Venerdì 16 dicembre, alle ore 16.30, alla Certosa e Museo di San Martino di Napoli verrà presentata la nuova opera acquistata dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo per il Polo museale della Campania e destinata al Museo di San Martino.
Il dipinto di Domenico Gargiulo, noto come Micco Spadaro, Eruzione del Vesuvio del 1631 verrà esposto nella Sezione ‘Immagini e memorie della città’, insieme alle altre due tele dello stesso autore già presenti nelle collezioni del museo: La rivolta di Masaniello e La piazza Mercatello a Napoli durante la peste del 1656.
Le tre opere nel Settecento, come narra il biografo Bernardo De Dominici nelle sue "Vite" nel 1742, erano già conservate nella dimora napoletana del Cavaliere Antonio Piscicelli. Si ricompone così il ciclo di testimonianze raffiguranti gli eventi più importanti della storia di Napoli nel Seicento, secondo una esemplare operazione museologica.
Canti e suoni all’ombra del Vesuvio
Nel corso della presentazione, una breve performance musicale eseguita da Romeo Barbaro rievocherà l’eruzione del Vesuvio, con suggestioni sonore e canti legati alla tradizione popolare delle zone vesuviane. Romeo Barbaro, tammorraro da cinque generazioni, è direttore artistico dell’Accademia ’Piccola Napoli’, ideatore del ’Romeo Barbaro Ensemble’, che offre un vasto repertorio di canti e suoni antichi, e collabora con la Nuova Orchestra Scarlatti.