Da domenica 28 gennaio 2018 a Castel Sant’Elmo l’opera "La Cura" di Chiara Coccorese, vincitrice del Concorso ‘Un’opera per i Castello’.
La giuria della sesta edizione del Concorso ‘Un’opera per il Castello’ - il cui tema era "LE FORME DELL’ABITARE. Convivenza e interazione" - ha premiato il progetto di Chiara Coccorese che “ha declinato il tema del concorso mostrando particolare sensibilità nello sviluppo della dicotomia spazio pubblico-ambiente familiare, riflettendo allo stesso tempo sull'idea di raccoglimento e di cura intesa come dedizione e senso di appartenenza ai luoghi. A partire dalla ricostruzione di uno spazio che riporta metaforicamente a una dimensione di intimità, il legame visivo con le abitazioni che caratterizzano il territorio della città e quello con il mare che si estende alla vista dalla posizione prescelta, il nesso che dal materiale di rivestimento costitutivo dell'opera rimanda al Mediterraneo come dimora dei popoli, sono infine risultati decisivi nell'aggiudicazione del premio”.
Come previsto dal bando sono stati selezionati anche i 10 finalisti: Giulia Berra, Volte \ Omar Checola, CONCRETE.EARTH \ Steli d’acqua (Lisabeth Ciavarella & Stefano Quagliarella) 40°50'37.6''N 14°14'21.0''E \ Flaviano Esposito, Blow – forma nel vento \ Andrea Famà, IO e TE \ Melania Fusco, Noi non lo faremo senza rose \ Collettivo DAMP (Alessandro Armento, Luisa de Donato, Viviana Marchiò e Adriano Ponte), Arnia \ Nuvola Ravera, Save our souls ...---... \ Alberto Tadiello, MULCIBER \ Andreas Zampella, Your light.
La Giuria è stata composta da: Anna Imponente, Direttore del Polo museale della Campania e Presidente della Giuria; Anna Maria Romano, Direttore di Castel Sant’Elmo e Responsabile del procedimento; Fabio De Chirico, Direttore del Servizio I – Arte e Architettura contemporanee della Direzione Generale Arte e Architettura contemporanee e Periferie urbane; Angela Tecce, Direttore del Servizio II – Periferie urbane della Direzione Generale Arte e Architettura contemporanee e Periferie urbane; Giuseppe Gaeta, Direttore dell’Accademia di Belle Arti di Napoli; Andrea Busto, Direttore del Museo Ettore Fico; Luigi Ratclif, Segretario dell’Associazione per il Circuito dei Giovani Artisti Italiani; Matteo Bergamini, Direttore Responsabile di Exibart; Maria De Vivo, Docente di Storia dell’arte contemporanea dell’Università “L’Orientale”; Chiara Pirozzi, curatore e critico d’arte; Fabio Agovino, collezionista; Umberto Di Marino, gallerista.
Il concorso, promosso dal Polo museale della Campania, è stato reso possibile grazie alla collaborazione e al sostegno del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo - Direzione generale arte e architettura contemporanee e periferie urbane, nell’ambito del Piano per l’Arte Contemporanea; con la collaborazione dell’Associazione Amici di Capodimonte; si avvale del sostegno di Italcoat e Seda. Supporto tecnico-organizzativo di Civita Opera Laboratori Fiorentini.
Castel Sant’Elmo è uno dei musei associati all’AMACI - Associazione Musei d'Arte Contemporanea Italiani.
Nel corso delle precedenti edizioni sono state premiate le opere: Anastatica sensibile di Daniela Di Maro \ Tempo interiore di Rosy Rox \ Le Jardin del collettivo franco-italiano composto da Giulia Beretta, Francesca Borrelli, Francesco Cianciulli, Romain Conduzorgues, Baptiste Furic, Silvia Lacatena, Jule Messau, Carolina Rossi e My dreams, they’ll never surrender di Gian Maria Tosatti \ Il tesoro di Claudio Beorchia \ Follow the shape di Paolo Puddu.
Regia del video La cura di Antonio Longobardi
Catalogo edito da arte’m
Saranno presentate, fino al 26 febbraio, anche le opere dei 10 finalisti con pannelli illustrativi e un video realizzato da Gabriella Pennasilico.
CHIARA COCCORESE (Napoli, 1982)
Si è diplomata all’Accademia di Belle Arti di Napoli nel 2005. Realizza le sue prime personali presso la Galleria Paolo Erbetta di Foggia e la Galleria WhiteLabs di Milano, entrambe a cura di Nicola Davide Angerame. Si susseguono numerose personali, tra cui: Ancien Régime, a cura di Chiara Pirozzi, Galleria Dino Morra; East of Eden,a cura di Raul Zamudio, Palazzo Ducale di Genova; Stanze della mente e sortilegi, a cura di Viana Conti e Christine Enrile, Palazzo Tagliaferro Contemporary Culture Center, Savona; Diario di una Fiaba, a cura di Alberto Dambruoso, Residenza Bocs Art, Cosenza; La scelta di Maria, a cura di Diego Mormorio, Galleria Fondaco, FotoGrafia Festival Internazionale di Roma X Ed, Roma; Vis-à-Vis #6: Chiara Coccorese& Alexander Hahn, a cura di Viana Conti e Nicola Davide Angerame,Whitelabs (C|E Contemporary), Milano.
Ha realizzato le illustrazioni del libro Lo specchio dei desideri, dello scrittore inglese Jonathan Coe,edito da Feltrinelli nel 2012 e pubblicato in Francia (Gallimard), Grecia (Polis), Brasile (Record), Olanda (Cargo) e UK (Unbound). Nel 2013 è finalista del Premio Cairo, a cura di Luca Beatrice, per il quale realizza il lavoro “Chiave di SOL”. Nel 2015 entra nel progetto “Imago Mundi - Luciano Benetton Collection”, nella sezione italiana curata da Luca Beatrice, cui fa seguito la pubblicazione del volume PraestigiumItaly II - contemporaryartists from Italy, pubblicato da Fabrica.
L’artista è inoltre presente nell’Atlante dell'Arte Contemporanea a Napoli e in Campania 1966-2016 (Electa, 2017), a cura di Vincenzo Trione. Nel 2016 vince il Premio Raffele Pezzuti, a cura di Marco Izzolino, e il suo lavoro "Zona Rossa/Piano di Fuga" viene collocato in via permanente nella stazione Vanvitelli della metropolitana di Napoli.
I suoi lavori sono stati esposti in numerose mostre collettive e musei in Italia e all’estero, tra cui presso: Museo MANN (NA); Museo della Permanente (MI); PrattInstitute The Rubelle and Norman Schfler Gallery(NY); Fondazione Giorgio Cini (VE); Fondazione Sandretto Re Rebaudengo(TO);Palazzo Ducale (GE); Museo MADRE (NA); Pristine Gallery (Monterrey, Messico); C|E contemporary (MI); Galleria Dino Morra (NA); PAN Palazzo delle Arti (NA); “The Others” (TO); MiArt2010 (MI); Galleria Fondaco, FotoGrafia Festival (ROMA); WhiteLabs Gallery (MI); Galleria Paolo Erbetta(FG); Cell63 ArtGallery (BERLINO); Art Rawgallery (NY).
Nel presentare la sua opera, Chiara Coccorese scrive:
“Abitare” è il modo più elevato di vivere uno spazio. Secondo Heidegger, uno dei caratteri fondamentali dell’uomo che abita un luogo, e più in generale del suo essere-nel-mondo, è la Cura, nel senso latino di riguardo/dedizione/custodia. La Cura si esplica nei rapporti tra gli uomini e nel prendersi cura delle cose. Il progetto parte da queste riflessioni e le estende a una dimensione partenopea, mettendo in risalto un’evidente contraddizione: da un lato, una città che mostra nelle sue strade fin troppi segni di “non cura”; dall’altro lato, case internamente perfette, pulite e lucidate da instancabili massaie, che, lasciando porte e finestre aperte, diffondono odore di detersivo nei vicoli abbandonati a loro stessi. Il napoletano medio, spesso distratto nei riguardi di un’etica e di un’estetica civile, è invece capace, all’interno della propria abitazione, di costruire con pazienza, dedizione e “cura” i tradizionali presepi. L’installazione sintetizza questi concetti e dà come una “nuova pelle interiore” alla garitta di Castel Sant’Elmo. La garitta diventa così metafora del rapporto tra il micro-mondo in cui abitiamo, l’unico del quale ci curiamo con dedizione, e il mondo esterno, visibile in modo distaccato solo attraverso le piccole e limitate finestre dei sensi, della cui grandezza e appartenenza non abbiamo purtroppo neanche una lontana percezione.
orario: 8.30 – 17.00; ultimo ingresso ore 16.00 - martedì: Aperto piazza d’armi e spalti
Ingresso: € 5,00 – martedì € 2,50
Tel. 081.2294449 – e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
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