Presentazione dell’opera ‘Il Tesoro’ di Claudio Beorchia vincitore della quarta edizione del Concorso “un’Opera per il Castello”

La giuria ha premiato Claudio Beorchia, giovane artista trevigiano, che ha sviluppato il tema del concorso - “Lo spazio della comunicazione. Connessioni e condivisione”- con un progetto di particolare qualità estetica ed etica che nella sua essenzialità e originalità formale, affronta un argomento di grande attualità, proponendo una riflessione sulla connessione e la comunicazione generata dai media e recuperata attraverso un impatto emotivo e un’ immediata empatia con la condizione di disagio degli immigrati cui l’opera allude. L’opera che si relaziona intimamente con gli spazi del Castello, entra a far parte della collezione permanente di Castel Sant’Elmo.
Il Tesoro racconta le potenzialità delle relazioni umane nelle situazioni di emergenza e l’incontro tra culture, l’opera viene presentata in un ambiente nel quale si crea un rapporto profondo con il mare, un forte legame tra l’opera che accoglie e conforta . “Una grande pepita dorata – scrive Angela Tecce- giunge così ad abitare uno spazio racchiuso negli intricati meandri di Castel Sant’Elmo ma allo stesso tempo, questa luccicante pietra preziosa, fatta con un manto di coperte termiche, quelle usate per il primo soccorso, nasce da una contemporaneità crudele, brutale, della quale ognuno di noi è chiamato quotidianamente ad assumersi le responsabilità, facendo i conti con se stesso e con l’altro, con le proprie diffidenze e i diritti altrui, con la capacità di dare e di accogliere.”
Gli artisti concorrenti erano stati invitati a presentare un’opera o un progetto ispirato all’arte come comunicazione, connessione, condivisione di idee, di riflessioni e di stati d’animo, la sfida rivolta ai partecipanti era anche stabilire una relazione tra i fruitori, la creazione artistica e il Castello.

Sono stati selezionati, come previsto dal bando, anche 10 finalisti: Alessandra Alampi, Perché gli architetti poi, scrivono male; Maurizio Bongiovanni, What is painful may none the less true; Chiara De Marco, Cut Up; Federica Di Carlo, Alta tensione – 30.000 V; Caterina Chiara Gobbi, Il riflesso della montagna; Gruppo NTA (Marco Donisi, Assunta Grimaldi, Erika Leo, Valentino Lombardi, Ilaria Zocco), #fotone; Deda Klodian, Hey man, don’t push me!; Luana Perilli, Permaculture; Ivano Troisi, Riverbero (luce); Paolo Uboldi, Trappola sonora.

Claudio Beorchia. Biografia
Dopo la laurea in Design e la specializzazione in Arti Visive all’Università IUAV di Venezia, si perfeziona nell’ambito della new media art grazie all’Accademia di Brera di Milano. Attualmente, oltre a dedicarsi all’attività artistica, frequenta il dottorato in Scienze del Design all’Università IUAV di Venezia.
Interessato alle complessità e alle contraddizioni della realtà, Claudio Beorchia riflette sulla loro ripercussione nelle dinamiche sociali, mettendo in evidenza la vulnerabilità e l’illusione di controllo delle attività umane e utilizzando media e linguaggi diversi che seleziona e configura con l’obiettivo di creare opere e processi eloquenti e significanti, costantemente alla ricerca della sintesi espressiva, dell’efficacia formale e del coinvolgimento dell’osservatore. Vincitore di numerosi premi, ha partecipato a mostre personali e collettive ed è stato selezionato per residenze artistiche in Italia, Cina e Danimarca.

La Giuria era composta da: Maria Grazia Bellisario, Direttore del Servizio Coordinamento e relazioni internazionali – Ufficio UNESCO del Segretariato Generale; Andrea Bruciati, critico d’arte; Katia Fiorentino, già funzionario storico dell’arte della ex Soprintendenza per il PSAE e per il Polo museale di Napoli; Giangi Fonti, gallerista; Giuseppe Gaeta, Direttore dell’Accademia di Belle Arti di Napoli: Carolina Italiano, rappresentante della Direzione Generale arte e architettura contemporanee e periferie urbane; Massimo Moschini, collezionista; Luigi Ratclif, Segretario dell’ Associazione GAI; Angela Tecce, Direttore del Polo museale della Calabria; Antonello Tolve, docente e critico d’arte; Fabrizio Vona, Direttore del Polo museale della Puglia.
L’ edizione del 2014 del concorso, da sempre ideato per Castel Sant’Elmo, è stato reso possibile grazie al sostegno della Direzione Generale arte e architettura contemporanee e periferie urbane nell’ambito del Piano per l’Arte Contemporanea del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, e con il supporto generoso di Italcoat e Seda, e la collaborazione tecnica- organizzativa di Civita.

Il 10 novembre è stata presentata la quinta edizione del Concorso nazionale Un’Opera per il Castello, dedicato ai giovani artisti per selezionare un nuovo progetto ideato per Castel Sant’Elmo di Napoli. Il tema di quest’anno è “UNO SGUARDO ALTROVE. RELAZIONI E INCONTRI”. La partecipazione è libera e gratuita, per tutte le informazioni, l’iscrizione e l’invio del materiale consultare il sito web del concorso: www.polonapoli-projects.beniculturali.it. La scadenza del concorso è il 10 MARZO 2016.

Catalogo edito da ARTE’M, a cura di Angela Tecce e Claudia Borrelli, presentazioni di Federica Galloni, Mariella Utili, Annamaria Romano; testi di Maria Grazia Bellisario, Andrea Bruciati, Katia Fiorentino, Giangi Fonti, Giuseppe Gaeta, Carolina Italiano, Massimo Moschini, Luigi Ratclif, Angela Tecce, Antonello Tolve, Fabrizio Vona. Realizzato con la collaborazione dell’Associazione Amici di Capodimonte.

Orario: visite accompagnate; martedì chiuso
Ingresso: € 5,00
Info: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Ufficio stampa: Simona Golia, tel . 081.2294478; e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

  • Dove: Castel Sant'Elmo - Napoli
  • Data: Sabato, 28 Novembre 2015
  • Ore: 11:00
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