boschi con alberi secolari. Gli scatti guideranno i visitatori lungo itinerari frequentati sin dall’Antichità e sentieri poco noti, che collegano Sarno ai paesi vicini attraversando l’unico grande polmone verde in una zona densamente abitata.

Museo archeologico della Valle del Sarno
A mare e Natura evocata
23 settembre, ore 18.00 - 22.00
Nella serata di sabato al Museo archeologico di di Sarno verrà  presentato il libro d’artista “A mare” di Isabella Panfido con cancellature di Emilio Isgrò, dedicato ai migranti che attraverso il Mediterraneo giungono in Italia per sfuggire alle guerre e alla miseria. Il mare, crocevia di storie e legende, sarà al centro dell’incontro con la poetessa Isabella Panfido e con il pittore Emilio Isgrò, artista di livello internazionale, ne discuteranno con gli autori, alle 18.00, Marina Giaveri e Stefano De Stefano. La serata proseguirà, alle ore 19.00, con l’apertura della mostra “Natura evocata” - I visitatori potranno ammirare alcuni eccezionali reperti databili dall’età preistorica all’epoca romana, solitamente custoditi nei depositi, in cui arbusti, alberi e animali alludono alla natura.
Visite guidate alle collezioni e alle mostre a cura del personale del Museo.

Museo archeologico della Valle del Sarno
Natura evocata
24 settembre, ore 9.00 - 13.00
Domenica mattina, I visitatori saranno guidati, dal personale del museo, nella visita alle mostre aperte in occasione della manifestazione. “Sarno fra Natura e Storia”, foto  di Prezioso Carpentieri ispirate dagli itinerari frequentati sin dall’Antichità e sentieri poco noti, che collegano Sarno ai paesi vicini attraversando l’unico grande polmone hjverde in una zona densamente abitata. La seconda esposizione “Natura evocata” - presenta alcuni eccezionali reperti databili dall’età preistorica all’epoca romana, solitamente custoditi nei depositi, in cui arbusti, alberi e animali alludono alla natura.

Museo  archeologico di Eboli
…E adesso il Medioevo
Frammenti di Vita del XIII secolo dal Centro Storico di Eboli
23 settembre , ore 20.30 - 23.00
Nella serata di sabato il Museo  Archeologico Nazionale di Eboli e della Media Valle del Sele propone diversi appuntamenti: alle ore 20.30, presentazione delle testimonianze archeologiche medievali.  All’interno di quella che originariamente era la cappellina privata dei frati del convento di San Francesco, sede del Museo, saranno illustrati da Giovanna Scarano, i reperti provenienti per la maggior parte dagli interventi di scavo  effettuati di recente in varie località del centro storico ebolitano, cronologicamente collocabili nel XIII secolo.Tali testimonianze  permetteranno puntuali riferimenti sul tema “Cultura e Natura” e sulla naturale interazione degli abitanti del territorio sull’ambiente, determinando continui mutamenti, mentre le caratteristiche salienti del paesaggio della valle del Sele saranno tratteggiate attraverso l’intervento di Alessandro Di Muro, docente di storia medievale all’Università degli studi della Basilicata.
Rapidi e sapienti interventi dell’associazione EDUCARTEATRANDO di Eboli offriranno importanti spunti di riflessione tesi a sottolineare la diffusione del messaggio di San Francesco fra le popolazioni.
Per l’occasione sarà anche esposta una pregevole testa marmorea databile al I sec.d.C., proveniente dalla villa romana scavata, negli anni ’70, nella località Paterno della città, raffigurante un personaggio molto noto ed amato dell’antichità: Eracle/Ercole.
La serata proseguirà, alle ore 21.30, con il concerto del soprano Tania Di Giorgio che con il suo canto contribuirà a sottolineare la centralità  dell’amore universale nella vita dell’uomo.
A conclusione della manifestazione, “Racconti di Gusto”, presentazione di un piatto realizzato per l’occasione dai giovani allievi dell’IIS Enzo Ferrari di Battipaglia, con l’eccellenza dei prodotti caseari della tradizione offerti da Pasquale Colangelo del caseificio “La Perla del Mediterraneo” di Capaccio-Paestum.
Saluti: Massimo Cariello (sindaco di Eboli)
Domenica 24 settembre: dalle 9.00 alle 13.00 (ultimo ingresso ore 12.30) saranno effettuate visite guidate gratuite.

Museo archeologico di Pontecagnano
Parco di Land Art: Perino&Vele
23 Settembre, ore 19.00
Sabato 23 Settembre sarà inaugurata l’opera di Perino&Vele “The Big Archive”, acquisita nell’ambito della Rassegna “Contemporaneamente Museo”, curata da Giovanna Sessa e inserita nel Piano per l’Arte Contemporanea della Direzione Generale Arte e Architettura Contemporanee e Periferie Urbane del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo.  L’installazione, in ferro zincato, vetroresina e bitume, è ispirata alla conservazione dei reperti archeologici nei depositi e andrà ad incrementare il Parco di Land Art nel giardino del Museo, che già ospita l’opera “Senza titolo” di Pietro Lista.  In collaborazione con il Comune di Pontecagnano Faiano.  A seguire aperitivo in giardino.

Museo archeologico di Pontecagnano
Nuove scoperte al Museo: dal paesaggio etrusco alla ‘donna con l’ombrellino’
24 settembre, ore 18.00
Domenica 24 settembre saranno presentati i risultati delle recenti attività di scavo condotte a Pontecagnano dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Salerno e dal Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale dell’Università di Salerno. Il prof. Carmine Pellegrino esporrà le indagini di scavo che annualmente l’Università di Salerno conduce nel Parco Archeologico di Pontecagnano, soffermandosi in particolare sulle trasformazioni del paesaggio e sull’organizzazione dell’abitato picentino tra il periodo etrusco-sannitico e la fase romana.
A seguire il direttore del museo, Gina Tomay, illustrerà i recenti rinvenimenti eseguiti a Pontecagnano, dove sono state scoperte oltre 250 tombe databili tra il IV e il II secolo a.C. , di particolare interesse è una sepoltura a camera con lastre dipinte, la cui scena principale mostra l’arrivo nell’Ade di una donna riccamente abbigliata, accompagnata da un’ancella che la protegge con un ombrellino.  La tomba, trasportata e rimontata nel Museo e in attesa di restauro, sarà mostrata al termine della conferenza ai partecipanti.  In collaborazione con il Comune di Pontecagnano Faiano.  La serata si concluderà con un aperitivo in giardino.

Museo archeologico di Teano
Dramatis personae. Maschere e attori del teatro antico
23 settembre, ore 8.30 - 22.30
24 settembre, ore 8.30 - 19.30
Il Museo Archeologico di Teanum Sidicinum presenta la mostra ‘Dramatis personae. Maschere e attori del teatro antico’- realizzata in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Teano e l’Associazione Sidicina Amici dei Musei - si propone di raccontare i personaggi che animavano le antiche narrazioni sceniche attraverso il confronto diretto tra le maschere che li rappresentano, riprodotte a livello artigianale, e i reperti archeologici che ne conservano la testimonianza.
La città di Teanum Sidicinum, ricordata in antico tra le principali della Campania, è stata tra le prime in Italia ad accogliere, dalla fine del II secolo a.C., gli spettacoli teatrali (ludi scaenici) in un edificio costruito interamente in muratura. La complessa storia architettonica del monumento, arricchito durante tutta l’età romana da sculture ed elementi decorativi in marmo provenienti da varie isole e paesi del Mediterraneo, lascia intuire l’importanza dell’articolato mondo che si muoveva intorno e dentro gli edifici teatrali antichi.  La mostra sarà aperta fino al 7 gennaio.

Museo archeologico di Alife
Cubulteria: la città scomparsa
23 Settembre, ore 8.30 – 22.30
24 Settembre, ore 8.30 - 19.30
Il Museo Archeologico dell’antica Allifae presenta l’esposizione Cubulteria: la città scomparsa - realizzata in collaborazione con il Comune di Alvignano - che consente di seguire, attraverso oggetti che vanno dal VII secolo a.C. al III d.C., gli sviluppi di una realtà insediativa complessa e articolata.
Il territorio della media valle del Volturno, attualmente  occupato dai comuni di Alvignano, Dragoni, Baia e Latina, Ruviano, corrispose in antico a quello del centro sannitico di Kupelternum e poi romano di Cubulteria.  In età medievale il nome della città sopravvisse in connessione alla chiesa di Santa Maria “de Cuultere”, come fu chiamata la basilica paleocristiana di Alvignano fino all’XI secolo, quando venne dedicata a San Ferdinando, vescovo di Caiazzo.  Le indagini archeologiche condotte.

Museo Archeologico di Succivo
I giorni della canapa. Storia per immagini in Terra di Lavoro
23 settembre, ore 12.00 Incontro con l’autore
24 settembre, ore 8.30 - 19.30
In occasione delle giornate del patrimonio, il Comune di Succivo - Assessorato alla cultura e il Museo archeologico dell’Agro Atellano presentano la mostra fotografica ‘I giorni della canapa’ di Salvatore Di Vilio, nell’ambito delprogramma Estate a Succivo, fortemente voluta dall’assessore alla Cultura Anna Russo ed il Sindaco Gianni Colella.  L’esposizione è il frutto di trent’anni di ricerca, passione e appartenenza al territorio di Terra di Lavoro, all’interno della mostra si possono trovare fotografie scattate da Salvatore Di Vilio nell’ultimo periodo nel quale la canapa lentamente scompariva dalla filiera economica, oltre a una dettagliata e accurata raccolta di foto d’epoca che testimoniano i mutamenti del paesaggio rurale e della “fatica”.
Attraverso le immagini rivive ai nostri occhi uno spaccato della cultura contadina meridionale che ha caratterizzato il paesaggio agrario dei Regi Lagni fino a qualche decennio fa al tempo della raccolta della canapa, per secoli unica forma di vita per i contadini di quel territorio. Sabato apertura straordinaria fino alle ore 23.00

Museo Archeologico di Maddaloni
Notturni al Museo. Concerti e visite guidate
23 settembre, ore 20.00
Per il ciclo “Autunno Musicale. Suoni e luoghi d’arte – Anteprima”, il Museo Archeologico di Calatia, aperto straordinariamente fino alle ore 23.00, ospiterà un concerto pianistico del Maestro Georgi Mundrov, che eseguirà brani del repertorio di Mozart, Shubert, Skriabin, Rachmaninov. Contestualmente, sarà effettuata una visita guidata al Museo.
Il concerto è realizzato in collaborazione con l’Associazione “Anna Jervolino” Orchestra da camera di Caserta, con la direzione artistica del Maestro Antonino Cascio, prossimo appuntamento sabato 30 settembre. Nel corso della serata si svolgeranno visite guidate alle collezioni del museo.

Museo Archeologico di Maddaloni
Le stagioni dell’orto romano
24 settembre, ore 10.00 – 13.00
Il Museo Archeologico di Calatia propone un programma di attività ludiche dedicate agli orti domestici eall’alimentazione nell’antica Roma. Verranno organizzati tre laboratori:
alle ore 10.00, ‘La Casa del vaso magico’, visita guidata alla sezione del museo dedicata alla villa romana di Calatia, detta “del vaso magico”, incentrata sulle informazioni relative alle attività domestiche e agli aspetti dell'alimentazione antica; alle ore 10.30, "Il cibo nostro e il cibo degli altri", conversazione con l’archeologo e giochi interattivi per grandi e bambini; alle ore 11.30, "L'orto dei romani", seguendo le indicazioni degli antichi trattati di agronomia di Varrone, Catone e Columella, verranno selezionati ortaggi ed erbe aromatiche per allestire insieme ai partecipanti un orto didattico e un semenzaio.

Museo archeologico del Sannio Caudino, Montesarchio
I vini della Campania e della Valle caudina, tra passato e presente
23 Settembre, ore 18.00 - 20.00
Il Museo Archeologico del Sannio Caudino, ospitato nel castello di Montesarchio, raccoglie importanti reperti archeologici provenienti dagli scavi dei tre principali centri popolati dai Sanniti Caudini: Caudium (attuale Montesarchio), Saticula (Sant’Agata de’ Goti), Telesia (San Salvatore Telesino). Le tombe di Caudium, tra V e IV sec. a.C., si contraddistinguono in particolare per la presenza pressoché costante di un unico elemento di corredo, il cratere, un vaso utilizzato dai Greci durante il simposio per mescolare il vino con l’acqua – bere vino puro era infatti considerato espressione di inciviltà e barbarie – che, in ambito funerario, documenta lo status aristocratico del defunto. Alla ricca collezione di crateri di produzione attica e campana del Museo di Montesarchio sarà dedicato l’incontro con Flavio Castaldo, archeologo, appassionato studioso di vini e sommelier diplomato, dedicato al vino e sulla sua produzione nel mondo antico, in particolare in Campania, e sugli attuali vitigni presenti nel territorio della valle caudina.
Alle ore 19.00, visita guidata alle collezioni del Museo,  a cura degli studenti dell’Istituto d’Istruzione Superiore E. Fermi di Montesarchio.La serata terminerà, alle ore 20.00 con il Laboratorio del gusto sul vitigno falanghina a cura di Slow food Valle Caudina. Degustazione guidata a cura di sommelier di Slow food Campania che spiegheranno le caratteristiche organolettiche di quattro vini falanghina del territorio caudino. Il laboratorio è rivolto a enoappassionati e consumatori, i quali attraverso un percorso gustativo avranno la possibilità di scoprire una delle eccellenze del territorio beneventano, le cui origini risalgono all’antichità.

La partecipazione alle iniziative delle Giornate europee del patrimonio, negli orari ordinari, è con il consueto biglietto di ingresso.
 
Sabato 23 settembre, nei musei che aderiscono all’apertura straordinaria della sera, l’ingresso
è di €1,00

Tutte le informazioni su www.beniculturali.it - www.polomusealecampania.beniculturali.it