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Museo Pignatelli - Domenica 19 e 26 gennaio, 2, 9, 16 e 23 febbraio 2020, ore 11.00-12.45.

Il Polo museale della Campania propone nuovi appuntamenti di Yoga al Museo Pignatelli, con il progetto curato dall’Associazione Sundaram.

La pratica Yoga consente di ottenere uno stato di benessere psico-fisico, amplifica lo stato di serenità, la fiducia in se stessi, migliora le capacità di apprendimento, elimina lo stress, l’ansia e ristabilisce l’equilibrio energetico, la forza fisica e il controllo mentale.

L’ingresso sarà consentito fino ad esaurimento posti, con il biglietto del museo.


Info:
Museo Pignatelli
Riviera di Chiaia, 200 - 80121 Napoli
+39 081 7612356 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
aperto tutti i giorni 8.30 - 17.00 (ultimo ingresso ore 16); chiuso martedì
Associazione Sundaram +39 389 5119123 – +39 347 6382352 – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Museo Pignatelli, sabato 18 gennaio 2020, ore 10.00.

Incontro conclusivo del Percorso del «Piano delle arti», adottato con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministero dell'istruzione, dell’università e della ricerca, con il Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo.

Un progetto realizzato dal Liceo Artistico di Napoli e dall’ISIS Archimede di Napoli in collaborazione con il Polo Museale della Campania - Museo Pignatelli a cura di Aporema onlus.

Museo archeologico dell’antica Capua; inaugurazione: sabato 11 gennaio 2020, ore 17.00;  mostra: 12 gennaio - 15 febbraio 2020.


Al Museo archeologico dell’antica Capua si inaugura la mostra fotografica “SuMemArt”, La Memoria dell’Arte. L’esposizione con fotografie di Luigi Bilancio rappresenta l’arte nell’arte, le linee estetiche della danza immerse nella maestosità del monumenti antichi, suscitando consapevolezza e sensibilità verso il nostro patrimonio materiale e immateriale. La danza, linguaggio colto e diretto al tempo stesso, racconta qui, attraverso la costruzione di immagini composite, il territorio campano ricco di storia da far conoscere al grande pubblico. L’idea progettuale del fotografo Luigi Bilancio è sollecitare interesse e curiosità per la memoria dell’arte e della storia. A dialogare con uno dei più maestosi monumenti antichi, l’Anfiteatro Campano, secondo in ordine di grandezza solo al Colosseo, sono i corpi dei danzatori del Teatro San Carlo a Napoli, punto di riferimento internazionale per la danza e non solo, nell’intento di avvicinare, attraverso un linguaggio visivo moderno, i diversi pubblici, soprattutto le nuove generazioni, all’arte e alla nostra storia.
In questo luogo così affascinante il fotografo Luigi Bilancio ha coinvolto i danzatori Danilo Notaro, Tommaso Palladino e Sara Gison, fondendo in un unico spazio visioni artistiche che dialogano tra loro.

“L’anfiteatro Campano è stato scelto come prima ambientazione di una serie scatti che vedranno il coinvolgimento di altri siti culturali della Campania, questo rappresenta il frutto di un lavoro di promozione del patrimonio archeologico di Santa Maria Capua Vetere che investe vari settori della cultura e della società” afferma Ida Gennarelli, direttore del Museo Archeologico dell'Antica Capua.
La manifestazione è promossa dal Polo museale della Campania, diretto da Anna Imponente, con il Museo dell’antica Capua, diretto da Ida Gennarelli.

Luigi Bilancio
Dance Photographer, appassionato dell’arte della fotografia, ha iniziato a fotografare la danza per “necessità”, o meglio per amore della moglie, oggi insegnante di danza, che gli ha trasmesso la possibilità di affacciarsi a questo mondo. Nel 2014 elabora il suo primo progetto fotografico, Outre la Danse – il bello è solo l'inizio del tremendo, nato dal desiderio di raccontare il ‘dietro le quinte’ della danza, evidenziandone il sacrificio, la passione, il dolore, la solitudine e, a volte, anche la ‘pazzia’, che ritrae la danzatrice in un manicomio abbandonato, come luogo in cui venivano lasciate morire dalla società persone malate, definite pazze semplicemente perché diverse. Nel 2016 con Cover Radicata al corpo come albero al terreno ha raccontato un altro aspetto della danza: la maschera, ovvero la sovrastruttura con la quale ci presentiamo, ci relazioniamo alle persone, che non sempre permette di mostrare noi stessi per quello che siamo. Nel 2018 è stata la volta di AQVA - L’istante infinito di un momento, in mostra da marzo 2019 al Teatro San Carlo, che ritrae i danzatori del San Carlo in una sequenza di scatti che, attraverso gocce d’acqua, riproducono la dinamica della danza al di là della stasi di una immagine.


Ufficio stampa, Simona Golia
+39 081 2294 478; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Ufficio Promozione, Alessia Fuscone
+39 081.229434; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Ufficio Comunicazione, Diana Savella
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Info

Via Roberto d'Angio', 48 - 81055 Santa Maria Capua Vetere (CE)
+39.0823.844206 - +39.0823.798864 (biglietteria)
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Orari di apertura
Museo: dal martedì alla domenica, ore 9.00 - 19.30, ultimo ingresso: ore 18.30, chiuso il lunedì
Anfiteatro: 09.00- 16.00, ultimo ingresso 16.50, chiuso il lunedì
Mitreo: gennaio 2020 visite accompagnate al Mitreo alle ore 11.00 e alle ore 15.00 nei giorni feriali, con partenza dalla biglietteria; alle ore 10.00, alle ore 12.00 e alle ore 15.00 nei giorni prefestivi e festivi, con partenza dalla biglietteria.
Ingresso: € 2,50 (Museo + Anfiteatro + Mitreo + Museo dei Gladiatori)

Museo archeologico di Pontecagnano, sabato 11 gennaio 2020, ore 11.00

Sabato 11 gennaio alle 11.00 al Museo archeologico nazionale di Pontecagnano “Gli Etruschi di frontiera” si terrà il finissage della mostra “Ergasteria. L’Arte di Venela”_Alla scoperta della creatività artigianale al femminile, curata dall’Associazione Internazionale Pandora Artiste – Ceramiste e inaugurata lo scorso 23 novembre.
La mostra, che ha richiamato un pubblico numeroso contribuendo a promuovere l’arte della ceramica e la collezione del Museo archeologico di Pontecagnano, ha presentato straordinari manufatti in ceramica realizzati da artiste provenienti da ogni parte del mondo e ispirati alla collezione degli “Etruschi di frontiera”.
Il finissage si aprirà con la donazione al Museo dell’opera collettiva “Matres–Donne di Terra–Donne di Fuoco”, realizzata dalle artiste ceramiste di Pandora ed esposta per la prima volta nel 2015 nella sede del Parlamento Europeo a Bruxelles. Costituita da un grande telaio in legno su cui sono sospese decine di matres realizzate in bucchero sonoro, l’opera andrà ad arricchire la collezione contemporanea del MAP, costituitasi negli ultimi anni grazie alla donazione e all’acquisizione di opere e installazioni nell’ambito della rassegna “Contemporaneamente Museo”.
La giornata proseguirà nel pomeriggio con un “raku exhibition”, ultimo laboratorio di ceramica collegato alla mostra. Una estemporanea di ceramica raku e un happening creativo coinvolgeranno le artiste-ceramiste e il pubblico nella realizzazione di oggetti con la suggestiva tecnica di decorazione e cottura giapponese. Al termine delle attività saranno consegnati i manufatti realizzati da adulti e bambini nel corso dei laboratori di ceramica tenutisi al museo nei mesi scorsi.

Programma
Ore 11.00: finissage della mostra e presentazione dell’opera “Matres-Donne di Terra -Donne di Fuoco”
Intervengono:
Luigina Tomay, direttore del Museo archeologico nazionale di Pontecagnano
Francesco Canganella, addetto scientifico presso l’Ambasciata Italiana a Seoul
Adele Triggiano, assessore alla Cultura del Comune di Pontecagnano Faiano
Daniela Sibilio, direttore artistico Artéclate
Valter Luca De Bartolomeis, direttore Istituto Caselli De Sanctis di Capodimonte – Napoli
Anna Rita Fasano, presidente Associazione Pandora Artiste-Ceramiste
Gabriella Taddeo, critico d’arte
Ore 15.00-19.00: “raku exhibition” – Laboratori di ceramica raku, a cura delle artiste ceramiste di Pandora e degli studenti del Liceo Artistico A. Galizia di Nocera Superiore

La mostra sarà visitabile fino a domenica 12 gennaio 2020.
Biglietti: ingresso con il biglietto del museo. La partecipazione ai laboratori di ceramica è gratuita.
In collaborazione con: Regione Campania, Comune di Pontecagnano Faiano, Associazione Italiana Città della Ceramica, Matres – Festival Internazionale di Ceramica al femminile, Artéclaté, Paesaggi Narranti.

Info e prenotazione laboratori: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., +39 089848181 – Museo archeologico nazionale di Pontecagnano

Museo archeologico nazionale di Pontecagnano “Gli Etruschi di frontiera”
via Lucania – Pontecagnano Faiano (SA)
tel: +39 089848181, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
www.polomusealecampania.beniculturali.it
Facebook: Museo Archeologico Nazionale di Pontecagnano “Gli Etruschi di frontiera” | Twitter: @MuseoMAP | Instagram: museomap_pontecagnano

Associazione Pandora Artiste Ceramiste
Via G. Mazzini 213 B - Cava de’ Tirreni (SA)
tel: +39 3476285746, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
www.pandoraceramiste.it
Facebook: Associazione Pandora Artiste - Ceramiste

Museo archeologico nazionale della Valle del Sarno. Inaugurazione della mostra: 20 dicembre 2019, ore 18.00; date mostra: 20 dicembre 2019 - 16 febbraio 2020.

Venerdì 20 dicembre 2019 alle ore 18.00 sarà inaugurata al Museo archeologico nazionale della Valle del Sarno la mostra “Riflessi di donne. Gioielli dalle tombe della Valle del Sarno”, dedicata agli oggetti di ornamento personale rinvenuti nelle tombe femminili dell’agro sarnese.

Monili in oro, argento, bronzo, ambra, avorio e faïence, risalenti al periodo compreso fra l’VIII secolo a.C. e il I secolo d.C., condurranno i visitatori alla scoperta di una storia al femminile iniziata tremila anni fa e proseguita, tra tradizione e innovazione, lungo sei secoli.

Per la prima volta saranno esposti al pubblico anche alcuni reperti finora conservati nei depositi, che ampliano l’offerta culturale del museo rendendo sempre più noto il prezioso patrimonio culturale della Valle del Sarno.
La mostra sarà visitabile dal 20 dicembre 2019 al 16 febbraio 2020 e in occasione dell’inaugurazione il Museo archeologico della Valle del Sarno resterà aperto fino alle ore 22.00.


Info
Museo archeologico nazionale Valle del Sarno
Sarno - Via Cavour, 7
tel. +39 081941451 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Ingresso gratuito
Date mostra: 20 dicembre 2019 > 16 febbraio 2020
Aperto: da martedì a domenica, ore 9.00 – 19.00. Lunedì chiuso
www.polomusealecampania.beniculturali.it

Certosa e Museo di San Martino, Sabato 21 dicembre 2019 ore 11.00. Lettura e commento di Silvio Perrella ore 12.00.

MOSTRA: Verso L’Aleph di Napoli
APERTURA AL PUBBLICO: 22 dicembre 2019 – 21 marzo 2020

Nel Cammino delle Certose, itinerario a tappe tra i luoghi del Polo museale della Campania, riproposto il 14 dicembre scorso a Padula, l’artista Michelangelo Pistoletto ha contrassegnato il pavimento del Refettorio con il nuovo segno di infinito del Terzo Paradiso in un incontro tra arte e scienza.
Il 21 dicembre, giorno del solstizio d’inverno che nelle culture del mondo simboleggia la rinascita che succede alla notte più lunga dell’anno, si terrà nella Certosa di San Martino una cerimonia di battesimo, mediante l’apposizione del nome a un angolo segreto di Città qui ospitato. A donarglielo sarà il racconto di un cronista de "L’Aleph di Napoli" (2013), parte della “Trilogia dei giovani amanti di Città” di Silvio Perrella, testimone dell’esistenza nell’antico convento di un aleph”.
Cos’è un aleph? “E’ innanzitutto la prima lettera dell’alfabeto fenicio ed ebraico. Ed è anche il titolo di un celebre racconto di José Luis Borges, in cui indica il vortice buio e infero dove è possibile che s’incontrino i tempi di una vita”. Nella narrazione de "L’Aleph di Napoli" lo scrittore Silvio Perrella lo trasforma “in un luogo alto e aperto, crocevia di spazi urbani, dove s’incontrano e si danno la mano il su e il giù della Città in virtù dell'amore tra due anime, così intenso da riconnettere ciò che sembrava ormai smembrato e scisso”.
L’attribuzione di un nome significa ripopolare un luogo, ridistribuire densità che riguardano, in generale, il rapporto tra città e territorio, e anche quello di una città con il proprio patrimonio estetico dimenticato. Per la prima volta la poesia di una favola moderna suggerisce di rinominare un monumento all’interno di un complesso monumentale. Una Certosa aperta al pubblico richiede un racconto, un prendersi cura anche poetico degli spazi architettonici che giustifichi la sua esistenza come museo.
La meravigliosa architettura settecentesca di Niccolò Tagliacozzi Canale (1691-1794) disegnata sulla struttura di una più antica loggia di ricreazione in uno dei camminamenti di San Martino “quale miniatura della Certosa sporta in un abbraccio alla città”, sarà battezzata con il nome di Aleph che, come afferma Perrella, è “un luogo di congiunzione degli sguardi: un punto d’intersezione dove è possibile ripensare una Città che ha perso la visione di se stessa”.
L’evento prelude all’imminente restauro di questa architettura ripresa nelle vedute topografiche a stampa, nei mirabili dipinti datati dalla metà del Seicento all’ Ottocento, ed eseguiti tra gli altri da Alessandro Baratta, Didier Barra, Van Wittel e Antonio Zaballi, e nel plastico di Giovanni Carafa Duca di Noja, esposti nelle collezioni della Sezione “Immagine e memorie” del museo.
Sarà l’autore stesso a leggere e raccontare la genesi di questa sua visione, facendosi ispirare dalle vertiginose geometrie del pavimento della Chiesa di San Martino, “complesso Codice narrante” anch’esso in attesa di un attento restauro. Il racconto sarà accompagnato dagli interventi di sound art di Piero Mottola, in preparazione di un altro lavoro sulle “Voci di Napoli”, vibrazioni acustiche di realtà emozionali lontane e vicine.
Da questo incontro tra arte e letteratura trae spunto l’esposizione a commento Verso “l’Aleph di Napoli” curata da Anna Imponente. L’Oltremare verso Est (1979-2019) di Giovanni Anselmo opera site specific diventa una finestra aperta a un viaggio mentale verso oriente; Bizhan Bassiri con Il Bastone (2016) esposto nella “Sala della Meridiana” (già alla Biennale di Venezia nel 2017) propone una meditazione sul tempo fisico e universale quale “risarcimento” degli gnomoni mancanti nelle meridiane che si trovano negli spazi aperti del complesso. Le Germinazioni (1993) in ceramica smaltata di Claudio Palmieri preludono con le loro forme naturalistiche a una rinascita e alla riscoperta di questa architettura. Sandro Sanna ha creato per l’occasione tre grandi dipinti, Sembiante 12 (2019), quali visioni di forme geometrizzanti e bagliori di luci galleggianti sulle tele.
L’iniziativa è organizzata dal Polo museale della Campania, diretto da Anna Imponente, con il Museo e Certosa di San Martino, diretto da Francesco Delizia, con il sostegno della Direzione Generale Creatività contemporanea e Rigenerazione urbana del MIBACT e con il contributo di SEDA International Packaging Group, degli “Amici di Capodimonte” e degli “Amici di San Martino”.

INFORMAZIONI PER LA STAMPA
Polo museale della Campania
Ufficio stampa, Simona Golia
+39 081 2294 478; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Ufficio Promozione, Alessia Fuscone
+39 081.229434; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Ufficio Comunicazione, Diana Savella
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Ufficio stampa Maria Bonmassar: +39 06 4825370 | +39 335 490311 | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
INFORMAZIONI
EVENTO: Verso “L’Aleph di Napoli” Un racconto battezza un luogo
SEDE: Certosa e Museo di San Martino – Largo San Martino 5, Napoli
QUANDO: sabato 21 dicembre 2019, ore 11.00

MOSTRA: Verso L’Aleph di Napoli
APERTURA AL PUBBLICO: 22 dicembre 2019 – 21 marzo 2020
INFORMAZIONI: www.polomusealecampania.beniculturali.it
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. | 0039.081.2294502
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. | 0039.081.2294503
ORARI: Dal lunedì alla domenica ore 9.30 - 17. 00 (ultimo ingresso in biglietteria ore 16.00). Chiuso il mercoledì
BIGLIETTO: Intero € 6,00 – Riduzioni e gratuità secondo la normativa vigente.

downloadAvviso pubblico per presentazione di manifestazioni di interesse da parte di Enti ed Operatori Economici per realizzazione iniziative culturali Teatro Romano di Benevento e Museo Archeologico di Montesarchio.

 

Responsabile del Procedimento:

Dott. Ferdinando Creta

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Certosa di San Lorenzo a Padula, sabato 14 dicembre 2019 ore 11.00.

Alla Certosa di San Lorenzo a Padula L’arte incontra la scienza in un dialogo con le stelle tra Michelangelo Pistoletto e Remo Ruffini alla Certosa di Padula.

L’incontro tra il maestro Michelangelo Pistoletto e l’astrofisico Remo Ruffini, esponenti di fama internazionale nei campi della scienza e dell’arte, sarà l’occasione per un dialogo intorno all’opera Autoritratto di stelle (1973) di Michelangelo Pistoletto esposta- dallo scorso agosto e visibile fino al 31 dicembre prossimo- nel Refettorio per la riapertura degli ambienti delle celle dedicati all’arte contemporanea.

L’evento si inserisce ne “Il cammino delle Certose“, percorso suggestivo che, tra diverse forme ed espressioni artistiche, ha unito idealmente le certose di San Lorenzo a Padula, San Martino a Napoli e San Giacomo a Capri. La rete ideale tra i siti del Polo museale della Campania si arricchisce e si rafforza attraverso tre eventi dedicati al al rapporto dell’Arte con la Scienza, la Letteratura a San Martino e con la Storia nella Certosa di Capri.

Michelangelo Pistoletto definisce “Autoritratto di stelle” un'opera che presenta l'unione di microcosmo e macrocosmo, individuo e universo, istante (testimoniato dallo scatto fotografico) ed eternità cui rimanda la vita delle stelle. Viene configurata così quella dinamica di opposte polarità che sono giunto a individuare con la formula trinamica del triplo cerchio, la quale identifica il finito nell’infinito, ovvero la durata della vita nella mutazione sconfinata.

L’astrofico Remo Ruffini afferma: La ricerca e la scoperta sono due elementi fondamentali della vita dell’uomo. Porsi le domande giuste e lavorare alle risposte fa parte dell’indole umana ma è parte rilevante del lavoro di ogni ricercatore. Nel corso della nostra attività, con il nostro lavoro e con le nostre scoperte, abbiamo illuminato il buio del nostro Universo fino a decine di anni luce di distanza, risalendo alla nascita dello stesso.

Le affermazioni dell’artista e dello scienziato partono da una comune domanda che si pone l’uomo in rapporto all’Universo. A queste domande risponde anche il percorso illuminato del certosino e la sua “Regola” come ritorno all’Universo-Dio.
La scelta di presentare l’opera nella Certosa di San Lorenzo ha coinciso, anche, con i due eventi astronomici, la notte delle stelle cadenti del 10 agosto e quella la stella cometa di dicembre che guida alla grotta di Betlemme. In questo duplice assunto Anna Imponente definisce l’opera come time-specific.

Michelangelo Pistoletto, artista poliedrico, uno dei principali esponenti dell’Arte povera ha ricevuto nel 2003 il premio “Leone d’Oro alla Carriera” alla Biennale di Venezia. Ha sperimentato nella sua lunga carriera artistica molteplici tecniche con elaborazioni che interpretano le istanze della contemporaneità.

Celebre per i “quadri specchianti”, con la sua poetica invita a superare le tradizionali divisioni e barriere tra arte, scienza, politica e religione in nome di una responsabilità e coinvolgimento sociali.
In Autoritratto di stelle la silhouette del suo corpo racchiusa in una miriade di stelle e dà spunto a un singolare e suggestivo parallellismo con la formazione di una galassia nell’universo che riproduce il pattern della sagoma della figura umana.

Remo Ruffini, astrofisico di fama internazionale, cofondatore con il Premio Nobel Abdus Salam dei Meeting Marcel Grossman, evento che premia ogni tre anni la più importante scoperta in campo astrofisico, ha collaborato con la NASA per l'uso scientifico delle stazioni spaziali, è stato Presidente dell'International Centre for Relativistic Astrophysics (ICRA), dei Meeting Italo-Coreani sull'Astrofisica Relativistica e del Comitato Scientifico dell'Agenzia Spaziale Italiana. È attualmente nel comitato di redazione di International Journal of Modern Physics D. Si deve allo scienziato il concetto di “stelle bosoniche” e l’introduzione per la prima volta in astrofisica del concetto di "buco nero" grazie al quale sono stati identificati i primi buchi neri nella nostra galassia.
Per il suo contributo scientifico nel campo della fisica dei buchi neri, nel 1972 ha vinto l'Abraham Cressy Morrison Award dell'Accademia delle Scienze di New York.

Dalla collaborazione con l’artista Attilio Pierelli (Sasso di Serra San Quirico 1924-Roma 2013) è stata realizzata nel 1985 TEST-Trascinamento di Eventi Spazio Temporali, una scultura in argento che concretizza il “buco nero”, la massa stellare collassata.

La manifestazione è organizzata dal Polo museale della Campania, diretto da Anna Imponente, con la Certosa di Padula, diretta da Tommasina Budetta e con il contributo dell’Assessorato allo Sviluppo e Turismo della Regione Campania nell’ambito del progetto Parco dell’arte contemporanea nel Vallo di Diano.


Ufficio Stampa
Simona Golia
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Ufficio Promozione
Alessia Fuscone
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Ufficio Comunicazione
Diana Savella
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Info
Date mostra
10 agosto > 31 dicembre 2019
Viale Certosa, 1 - 84034 Salerno Tel +39.0975.77745 +39.0975.77552
Orari di apertura: dalle 9.00 alle 19.00; chiuso il martedì.
Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
www.polomusealecampania.beniculturali.it

Museo Archeologico Nazionale di Pontecagnano “Gli Etruschi di frontiera”
sabato 14 dicembre, ore 16.00 – 19.00

Sabato 14 Dicembre, dalle ore 16 alle ore 19, nuovo appuntamento al Museo Archeologico Nazionale di Pontecagnano con la rassegna di attività e iniziative organizzate nell’ambito della mostra Ergasteria. L’Arte di Venela, a cura dell’Associazione Internazionale Pandora Artiste – Ceramiste.
Il laboratorio LIBERA MENTE ARGILLA si propone di promuovere la conoscenza dell’arte della ceramica attraverso la realizzazione di ornamenti e gioielli liberamente ispirati ai preziosi reperti in esposizione al MAP. Adulti e bambini, con la guida di esperti ceramisti, impareranno le tecniche basilari per realizzare gioielli in ceramica, divertendosi a realizzare manufatti creativi.
I laboratori sono a cura dell’Associazione Pandora Artiste – Ceramiste e della Cooperativa Ceramica Artistica del Goleto.

Sabato sarà anche possibile ammirare gli straordinari manufatti in ceramica in esposizione alla mostra Ergasteria. L’Arte di Venela, realizzati da artiste provenienti da ogni parte del mondo che, con creatività e passione, hanno riprogettato in chiave contemporanea i reperti della collezione degli Etruschi di frontiera. La mostra si concluderà il 12 Gennaio 2020.

Prossimo appuntamento:
Sabato 11 gennaio 2020: Finissage della mostra e donazione dell’opera collettiva dell’Associazione Pandora Matres – Donne di Terra – Donne di Fuoco (2015) – Laboratori di ceramica RAKU


INFO E CONTATTI

Biglietti: partecipazione al laboratorio con il biglietto d’ingresso al Museo.

Info e prenotazioni laboratori: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; 089.848181 – Museo Archeologico Nazionale di Pontecagnano

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