Super User

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a cura di Filippo Maggia

Ghiacciai, scogliere, oceani, isole vergini, foreste pluviali:
un ritratto fotografico della bellezza della Terra,
per sensibilizzare alla tutela dell’ambiente nell’era del climate change


Villa Pignatelli – Casa della fotografia, Riviera di Chiaia 200, Napoli - 15 ottobre 2020 – 5 novembre 2020 prorogata all'11 aprile 2021

Il Museo Pignatelli ospita la mostra personale Primitive Elements di Francesco Bosso, fotografo di paesaggio profondamente sensibile ai temi del riscaldamento globale e della tutela ambientale, argomento molto dibattuto in questo momento storico.
La mostra è promossa dalla Direzione regionale Musei Campania, diretta da Marta Ragozzino e dal Museo Pignatelli, diretto da Fernanda Capobianco.

Primitive Elements, curata da Filippo Maggia, raccoglie oltre 15 anni di lavoro e ci racconta di luoghi incontaminati, puri, primitivi e terribilmente fragili del nostro pianeta.
Con oltre 40 fotografie in bianco e nero la mostra, dopo il successo della tappa alla Galleria delle Stelline di Milano, inizialmente aperta al pubblico dal 15 ottobre al 5 novembre 2020, sarà prorogata fino al 6 gennaio 2021.

Primitive Elements propone un percorso tra scenari e paesaggi naturali, ritratti di una terra ideale, luoghi incontaminati ormai in via di sparizione, che non siamo in grado di lasciare in eredità alle generazioni future.
Le fotografie di Bosso vogliono indurre il pubblico alla consapevolezza, urgente e necessaria, di tutelare l’ambiente, e promuovere un cambiamento culturale soprattutto nell'uso responsabile delle risorse naturali, in particolare dell’acqua, elemento centrale su cui l’autore ha lavorato intensamente.
Particolarmente significativi infatti, sono gli scatti realizzati dal fotografo in ambiente Artico, dove il riscaldamento globale sta facendo sentire i suoi effetti in modo drammatico, a testimonianza dello stato di emergenza a cui siamo giunti.

Francesco Bosso fotografo di paesaggio, formatosi alla scuola americana, lavora esclusivamente in bianco e nero, scattando su pellicola di grande formato con banco ottico e stampando personalmente le opere in camera oscura, su carta baritata alla gelatina d'argento.
La potenza delle sue immagini viene esaltata in mostra da un allestimento in cui isole di luce si alternano a zone di ombra profonda, un modo essenziale e funzionale di restituire allo spettatore quella condizione di attesa e stupore che il maestro ha vissuto in prima persona davanti ai paesaggi mozzafiato che ha ritratto.

Come scrive Filippo Maggia, curatore della mostra, “Bosso tende a spiazzare lo spettatore invitandolo al silenzio e alla contemplazione, ben distante dunque dalla necessità di colpire e aggredire che accomuna molta della produzione attuale caratterizzata da immagini che nascono per essere velocemente consumate e immediatamente rimpiazzate da altre.”

Il catalogo della mostra è edito da Silvana Editoriale, che e comprende contributi critici sul lavoro del fotografo e la riproduzione di tutte le opere esposte.
Francesco Bosso è rappresentato in Italia dalla galleria Photo & Contemporary di Valerio Tazzetti, punto di riferimento della fotografia contemporanea.


Francesco Bosso, (Barletta, 1959) è uno dei maggiori interpreti italiani del paesaggio e della natura selvaggia in bianconero. La sua meticolosa ricerca mira ad isolare forme ed elementi naturali in luoghi incontaminati, dove il silenzio è signore assoluto. “Il paesaggio è in realtà una visione dove si fondono in un unicum atmosfere e stati d’animo” afferma l’autore, ispirato dalla poesia di Walt Whitman e da un approccio orientale, quasi shintoista.
La straordinaria padronanza della tecnica di ripresa all'aperto in grande formato e il suo virtuosismo in camera oscura, utilizzando procedimenti esclusivamente analogici, gli consentono di ottenere pregiate stampe alla gelatina d’argento, che intensifica la pulizia dei bianchi e la profondità dei contrasti tonali.
Dopo anni dedicati al reportage etnico e alla ricerca antropologica in diversi Paesi africani e in Cina – documentati nei due libri fotografici Swahili - African Portraits e China Crossing – ha deciso di iniziare un percorso di ricerca e riflessione sui paesaggi naturali elaborando una serie di teorie sulla sua diversità, cercando di trasferire allo spettatore quel qualcosa in più che vada oltre la mera immagine.
Nel 2014 espone le sue opere al Museo delle Arti Visive di Spoleto. L’imponente mostra è la somma di quasi 8 anni di lavoro e rappresenta un bellissimo viaggio nell’astrattismo tra fotografia panoramica e materia pittorica.
Nel 2015 Bosso partecipa alla 56^ edizione della Biennale di Venezia dove esporrà l’imponente trittico “ARRAYS” nell’ambito della mostra Present Nearness.
Le sue opere fanno parte di importanti collezioni private e pubbliche, mentre i suoi progetti espositivi sono stati ospitati in istituzioni nazionali e internazionali come il Museo delle Arti Visive di Spoleto, il Museo Pino Pascali di Polignano, il Museo Camera di Torino, il Centro Culturale Candiani (Venezia), il Museo Nazionale della Fotografia (Brescia) e il Cultural Centre Museum di Hong Kong, M50 Space Gallery di Shanghai, oltre ad importanti mostre personali a Monaco di Baviera, Parigi, Karlsrhue e Bruxelles.

Ufficio Stampa
Lara Facco P&C
Viale Papiniano 42 | 20123 Milano
T. +39 02 36565133 | E. Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
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Ufficio promozione, comunicazione e stampa- Direzione regionale Musei Campania
Alessia Fuscone
Diana Savella
+39 0812294478 | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Informazioni generali

Artista: Francesco Bosso

Titolo: Primitive Elements

A cura di: Filippo Maggia

Periodo: 15 ottobre 2020 – 5 novembre 2020 prorogata all'11 aprile 2021

Sede: Villa Pignatelli – Casa della fotografia
Riviera di Chiaia 200, Napoli

Giorni e orari: da lunedì a venerdì 9.30 – 17.00 (ultimo ingresso h. 16.00)
Ingresso: Intero € 5,00 - Ridotto 18-25 anni € 2,00. Con il biglietto si visitano la mostra e il Museo Pignatelli.
I biglietti si acquistano online su www.coopculture.it oppure temporaneamente presso il ticket point di Castel Sant'Elmo.

Catalogo: Silvana Editoriale


Per informazioni:

www.polomusealecampania.beniculturali.it
www.francescobosso.com
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Museo archeologico dell’antica Capua – Anfiteatro campano
Museo archeologico di Calatia

Domenica 11 e domenica 18 ottobre 2020, in occasione di Appia Day, la Direzione regionale Musei Campania nell’ambito del progetto “Appia Felix”, con le massime precauzioni per contenere la diffusione del Covid-19, invita a ri-scoprire, ri-visitare, ri-animare il tratto campano dell’Appia che sopravvive nella rete stradale moderna.
22 appuntamenti in 9 comuni, tra visite guidate, passeggiate, narrazioni, mostre, laboratori, con la preziosa collaborazione di oltre 30 tra istituzioni, enti e associazioni che animeranno il territorio testimoniando i valori culturali e sociali della via Appia, “il più grande museo all’aperto” del nostro Paese.
A Santa Maria Capua Vetere, Capua, Caserta, Curti, Maddaloni, Mondragone, San Prisco, San Tammaro, Benevento, si celebra così la Giornata nazionale Appia Day, che da Roma a Brindisi promuove il patrimonio e le bellezze dell’antica Regina viarum.
Anche in questo delicato momento, lungo il cammino della via Appia si sviluppa una rete territoriale, si diffondono nuove “stazioni di posta” dove sostare e ri-trovare il contatto con monumenti, aree archeologiche e musei, in uno spazio denso di stratificazioni, con un mondo antico che vive una nuova contemporaneità. Scoprire e comprendere le ragioni storiche della prima strada creata per unire Roma ai suoi territori, può oggi diventare un’occasione in più per un’azione di unità, solidarietà e crescita culturale del territorio e delle comunità intorno al patrimonio culturale, quale motore di sviluppo economico e sociale.
“Appia Felix. La strada delle condivisioni” è il percorso di progettazione partecipata che la Direzione regionale Musei Campania, con il Museo archeologico dell’antica Capua – Anfiteatro campano di Santa Maria Capua Vetere e il Museo archeologico di Calatia a Maddaloni, sta realizzando con il coinvolgimento attivo delle comunità locali per un nuovo Sistema culturale territoriale, Appia Felix, nato per sperimentare attività di valorizzazione e gestione integrata del patrimonio lungo il tracciato casertano dell’antica Via Appia, nell’ambito del MuSST - Musei e sviluppo dei sistemi territoriali, programma della Direzione Generale Musei - Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo.
Il programma di tutte le iniziative organizzate per domenica 11 ottobre è consultabile sul sito di progetto www.appiafelix.it, dove sarà successivamente pubblicato il programma di domenica 18 ottobre.


Info:
Museo archeologico dell’antica Capua, Via Roberto D’Angiò 44, Santa Maria Capua Vetere (CE), +39 0823844206 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - www.polomusealecampania.beniculturali.it |
Facebook: @anticacapuamuseo | Twitter: @museosmcv | Instagram: @drmcam.museoanticacapua

Museo archeologico di Calatia, Via Caudina 353, Maddaloni (CE). +39 0823 200065, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. – www.museoarcheologicocalatia.beniculturali.it
Facebook: @MuseoCalatia| Twitter: @MuseoCalatia | Instagram: @museocalatia


Le attività sono ideate e organizzate da:
Museo archeologico dell’antica Capua e Anfiteatro Campano - Direzione regionale Musei Campania
Museo Archeologico di Calatia - Direzione regionale Musei Campania
Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Caserta e Benevento
Real Sito di Carditello
Università degli studi della Campania “Luigi Vanvitelli”
Foof– Museo del cane, Mondragone
Museo Civico di Maddaloni
Museo Campano di Capua
Planetario di Caserta

Comune di Santa Maria Capua Vetere
Comune di Caserta
Comune di Curti
Comune di Maddaloni
Comune di Mondragone
Comune di Rocchetta e Croce
Comune di San Prisco

Agenda 21 Carditello e Regi Lagni
Archeoclub di Santa Maria Capua Vetere
Asd Motoclub0032
Associazione “Aps Lumaca”
Associazione culturale “A spasso con le fate”
Associazione culturale “Francesco Durante”
Associazione culturale “NarteA”
Associazione “La Mansarda-Teatro dell’Orco”
Associazione “Storia Locale San Prisco”
Auser Caserta
Basilica Santa Maria Maggiore
Biblioteca comunale “Giuseppe Tescione” di Caserta
Camera di Commercio di Caserta
Centro Italiano Femminile di Santa Maria Capua Vetere
Centro culturale Sant’Agostino
Chiesa San Salvatore a Corte
Chiesa Santa Maria dei Raccomandati di Maddaloni
Club per l’UNESCO di Caserta
Coldiretti Caserta
Commissione Capua Sacra
Damusa Aps
Diocesi di Capua
Federazione italiana camminatori
FTS Casertano
Gruppo Vocale e Strumentale “Ave Gratia Plena”
Legambiente
Liceo Alessandro Manzoni di Caserta
Piazze del Sapere
Pro Loco di Curti
Pro Loco “Spartacus”
Rete di imprese Canapa Sativa e Coop Eva
Soc. Coop. Sociale “Terra Felix”
TCI Aperti per Voi
Touring Club di Territorio Terra di Lavoro
Volturnia Kayak Capua

Certosa di San Giacomo, Capri - 11 ottobre > 30 novembre 2020 prorogata al 30 aprile 2021

Dall’11 ottobre al 30 novembre 2020 30 aprile 2021 la Certosa di San Giacomo a Capri ospita la mostra Fons vitae di Antonio Ievolella, allestita negli spazi della Cappella di San Bruno, del Chiostro grande e del Chiostro piccolo.
La mostra è realizzata in collaborazione con la Direzione regionale Musei Campania e con l’Ufficio Servizi Educativi della Certosa di San Giacomo a Capri, ed è a cura di Virginia Baradel, Valerio Dehò, Andrea Del Guercio.
L’allestimento ha come motivo ispiratore l’acqua e così i 30 otri di terracotta su strutture di ferro in sospensione sono dei veri e propri vasi - grembi che costituiscono la forma plastica scelta dall’Artista quale motivo ricorrente delle installazioni. L’otre diventa un dispositivo simbolico che allude all’uomo e alla sua unicità e, in particolare, al monaco nel suo silenzioso e volontario isolamento, pur all’interno di una dimensione collettiva. E se, secondo Alberto Savinio, “Capri è uno dei punti magnetici dell’universo”, certamente quest’isola è la cornice perfetta per la mostra di Antonio Ievolella.
“Fons Vitae è un'installazione complessa, ricca di significati. È costruita come una specie di corteo che procede di otre in otre penetrando negli spazi assorti, luminosi e sacri della Certosa di Capri. Rappresenta un culmine nell'opera di Antonio Ievolella che conduce con essa la sua arte verso una felice sintesi tra la solidità della forma plastica e l'intima trascendenza della forma simbolica. Anfore di terracotta, avvolte di segni, e canne di ferro che le tengono sollevate; corpi che conoscono la gravità e impalcati lineari che formano un ponte per tenerle sospese e farle avanzare nel solenne silenzio dei chiostri”, così Virginia Baradel, curatrice della mostra, descrive il progetto.
Il tema dell’acqua è centrale nel lavoro dello scultore Antonio levolella. Ad essa ha dedicato opere monumentali assai importanti: due ghirbe giganti in ferro e rame di oltre 13 metri di altezza, sono state acquisite dall’Università di Padova e collocate nella piazza della Cittadella dello studente. La ghirba - l’otre, la borraccia - come contenitore per portare con sé l’acqua non è estranea, oltretutto, alla figura del pellegrino così importante nella vicenda e nell’iconografia di San Giacomo.
La vocazione metaforica dell’arte contemporanea, che in forma originale e sintetica riesce a esprimere una pluralità di significati lasciando, tuttavia, piena libertà di immaginazione al riguardante, appare quanto mai indicata per avvicinarsi alla ricchezza di contenuti evocati nella Certosa di San Giacomo.
levolella ha interiorizzato la pluralità di voci, la stratificazione di segni che si sono palesati nell’incontro con gli spazi monumentali della Certosa. Ne ha meditato l’unicità e la ricchezza, ha ascoltato gli echi e le peculiarità di quel luogo carico di storia, e ha individuato due fuochi che possono rendere conto della straordinaria polisemia che si percepisce nella limpida monumentalità delle architetture: l’acqua e il numero. L’Artista forgia una versione elementare dell’otre, una forma essenziale, pulita, vergine, che diventa potenziale testo dove saranno degli interventi materici e cromatici a guidare percorsi di senso, emozioni visive, brusii di storie sovrapposte. La loro combinazione rappresenterà i numeri, i momenti, la relazione tra l’isolamento e la partecipazione, la solitudine silenziosa e assorta e il lavoro, l’operosità solerte e anche curativa nelle coltivazioni dell’orto dei semplici.
Dunque al tema portante dell’acqua si associa quello dei numeri: 7; 12 più uno; e la moltitudine di soggetti che nel corso dei secoli ha abitato o attraversato quei venerabili spazi; le innumerevoli e multiformi presenze che si sono succedute nei secoli alterandone la struttura e la funzione.
“Il visibile e l’invisibile sono uniti dal segreto dei numeri che li abitano. […] Antonio Ievolella ha saputo cogliere in questo progetto due aspetti di forte spiritualità e di immenso valore simbolico. Le sette otri bianche della Cappella di San Bruno stanno per gli altrettanti monaci che seguirono il Santo a Roma allorché riuscirono ad ottenere il riconoscimento dell’ordine certosino. […] E il 7 è il numero sacro per eccellenza perché mette insieme il 3 della trinità con il 4 che simboleggia la completezza. […] Questa fortissima componente simbolica Ievolella l’ha realizzata anche con il numero 12. Nel chiostro piccolo 12 otri ricordano i corrispondenti padri che abitavano la Certosa di Capri a cui si aggiunge la tredicesima che sta invece per il Priore. […] Del resto, scomponendo il 12 abbiamo 1+2 che fa esattamente 3. Per questo è un numero simbolo di unità e completezza.” (Valerio Dehò).
Come afferma Andrea Del Guercio, l'installazione delle grandi anfore in terracotta nel Chiostro nella Certosa di San Giacomo e nella Cappella dedicata a San Bruno, non appare solo una conferma di un rigoroso percorso espositivo ma anche “il raggiungimento di nuovo risultato espressivo costruito sulla contaminazione e il reciproco arricchimento tra la cultura del lavoro e la percezione della storia, tra gli strumenti e i materiali antichi e l'eredità spirituale del luogo […]”.

Cappella di San Bruno - L’installazione consta di 7 otri in terracotta nelle quali domina il bianco in relazione al colore dell’abito certosino e al numero dei compagni che seguono San Bruno nella Curia pontificia, luogo in cui il papa Urbano Il concede il breve apostolico, il primo documento pontificio che riconosce la fondazione dell’Ordine certosino.
Chiostro piccolo - L’installazione consta di 12 otri, in relazione al numero dei Padri che abitavano nella Certosa di Capri, disposte nella galilea del chiostro a pianta quadrata, ove l’importanza dell’acqua è ben visibile per la presenza di un pozzo e dei canali di scorrimento, elementi fondamentali per la raccolta dell’acqua piovana che dai tetti viene condotta fino alla cisterna del chiostro grande. La tredicesima otre, in riferimento alla figura del Priore, guida spirituale della comunità certosina, sarà collocata sul tetto della Sala del Capitolo, luogo in cui ci si riunisce per la discussione dei problemi più importanti e dove, con votazione segreta, si elegge il Priore.
Chiostro grande - Nel riquadro rettangolare accanto al finto pozzo, che un tempo ospitava il cimitero dei Padri, saranno collocate decine di occhi in ceramica dipinta, nell’atto di guardare verso il cielo, metafora del Sole che trionfa sulle tenebre. L’acqua e la luce alla fine si collegano, dunque, al trionfo della vita sulla morte. Il tema della luce nella Certosa di San Giacomo è fonte della nitida visibilità, della plastica evidenza degli elementi architettonici, delle volte di apertura, dei pilastri e delle arcate dei chiostri. A tale diurna luminosità fa da contrappunto la luminescenza fonda, nascosta dentro alla materia, dentro all’acqua tempestosa. Pure nell’interno “uterino” degli otri si cela l’acqua che non si vede, che non ha luce sin tanto che non si espone sgorgando dal grembo-contenitore. L’occhio che vede la luce è legato a doppio filo all’otre, è della stessa sua natura plastica, materica e cromatica.

Biografia
Antonio Ievolella nasce a Benevento nel 1952. Dopo gli studi al liceo artistico della sua città, frequenta l’Accademia di Belle Arti a Napoli. Nella città partenopea segue da vicino gli appuntamenti della galleria di Lucio Amelio dove ha modo di conoscere i protagonisti delle principali tendenze artistiche internazionali. Nel 1976 si reca a Milano per insegnare al liceo artistico. È un periodo ricco di esperienze e di grandi amicizie, prima fra tutte quella col conterraneo Mimmo Paladino.
Due anni dopo si trasferisce al liceo artistico di Padova, città nella quale stabilisce residenza e studio. È del 1987 la prima personale alla galleria Studio La Città di Verona, da cui prende avvio un importante e durevole sodalizio con Hélène de Franchis che porterà le sue opere ad una visibilità internazionale. Nel 1988 partecipa alla mostra Undici artisti per Villa Domenica, curata da Virginia Baradel. In quello stesso anno Giovanni Carandente invita Ievolella alla XLIII Biennale di Venezia, dove lo scultore presenta Trittico nella sezione Scultori ai Giardini curata da Andrea del Guercio. Quest’ultimo organizza nello stesso anno una personale dell’artista beneventano alla galleria Oddi Baglioni a Roma.
L’anno seguente partecipa a Materialmente: scultori degli anni Ottanta alla Galleria Comunale d’Arte Moderna di Bologna. Gli anni Novanta sono un periodo d’intensa attività. Si aprono con la mostra Viaggi - Antonio Ievolella/Hidetoshi Nagasawa allo Studio La Città e si chiudono con l’imponente complesso del cimitero di Rio di Ponte San Nicolò. Nel mezzo vi è l’antologica Il Grande Carro a Padova, articolata in sette sculture di grandi dimensioni installate lungo i principali snodi della città. Nell’occasione un elemento di Terre di magia viene donato al Parco Museo d’Arte Contemporanea dei Musei Civici agli Eremitani.
Lo stesso anno Edoardo Manzoni lo invita a partecipare all’esposizione Su Logu de s’Iscultura a Tortolì in Sardegna: l’opera Progetto di memoria manifesta un ulteriore sviluppo nei propositi monumentali del lavoro di Ievolella. Questo orientamento trova naturale prosecuzione nel Parco d’Arte Contemporanea della Fondazione Rossini, con cui lo scultore stabilisce un rapporto di partnership continuativo, realizzando nel 2005 la mostra Itinerari nel parco di Monza.
Il suggestivo complesso I guardiani della dormiente, grandiosa anticamera al regno dei morti, è inaugurato nel 2004, ma il progetto nasce alla metà degli anni Novanta, grazie al dialogo instaurato con l’architetto Franco Biscossa, responsabile dell’opera architettonica per il rinnovamento del cimitero di Rio di Ponte San Nicolò.
Nell’estate del 2006 si svolge la personale Materia Forma Luogo, promossa all’Assessorato alla Cultura del Comune di Napoli e curata da Tommaso Ferrillo a Castel dell’Ovo, scenografia ideale per le sculture di Ievolella. Del 2008 e 2009 sono le grandi fontane per una villa privata di Battaglia Terme e per la piazza di Voltabarozzo. La gestazione dell’imponente opera Ghirbe, presentata nell’estate 2014 nella chiesa dell’Incoronata a Napoli e riproposta a Padova nell’antologica dello stesso anno, ha richiesto un lungo periodo di ideazione e di lavoro ripagati dalla grandiosità plastica e simbolica dell’installazione.

INFORMAZIONI MOSTRA

Titolo: Fons vitae
Sede: Certosa di San Giacomo, Via Certosa, Capri (NA)
Periodo: 11 ottobre – 30 novembre 2020 prorogata al 30 aprile 2021
A cura di: Virginia Baradel, Valerio Dehò, Andrea Del Guercio
Realizzazione: in collaborazione con la Direzione regionale Musei Campania e con l’Ufficio Servizi Educativi della Certosa di San Giacomo a Capri
Catalogo: Grafiche Turato Editore
Testi in catalogo di: Virginia Baradel, Valerio Dehò, Andrea Del Guercio

Orario mostra: dal lunedì al venerdì, febbraio-marzo: 10.00-14.00 (ultimo ingresso ore 13.30), aprile: 10.00-16.00 (ultimo ingresso ore 15.30).
Biglietti: intero € 6,00; ridotto 18-25 anni € 4,00. Con il biglietto si visitano la mostra e la Certosa di San Giacomo.
I biglietti si acquistano online su www.coopculture.it​ oppure temporaneamente presso il ticket point di Castel Sant'Elmo.


Per informazioni: tel. +39 0818376218, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Ufficio Stampa Mostra: Paola Saba, +39 3384466199, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Ufficio Promozione, comunicazione e stampa - Direzione regionale Musei Campania: Alessia Fuscone, Diana Savella, +39 0812294478, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Le Giornate Europee del Patrimonio della Direzione regionale Musei Campania. Un impegno condiviso per un patrimonio comune

Un weekend all’insegna della cultura condivisa nei musei della Direzione regionale Musei Campania quello appena trascorso del 26 e 27 settembre 2020, che ha visto grande partecipazione alle iniziative promosse per le Giornate Europee del Patrimonio su tutto il territorio campano, nonostante le avverse condizioni meteo che non hanno inciso significativamente sul programma degli eventi.

L’impegno congiunto di tutti i musei della Direzione regionale ha consentito l’apertura serale di tutti i siti e quella straordinaria, nelle giornate di sabato e domenica, del Museo archeologico di Eboli e della Media Valle del Sele e del Palazzo della Dogana dei Grani ad Atripalda, accompagnate da un’offerta culturale ampia e variegata. Fortemente simbolica l’apertura straordinaria del Museo Duca di Martina nella Villa Floridiana, che, in occasione delle GEP, ha riaperto le sue porte ai visitatori come segno tangibile della volontà di riportare questo luogo storico per la città di Napoli ad essere aperto e fruibile a tutti, cittadini e turisti.

Molti eventi si sono svolti in collaborazione con le Istituzioni e le associazioni del territorio, frutto di un impegno comune per la ripresa sociale e culturale, dopo la graduale e progressiva riapertura dei musei negli scorsi mesi. Tutti le iniziative, ispirate al tema europeo “Imparare per la vita”, hanno declinato in forme diverse e specifiche la funzione educativa e formativa dei musei, rivolta alle comunità di riferimento che hanno partecipato con grande interesse.

Visite guidate alle collezioni e alle mostre, percorsi tematici, presentazioni e incontri, spettacoli e performance artistiche, hanno creato altrettante occasioni di conoscenza, riscoperta e condivisione del patrimonio culturale valorizzandone le specificità e i legami con il territorio di appartenenza. In un momento importante come quello della riapertura delle scuole, poi, un’attenzione particolare è stata dedicata alle attività didattiche, nel segno di una ritrovata collettività e di una condivisione di spazi comuni con nuove abitudini.

Direzione regionale Musei Campania, Sabato 26 | Domenica 27 settembre 2020.

Sabato 26 e domenica 27 settembre 2020 tornano le Giornate Europee del Patrimonio, promosse dal Consiglio d’Europa in collaborazione con la Commissione UE, che si svolgono nei 50 paesi aderenti alla Convenzione culturale europea.
La Direzione regionale Musei Campania insieme ai suoi musei partecipa alle Giornate Europee del Patrimonio, con tanti appuntamenti e iniziative in tutta la regione, per favorire e promuovere la ripresa culturale e sociale, dopo la graduale riapertura degli scorsi mesi, nel segno di una profonda condivisione dei valori europei.
Il MiBACT, con lo slogan Imparare per la vita, si ispira al tema Heritage and Education. Learning for Life, scelto dal Consiglio d’Europa, che quest’anno pone l’accento sull’impatto positivo del patrimonio culturale materiale, immateriale e digitale sulle nostre vite, per trovare ispirazione e nuovi modi di costruire il futuro anche e soprattutto nei momenti difficili, come quello che stiamo attraversando.
Il tema dell’edizione 2020, richiama e valorizza la funzione educativa e formativa dei musei, il ruolo attivo dei cittadini e delle comunità alla vita culturale e sociale, attraverso la riscoperta e la rinnovata consapevolezza della propria storia comune, a partire dal patrimonio culturale più prossimo.
La recente riapertura dei musei, presidi culturali sul territorio, luoghi di comunità, conoscenza e formazione continua - una formazione come crescita e arricchimento che accompagni i cittadini lungo tutta la vita - si affianca alla riapertura delle scuole, in un percorso condiviso di sfide comuni per la riappropriazione di idee e valori, spazi e legami con la collettività, nonché di costruzione del sentimento di futuro, che la pandemia ha, talvolta, messo in crisi.
Numerosi gli eventi in programma nei musei e luoghi della cultura che compongono la rete della Direzione regionale, realizzati anche in collaborazione con le istituzioni e le associazioni del territorio, in una prospettiva di rete culturale sempre più ampia, basata su un dialogo concreto con e per la collettività. Le iniziative, organizzate nel pieno rispetto delle norme di sicurezza previste dall’emergenza sanitaria, prevedono aperture straordinarie ed eventi nei musei e nei luoghi della cultura statali, cui si accederà con orari e costi ordinari, mentre sabato 26 settembre le aperture serali saranno al costo simbolico di 1 euro.
Visite guidate, presentazioni e incontri sul tema, attività didattiche, percorsi teatralizzati, performance artistiche ed esposizioni temporanee saranno, così, un’occasione condivisa per vivere in sicurezza il proprio patrimonio culturale.

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NAPOLI

Castel Sant’Elmo- Museo del Novecento a Napoli
Bambini e Musei
Sabato 26 e domenica 27 settembre 2020, ore 10.00-13.00
Ispirato al tema delle Giornate Europee del Patrimonio di quest’anno, Imparare per la vita, per implementare la conoscenza dei linguaggi artisti contemporanei già dalla scuola primaria, l'attività didattica proposta permette di approfondire i principali nuclei estetici di una delle avanguardie storiche più significative del Novecento, il Futurismo, che ha avvicinato, attraverso performance e azioni, il concetto di Arte alla Vita. Rivolgendo uno sguardo attento a cogliere le innovazioni e i mutamenti circostanti, gli artisti futuristi hanno introdotto nelle loro ricerche elementi e aspetti di vita quotidiana che includono l'arredamento, la moda, la musica e il teatro. I più piccoli saranno impegnati nella realizzazione di un “abito” di carta e nella produzione di un intervento sonoro vocale con l'ausilio di documenti audiovisivi incentrati sulle opere futuriste custodite al Museo del Novecento a Napoli a Castel Sant'Elmo. Nel pieno rispetto delle norme antiCovid, ciascun partecipante dovrà essere dotato dell’occorrente personale per lo svolgimento delle attività (matite, pastelli, pennarelli). L’iniziativa è realizzata in collaborazione con l’Associazione Culturale Étant donnés e gli Istituti scolastici del quartiere Vomero. Prenotazione obbligatoria (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.).
Info: Via Tito Angelini 22, Napoli | +39 081 2294449 | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Certosa e Museo di San Martino
Disconnessioni: nell’ascolto del silenzio
Sabato 26 settembre 2020, ore 10.30
In un mondo che si muove a ritmi elevati, è sempre più difficile concentrarsi e vivere il momento presente. La Certosa di San Martino, in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio propone una visita speciale: i partecipanti saranno invitati a spegnere i propri dispositivi elettronici e a rivivere la vita quotidiana degli antichi monaci, seguendo i passi di un giovane novizio, dal suo ingresso al monastero al suo isolamento dal mondo, con le sue regole, con la sua quotidianità fatta di preghiera, osservazione e attività manuale. Grazie alle letture di testimonianze storiche e contemporanee alla scoperta dei luoghi e dei simboli del complesso religioso, ciascun partecipante potrà lasciare il mondo fuori e connettersi con se stesso. L’evento è a cura del Servizio educativo del Museo e con la partecipazione del performer Mauro Maurizio Palumbo. Prenotazione obbligatoria (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.).
Info: Largo San Martino 5, Napoli | +39 081 2294503 | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Parco e Tomba di Virgilio
Apertura straordinaria del Parco e Tomba di Virgilio
Sabato 26 settembre 2020, ore 15.00-18.00
In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio, sabato 26 settembre 2020 il Parco e Tomba di Virgilio resterà aperto fino alle 18.00. Incastonato sulle pendici orientali del promontorio di Posillipo, il sito ospita monumenti rilevanti per la storia partenopea e la sua denominazione ha origine dall’attribuzione al poeta latino Publio Virgilio Marone del sepolcro romano che custodisce. Già in epoca antica, circa un secolo dopo la morte di Virgilio, il luogo divenne sacro per i suoi ammiratori e fu meta del turismo colto, a partire da Stazio, Plinio il Giovane e Silio Italico, fino a Petrarca, Boccaccio e Cino da Pistoia. In quest’area è sepolto anche un altro grande poeta, Giacomo Leopardi, le cui spoglie furono qui traslate nel 1939 dall’antica Chiesa di San Vitale a Fuorigrotta, oggi scomparsa. Passeggiando verso la sommità del parco, si percorre un itinerario naturalistico e letterario, immergendosi tra le essenze arboree della macchia mediterranea citate nelle opere del Poeta, fino ad arrivare alla Crypta Neapolitana, una delle più antiche gallerie del mondo, scavata in età augustea per facilitare i collegamenti tra Napoli ed i Campi Flegrei, dal liberto Lucius Cocceius Auctus, architetto di Agrippa ed ammiraglio di Ottaviano.
Info: Salita della Grotta 20, Napoli | +39 081 669390 | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Castel Sant’Elmo
RI-CONOSCENZA: Il Castello, da fortezza militare a cittadella delle arti
Sabato 26 settembre 2020, ore 19.00-22.00
Un percorso didattico attraverso le arti performative a Castel Sant’Elmo per conoscere un luogo simbolo della storia partenopea, a cura dell’artista Mauro Maurizio Palumbo. I visitatori scopriranno il castello, i motivi della sua costruzione, aneddoti e storie legate alla plurisecolare esistenza della fortezza situata sulla collina del Vomero. L'obiettivo di RI-CONOSCENZA, nel gioco di parole e significati, vuole essere una ri-partenza ma soprattutto una ri-scoperta della vocazione del sito. Attraverso la danza, il teatro, il canto, la musica, la pittura, la videoarte e la performance art, i giovani artisti - Ilaria Tucci, Sabrina Santoro, Salvatore Camerlingo, Maria Lucarelli, Aurora Sanarico, Francesco Rusciano, Giada Barbaro, Antonio Incoronato, Onorato Noris Lucarelli - avvicineranno il visitatore alla conoscenza del potenziale pedagogico delle arti perfomative e all’idea di una responsabilità condivisa della tutela del patrimonio culturale. La prima partenza del percorso è alle ore 19.00, poi una partenza ogni ora fino alle 22.00. Prenotazione obbligatoria (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.), indicare come oggetto: PRENOTAZIONE EVENTO RI-CONOSCENZA.
Info: Via Tito Angelini, 22 - 80129 Napoli | +39 081 2294449 | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Certosa e Museo di San Martino
IMMAGINI, MEMORIE… E MUSICA. Percorso storico-artistico musicalizzato
Sabato 26 settembre 2020, ore 19.30
ll Museo di San Martino è il Museo della città di Napoli: la sezione Immagini e memorie racconta, attraverso le immagini, la storia e la civiltà delle arti a Napoli dal Quattrocento all’Ottocento. È possibile ripercorrere le vicende di Napoli e del Regno, dall’epoca aragonese al periodo vicereale, gli eventi del Seicento dall’eruzione del Vesuvio alla rivolta di Masaniello nei dipinti di Micco Spadaro, fino al Regno borbonico e all’Ottocento. Il Servizio educativo propone un “doppio” racconto della storia della città: alla visita guidata della sezione Immagini e Memorie seguirà un racconto “in musica” eseguito dal gruppo di musica antica e popolare Hyes Attis. Villanelle, tarantelle e arie popolaresche accompagneranno il visitatore alla scoperta dei cambiamenti storici e sociali della città in un viaggio attraverso i secoli. L’evento è realizzato con il sostegno dell’associazione Amici di Capodimonte. Prenotazione obbligatoria (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.).
Info: Largo San Martino 5, Napoli | +39 081 2294503 | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Museo Duca di Martina in Villa Floridiana
Ritorniamo al Museo Duca di Martina
Sabato 26 settembre 2020, ore 19.00-22.00 | Domenica 27 settembre 2020, ore 9.00-13.00
In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio, apertura straordinaria del Museo Duca di Martina nel weekend del 26 e 27 settembre 2020. Sabato 26, dalle ore 19.00 alle 22.00, e domenica 27, dalle 9.00 alle 13.00, sarà possibile visitare le collezioni del Museo, che conserva dal 1931 una delle maggiori collezioni italiane di arti decorative. Oltre seimila opere di manifattura occidentale ed orientale, databili dal XII al XIX secolo, il cui nucleo più cospicuo è costituito dalle ceramiche. La raccolta, che dà il nome al museo, è stata costituita nella seconda metà dell’Ottocento da Placido de Sangro, duca di Martina, e donata dai suoi eredi nel 1911 alla città di Napoli.
Info: Via Aniello Falcone 171 - Via Domenico Cimarosa 77, Napoli | +39 081 5788418 | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Palazzo Reale
“Almost Home” di Ryan Mendoza
Sabato 26 settembre 2020, ore 20.00-23.00
Sabato 26 settembre apertura straordinaria a Palazzo reale di Napoli dove, dalle 20.00 alle 23.00 (ultimo ingresso alle 22.00) sarà possibile visitare il palazzo e la mostra “Almost Home” dell’artista statunitense Ryan Mendoza. Promossa dalla Fondazione Morra Greco in collaborazione con la Direzione regionale Musei Campania, finanziata dalla Regione Campania, l’allestimento ruota intorno alla casa di Rosa Parks, esposta nel Cortile d’Onore, attivista dei diritti degli afroamericani che, insieme a Martin Luther King, è diventata un’icona della lotta per l’integrazione degli americani di colore. La mostra si inserisce nell'ambito del più ampio progetto “Global Forum for Education and Integration” dedicato all’educazione ed alla integrazione sociale che si svolgerà nel periodo 2020-2021 con l’obiettivo di costruire un forum permanente nella città di Napoli sull’educazione e l'integrazione e promuovere in Campania un laboratorio di sperimentazione delle politiche internazionali dei prossimi anni. La mostra sarà visitabile fino al 6 gennaio 2021.
Info: Piazza del Plebiscito 1, Napoli | +39 081 5808255 | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Museo Pignatelli
A passeggio nelle stanze della Principessa
Sabato 26 settembre 2020, ore 20.30
Una visita guidata speciale sabato 26 settembre alle 20.30, alla scoperta degli appartamenti storici abitati dalla Principessa Rosina Pignatelli. Nel 1952, con il desiderio di perpetuare il ricordo della sua famiglia e del marito Diego, la Principessa lasciò la Villa allo Stato, purché “nessun oggetto potesse essere distratto a far parte di altre collezioni”. I visitatori potranno ammirare la Sala da ballo, la Veranda neoclassica e i salotti della Principessa - verde, azzurro, rosso e stile impero - accompagnati dalle note musicali di un violino, che farà rivivere le antiche atmosfere della Villa. Max 20 partecipanti fino a esaurimento posti.
Info: Riviera di Chiaia 200, Napoli |+39 081 7612356 | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Parco e Tomba di Virgilio
Verso la Crypta, dentro Neapolis
Domenica 27 settembre 2020, ore 9.30-10.30
In occasione delle Giornate europee del patrimonio, domenica 27 settembre alle 9.30 al Parco e Tomba di Virgilio una speciale visita guidata alla scoperta della Crypta Neapolitana, in collaborazione con l’Associazione Cocceius.
La galleria fu costruita in età augustea dal liberto Lucius Cocceius Auctus, architetto di Agrippa, per collegare Napoli ai Campi Flegrei. Menzionato nella Tabula Peutingeriana, una carta con itinerari stradali di epoca tardo-imperiale, e ricordato da Strabone, Seneca, Petronio ed Eusebio, il cunicolo risulta scavato interamente nel tufo per una lunghezza di m705, una larghezza originaria di m 4,50 ed un’altezza di circa m 5,00, rischiarata e ventilata da due pozzi di luce obliqui. Max 30 partecipanti fino a esaurimento posti.
Info: Salita della Grotta 20, Napoli | +39 081 669390 | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Museo Pignatelli
“Pignatelli e l’antico” e “Pignatelli e il Paesaggio”. Visite guidate
Domenica 27 settembre 2020, ore 10.30 e 11.30
Domenica 27 settembre 2020 due visite guidate tematiche a Villa Pignatelli, per scoprire il prezioso patrimonio del museo e del suo parco.
Alle 10.00 "Pignatelli e l’antico" sarà incentrata sul rapporto tra l’architettura di Villa Pignatelli e l’ambiente neoclassico a Napoli agli inizi del XIX secolo. Saranno illustrate le soluzioni eccentriche e originali ideate ed elaborate da Pietro Valente, ideatore del progetto, lontano dalla pacata armonia classica e dal rigore accademico della Napoli neoclassica e degli architetti a lui contemporanei. Un approfondimento riguarderà anche la decorazione degli interni realizzati da Guglielmo Bechi e gli arredi originali.
Alle 11.30, "Pignatelli e il Paesaggio" sarà dedicata alla scoperta del giardino all’inglese della Villa, dove si potranno osservare le rare specie arboree e botaniche piantate per la gran parte, a metà Ottocento, dalla principessa Rosina e da suo marito Diego. Nel corso della visita si metterà in luce la relazione inconsueta tra la struttura architettonica e il giardino circostante, che rende Villa Pignatelli un esempio unico all’interno del contesto urbanistico napoletano. Max 20 partecipanti fino a esaurimento posti.
Info: Riviera di Chiaia 200, Napoli |+39 081 7612356 | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Certosa e Museo di San Martino
Suoni in Certosa! Gli antichi e i moderni
Domenica 27 settembre 2020, ore 11.00
Terzo ed ultimo concerto della rassegna “Suoni in Certosa! Gli antichi e i moderni”, progetto nato dalla collaborazione tra la Direzione regionale Musei Campania, la Certosa e Museo di San Martino e l’associazione Dissonanzen.
La rassegna è stata ideata per gli spazi pregni di arte e di echi della storia del complesso storico della Certosa e Museo di San Martino, che domina sulla città di Napoli, osservandone da secoli in silenzio i mutamenti, lenti ma costanti. Il concerto di domenica 27 settembre si svolgerà nel Chiostro Grande e vede il quintetto a fiato formato da Tommaso Rossi, Fabio D’Onofrio, Francesco Filisdeo, Giovanbattista Cutolo, Giacomo Lapegna, eseguire musiche che spaziano dal Rinascimento al XX secolo; il tema è la civiltà di corte, con le sue movenze di danza, i ritmi della socialità, cui allude la elegante suite La Chemineé du Roi Renè ispirata alla vita della corte di René d’Anjou, duca d’Angiò e conte di Provenza e per un brevissimo periodo anche re di Napoli. Prenotazione obbligatoria (www.eventbrite.it).
Info: Largo San Martino 5, Napoli | +39 081 2294503 | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Certosa di San Giacomo
Viaggio nell’arte
Sabato 26 settembre 2020, ore 18.00-21.00
In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio la Certosa di San Giacomo propone un percorso didattico multidisciplinare tra pittura, musica e architettura in collaborazione con l’associazione culturale Ápeiron e Kaos Music Lab. Gli allievi di Kaos Music Lab seguiranno un laboratorio di approfondimento sulle opere legate al mondo musicale e conservate nel museo della Certosa di San Giacomo. Al termine del laboratorio, i ragazzi diventeranno i protagonisti dell’iniziativa: saranno loro ad accogliere i visitatori nel Chiostro piccolo, eseguendo brani musicali insieme ad alcuni artisti di strada del Teatro dell'Onirico. Viaggio nell’arte è un’occasione per avvicinare i giovani al patrimonio storico-artistico, e creare un momento di partecipazione e condivisione tra esperti e pubblico.
Info: Via Certosa, Capri | +39 081 8376218 | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Villa Jovis
Apertura serale di Villa Jovis
Sabato 26 settembre 2020, ore 19.00-22.00
Sabato 26 settembre dalle 19.00 alle 22.00, in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio, il parco archeologico di Villa Jovis sarà eccezionalmente aperto di sera. Nel luogo dove sorgeva il palazzo di Tiberio, a picco sul mare e in posizione appartata sulla vetta del Monte Tiberio, che proprio da lui prende il nome, sarà possibile accedere al piazzale d’ingresso per godere di una vista panoramica sul golfo di Napoli, la Penisola sorrentina, fino al golfo di Salerno, con affaccio sul celebre “Salto di Tiberio”, dal quale, secondo la leggenda, l’imperatore faceva gettare nemici, schiavi, amanti o condannati a morte.
Info: Via Tiberio, Capri | +39 081 8370381 | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Museo storico archeologico di Nola
I Gigli di pietra
Sabato 26 settembre 2020, ore 18.00-22.00 | Domenica 27 settembre, ore 11.00-12.30 e 17.00-22.00
In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio il Museo storico archeologico di Nola propone tre giorni di eventi e manifestazioni - dal 25 al 27 settembre - che si concluderanno con la mostra “I Gigli di pietra”. Domenica 27 settembre 2020, dalle 11.00 alle 12.30 e dalle 17.00 alle 22.00, sarà possibile visitare la mostra, dove saranno esposti i documenti storici legati alla tradizionale Festa dei Gigli che è stata riconosciuta nel 2013 patrimonio immateriale dell’umanità dall’Unesco. La manifestazione è organizzata in collaborazione con l’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli, la Fondazione Festa dei Gigli, l’associazione Contea Nolana, nell’ambito del Progetto S.A.VAG.E. Salvaguardia e Valorizzazione dell’Autenticità nella Gestione dei Gigli di Nola.
Info: Via Senatore Cocozza 2, Nola | +39 081 5127184 | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Museo archeologico della penisola sorrentina Georges Vallet
Alla scoperta della penisola sorrentina
Sabato 26 settembre 2020, ore 19.30 | Domenica 27 settembre 2020, ore 10.30
In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio, il Museo archeologico Georges Vallet, sabato 26 settembre alle 19.30 e domenica 27 alle 10.30, organizza due visite guidate alla scoperta della penisola sorrentina. Un percorso che, attraverso i reperti archeologici, le installazioni multimediali e i percorsi tematici allestiti all’interno della splendida cornice di Villa Fondi, condurrà i visitatori in un viaggio nel tempo, dalle prime fasi di occupazione del territorio durante la preistoria, all’età romana, quando, dalla fine dell’età repubblicana e soprattutto nel primo secolo dell’Impero, personaggi di spicco dell’aristocrazia scelsero questi luoghi per costruire lussuose ville marittime. Sarà possibile visitare, inoltre, la mostra “Doni per l’eternità”, che racconta la storia e le scoperte dell’archeologia attraverso importanti reperti, esposti per la prima volta e provenienti dalle campagne di scavo condotte in località Trinità, che confermano la continuità di occupazione del territorio dal periodo eneolitico (III millennio a.C.) all’età romana, e “Surrentum_vacanze da imperatori”, che espone la seconda parte dello splendido ninfeo a mosaico del museo, ritrovato in una delle ville romane sul mare, con una ricostruzione digitale che ne fa immaginare l’intera bellezza.
Info: Via Ripa di Cassano, Piano di Sorrento | +39 081 8087078 | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.


CASERTA

Museo archeologico dell’antica Allifae
Dalle fortificazioni sannitiche del Monte Cila all’acquedotto romano
Sabato 26 settembre 2020, ore 16.00-21.00 | domenica 27 settembre 2020, ore 10.00-13.00
Sabato 26, dalle 16.00 alle 21.00, e domenica 27 settembre 2020, dalle 10.00 alle 13.00, il Museo archeologico dell’antica Allifae propone un percorso di visite guidate itineranti alla scoperta di Alife. Partenza dalle mura megalitiche sannitiche del Monte Cila fino all’acquedotto romano, con tappa finale al museo per una visita alle sale espositive. L’iniziativa, ideata per promuovere la conoscenza del territorio nelle Giornate Europee del Patrimonio, è organizzata in collaborazione con l’associazione culturale Cuore Sannita di Piedimonte Matese ed è una preziosa occasione per conoscere uno dei luoghi più affascinanti della Campania antica.
Info: Piazza XIX Ottobre, Alife | +39 0823 787005 | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Anfiteatro campano
Il risveglio dell’arte
Sabato 26 settembre 2020, ore 17.00
Sabato 26 settembre 2020 alle 17.00 nell’area dell’Anfiteatro campano sarà visitabile la mostra estemporanea “Il risveglio dell’arte”, a cura di Ferdinando Sorrentino, organizzata dall’associazione culturale Mitreo Film Festival in collaborazione con l'associazione “Non me ne vado” per i 20 anni dell'omonimo festival. La mostra sarà accompagnata da una performance artistica e da un contest, in cui trenta artisti, interagendo con il luogo e gli spettatori, cattureranno nelle loro creazioni la bellezza del mondo circostante attraverso la pittura e la scultura, per immortalare, dopo l’isolamento costretto, il risveglio dell’arte. A conclusione dell’evento avrà luogo la premiazione da parte di una giuria composta da galleristi, direttori museali, critici e maestri, che decreterà i tre finalisti ai quali verrà assegnato un premio e, all'artista esordiente più giovane, sarà consegnata la targa premio di Artzone e MitreoFilmFestival. In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio, il sito dell’Anfiteatro campano resterà aperto fino alle 22.00.
Info: Piazza I Ottobre 1860, Santa Maria Capua Vetere (CE) | +39 0823 844206 | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Museo archeologico di Teanum Sidicinum
Insieme ai Sidicini
Sabato 26 settembre 2020, ore 19.00-22.00 | Domenica 27 settembre 2020, ore 10.00-13.00
Sabato 26 settembre 2020 il Museo archeologico di Teanum Sidicinum, in collaborazione con l’associazione Amici dei Musei di Teano, celebrerà le Giornate Europee del Patrimonio con un’apertura serale straordinaria, dalle 19.00 alle 22.00, accompagnata da visite guidate alla scoperta delle collezioni del museo, previste anche nella mattina di domenica 27, dalle 10.00 alle 13.00. Attraverso un percorso tra le suggestive sale del Loggione gotico, saranno raccontate le vicende dei Sidicini, un antico popolo italico di stirpe osca, che abitava il territorio collinare alle falde del vulcano Roccamonfina, nell’area compresa tra le attuali regioni della Campania settentrionale e del Lazio meridionale, e che tante testimonianze hanno lasciato.
Info: Via Nicola Gigli 23, Teano |+39 0823 657302 | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Museo archeologico dell’Agro atellano
ArcheoVisite: conoscere, educare, amare
Sabato 26 settembre 2020, ore 20.30 | Domenica 27 settembre 2020, ore 11.00
Doppio appuntamento al Museo archeologico dell’Agro atellano che, in collaborazione con l’associazione Archeoclub Atella ‘Arturo Fratta’, organizza due visite guidate alla scoperta delle collezioni del museo, la prima sabato 26 settembre alle 20.30, la seconda domenica 27 settembre alle 11.00. Molti dei reperti esposti sono stati rinvenuti negli scavi avviati dalle autorità competenti su segnalazione dei giovani soci dell’Archeoclub, preziose sentinelle del territorio che, con grande sensibilità, si fanno portatori insieme al museo di “storie di conoscenza”, con l’obiettivo di educare il territorio a conoscere se stesso, a proteggerlo, ad amarlo e a trasmetterlo alle generazioni future. In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio il Museo archeologico dell’Agro atellano sabato 26 settembre resterà aperto fino alle 22.30. Per l’ingresso al museo è previsto un max 10 persone per piano espositivo (per un totale di 20 persone nel museo); per le visite guidate è consigliata la prenotazione nel caso di gruppi superiori a 10 persone.
Info: Via Roma 5, Succivo | +39 081 5012701 | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Museo archeologico di Calatia
Una sera al Museo di Calatia...
Sabato 26 settembre 2020, ore 20.00-23.00
Sabato 26 settembre 2020 il Museo archeologico di Calatia celebrerà le Giornate Europee del Patrimonio con un’apertura serale straordinaria. Dalle 20.00 alle 23.00 i visitatori, nella splendida cornice del Casino dei duchi Carafa, potranno ammirare le collezioni del museo, che raccontano la storia del territorio attraverso i reperti provenienti dalle necropoli di Calatia e dall’area urbana, e l’edificio storico recuperato nella sua volumetria e nel suo prezioso apparato decorativo.
Info: Via Caudina 353, Maddaloni | +39 0823 200065 | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. | www.museoarcheologicocalatia.beniculturali.it

Anfiteatro campano
La Capua antica e la Capua nuova
Domenica 27 settembre 2020, ore 10.00
All’insegna dello slogan “Imparare per la vita”, domenica 27 settembre 2020 dalle ore 10.00 l’Anfiteatro campano diventerà lo spazio di un percorso educativo di eredità narrate e raccolte in un gioco che coinvolge il patrimonio condiviso di due città storiche, la Capua Antica e la Capua Nova. L’anfiteatro campano, simbolo e fulcro della città di Santa Maria Capua Vetere, è legato in maniera significativa alla nuova Capua, che conserva negli spazi cittadini e nel suo museo tanto della città antica. Alcune delle chiavi d’arco che ornavano il portico esterno dell’Anfiteatro sono oggi visibili sulle facciate di edifici di Capua e nel Museo Campano, insieme all’iscrizione dedicatoria del monumento. Così come la città romana di Santa Maria Capua Vetere viene trasferita a Capua, a partire dall’incursione saracena dell’841 d.C., arricchendo la città nuova che si veste delle sue origini, così i “nonni” saggi dell’Archeoclub trasferiranno frammenti della loro conoscenza ai nipoti, in uno scambio di saperi che fonde le generazioni in una ‘comunità educante’. L’iniziativa è organizzata in collaborazione con il Comune di Santa Maria Capua Vetere, il Comune di Capua, il Museo provinciale campano di Capua e con l’Archeoclub - Sezione di S.M.C.V.
Inoltre, per l’occasione, il Comune di Santa Maria Capua Vetere organizzerà un percorso di visita nella città, che farà tappa al Museo archeologico dell’antica Capua (Via Roberto d’Angiò, 48) e, da lì, all'Anfiteatro campano, dove si potrà partecipare alle iniziative programmate per le Giornate Europee del Patrimonio 2020.
Info: Piazza I Ottobre 1860, Santa Maria Capua Vetere (CE) | +39 0823 844206 | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Anfiteatro campano
Progetto Cur’Arti: visite guidate e presentazione
Domenica 27 settembre 2020, ore 10.00
Domenica 27 settembre 2020 alle 10.00, nell’ambito del progetto Cur’Arti, verrà organizzata nell’Anfiteatro campano e nel Museo dei Gladiatori una visita guidata alla scoperta dei rilievi marmorei che decoravano la cavea dell’anfiteatro e delle armature in bronzo indossate dai gladiatori, le cui copie sono esposte all’interno dello stesso museo. Seguirà la presentazione del progetto Cur’Arti, ideato da Francesca Barrella con la collaborazione di prestigiose strutture ospedaliere partenopee, prima rete in Italia tra Aziende ospedaliere ed Istituti e luoghi di cultura finalizzata all'applicazione dell'arteterapia e di progetti di inclusione sociale ed accessibilità all'arte. Sarà presentata in anteprima la collezione di opere donate al progetto da artisti di rilievo internazionale - Zerha Dogan, Pierre-Yves Le Duc, Emanuela Ughi, Domenico Sepe, Maurizio Ponticello, Veronica Della Porta, Eugenio Bennato, Scuola Comix - al primo Museo-Ambulatorio d'Italia.
Info: Piazza I Ottobre 1860, Santa Maria Capua Vetere (CE) | +39 0823 844206 | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Museo archeologico di Calatia
Beethoven e il suo maestro
Domenica 27 settembre 2020, ore 17.30
Domenica 27 settembre 2020 alle 17.30 il Museo archeologico di Calatia, in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio, propone un concerto organizzato con Asso Artigiani Imprese Caserta e CasArtigiani Caserta per celebrare il 250° anniversario della nascita di Ludwig Van Beethoven. L’omaggio al grande compositore è anche l’occasione per conoscere l’opera del musicista Andrea Luchesi, Kappelmaister a Bonn e maestro di Beethoven. L’evento musicale, con ingresso fino ad esaurimento posti, sarà preceduto dalla presentazione dell’edizione critica dell’opera musicale di Andrea Luchesi, a cura del M° Ernesto Sparago.
Info: Via Caudina 353, Maddaloni | +39 0823 200065 | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. | www.museoarcheologicocalatia.beniculturali.it


SALERNO

Museo archeologico di Pontecagnano
Archeologia partecipata: il restauro della tomba ‘della donna con l’ombrellino’
Sabato 26 settembre 2020, ore 9.30-13.30
Il Museo archeologico di Pontecagnano propone un incontro di “archeologia partecipata” per sottolineare l’importanza del coinvolgimento della comunità nel recupero e nella valorizzazione del patrimonio culturale. Sabato 26 settembre 2020 alle 9.30 sarà presentato il restauro della tomba ‘della donna con l’ombrellino’, con la partecipazione di tutti coloro che hanno reso possibile il progetto. Il progetto nasce nel 2017 dal rinvenimento a Pontecagnano di un’importante tomba dipinta, databile al III secolo a.C., e ha visto un ampio coinvolgimento di Enti, associazioni e cittadini. La collaborazione tra Soprintendenza ABAP di Salerno e la Direzione regionale Musei Campania ha consentito che, subito dopo lo scavo, la tomba venisse trasportata e rimontata al Museo di Pontecagnano. Grazie a finanziamenti, poi, acquisiti dalla Soprintendenza tramite la piattaforma Art bonus, è stato possibile effettuare il restauro delle pitture, con la partecipazione attiva degli allievi della Scuola di Specializzazione in Archeologia dell’Università di Salerno.
Info: Via Lucania, Pontecagnano Faiano | +39 089 848181 | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Museo archeologico di Eboli e della Media Valle del Sele
Lavori in corsa: dal deposito alla vetrina
Sabato 26 settembre 2020, ore 18.00-21.00 | Domenica 27 settembre 2020, ore 9.00-13.00
Nell’ambito delle Giornate Europee del Patrimonio, sabato 26 e domenica 27 settembre 2020 il Museo archeologico nazionale di Eboli e della Media Valle del Sele propone un’apertura straordinaria durante il fine settimana. Nella serata di sabato 26, dalle 18.00 alle 21.00, e nella giornata di domenica 27, dalle 9.00 alle 13.00, sarà possibile visitare il museo con un percorso di visita insolito, alla scoperta di reperti solitamente conservati nei depositi, frutto degli scavi più recenti. I visitatori e tutta la comunità locale potranno, così, conoscere le ultime scoperte emerse nel territorio ebolitano, nella cornice delle nuove attività di gestione, valorizzazione e fruizione del museo, avviate con la riapertura del museo. Per l’ingresso al museo è previsto un max 15 persone per piano espositivo (per un totale di 30 persone nel museo). È consigliata la prenotazione nel caso di gruppi superiori a 10 persone.
Info: Piazza San Francesco 1 (Convento San Francesco), Eboli | +39 0828 332684 | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Museo archeologico della Valle del Sarno
Patrimonio ed educazione. Conoscere per capire
Sabato 26 settembre, ore 19.00-22.00 | domenica 27 settembre 2020, ore 9.00-13.00
Ispirata al tema delle Giornate Europee del Patrimonio, “Imparare per la vita”, la mostra “Patrimonio ed educazione. Conoscere per capire” sarà inaugurata sabato 26 settembre 2020 al Museo archeologico della Valle del Sarno. L’allestimento racconta attraverso i reperti della cultura materiale - alcuni dei quali solitamente conservati nei depositi ed eccezionalmente esposti per l’occasione - l’evoluzione delle tecnologie utilizzate dall’uomo e il miglioramento della sua condizione economica e sociale nel corso dei secoli. In occasione dell’apertura straordinaria, sabato 26 dalle 19.00 alle 22.00 saranno organizzate visite guidate contingentate alla mostra e alle collezioni, a cura del personale del Museo, previste anche domenica 27 dalle 9.00 alle 13.00.
Info: Via Cavour 7 (Palazzo Capua), Sarno | +39 081 941451 | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Museo archeologico di Pontecagnano
Musée éclaté – Museo senza limiti: programmi e attività della II edizione
Sabato 26 settembre 2020, ore 19.30-22.30
Il progetto “Musée éclaté - Museo senza limiti”, finanziato dalla Regione Campania al Comune di Pontecagnano Faiano nell’ambito dei POC 2014-2020, anche quest’anno ha come partner principale la Direzione regionale Musei Campania con il Museo archeologico di Pontecagnano, con l’obiettivo di rafforzare il legame tra la città, luogo di rinvenimento di eccezionali testimonianze archeologiche, e il Museo che le conserva, le valorizza e le promuove. In occasione dell’apertura straordinaria serale del museo, sabato 26 settembre 2020 alle 19.30, saranno presentati al pubblico i risultati della I edizione e il programma di quest’anno che, dopo lo stop determinato dall’emergenza sanitaria, è ripartito con le prime attività. Oltre ai laboratori didattici “Percorsi tra la città e il MAP”, saranno realizzate nuove installazioni ispirate ai ritrovamenti archeologici di alcuni luoghi della città, opera di artisti selezionati attraverso un bando già pubblicato dal Comune di Pontecagnano Faiano. La serata si concluderà con un intrattenimento musicale.
Info: Via Lucania, Pontecagnano Faiano | +39 089 848181 | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Certosa di San Lorenzo
Salvador Dalì: una performance per l’arte contemporanea
Sabato 26 settembre, ore 19.30-22.30
Sabato 26 settembre 2020, dalle 19.30 alle 22.30 apertura straordinaria alla Certosa di San Lorenzo a Padula, dove, dopo un attento restauro a cura della Direzione regionale Musei Campania, le celle dei monaci nel Chiostro Grande saranno aperte contemporaneamente per una visita speciale al percorso di arte contemporanea del progetto “Le opere e i giorni” di Achille Bonito Oliva (2002-2004). Ad introdurre il percorso, una performance dal titolo “Salvador Dalì. Yo soy un genio!”, un viaggio nella vita del celebre artista spagnolo attraverso i suoi diari e le sue lettere: dal racconto dei suoi anni giovanili a Figueras agli incontri a Parigi con Mirò e Freud, dall'apprendistato all'Accademia di Madrid alle esperienze cinematografiche con Bunuel, e poi il suo dandismo sfrenato, il cibo, il Parsifal, le lettere senza risposta con Picasso e quelle cariche di ammirazione per Garcia Lorca, gli orrori della guerra, la Spagna, il grande amore della vita, Gala. Faranno da contrappunto brani classici per chitarra di Villa Lobos, Torroba, Zequinha de Abreu, Tarrega, nonchè incursioni di standard jazz come Blue moon e All of me. Il reading teatrale è una produzione SOBREMESA, a cura di Andrea Avagliano, con Andrea Avagliano, Francesco Casaburi, Enrico Santoro, chitarre Vito Palazzo, scene Pio Manzo.
Info: Viale Certosa 1, Padula | +39 0975 77745 | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Museo archeologico di Eboli e della Media Valle del Sele
Reti archeologiche
Domenica 27 settembre 2020, ore 9.00-13.00
Domenica 27 settembre 2020 dalle 9.00 alle 13.00, nell’ambito delle aperture straordinarie per le Giornate Europee del Patrimonio, il Museo archeologico di Eboli e della Media Valle del Sele propone ai suoi visitatori una passeggiata tra le emergenze archeologiche della città e il museo, custode dei reperti recuperati in questi contesti. L’iniziativa è organizzata in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Salerno e Avellino, il Comune di Eboli e Antiche Fornaci srl, per promuovere la conoscenza del territorio in un’ottica di rete e collaborazione tra le diverse realtà culturali che vi operano.
Per l’ingresso al museo è previsto un max 15 persone per piano espositivo (per un totale di 30 persone nel museo). È consigliata la prenotazione nel caso di gruppi superiori a 10 persone.
Info: Piazza San Francesco 1 (Convento San Francesco), Eboli | +39 0828 332684 | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Museo archeologico di Pontecagnano
Laboratori di Musée éclaté – Percorsi tra la città e il MAP
Domenica 27 settembre 2020, ore 9.30-13.30
Nell’ambito del progetto “Musée éclaté - Museo senza limiti”, condotto in partenariato con il Comune di Pontecagnano Faiano e finalizzato a collegare più strettamente il Museo con i luoghi archeologici della città, domenica 27 settembre 2020, dalle 9.30 alle 13.30, il Museo archeologico di Pontecagnano propone un laboratorio di creazione per bambini. Ispirato agli oggetti provenienti da una singolare sepoltura rinvenuta a Pontecagnano, in Via Dante, appartenente ad una coppia di guerrieri di elevato rango sociale dell’VIII secolo a.C., il laboratorio è rivolto a bambini e ragazzi di età compresa tra i 6 e i 13 anni.
Info: Via Lucania, Pontecagnano Faiano | +39 089 848181 | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Certosa di San Lorenzo
Itinerari green in Certosa
Domenica 27 settembre 2020, ore 10.00-14.00
Domenica 27 settembre 2020, dalle 10.00 alle 14.00 alla Certosa di San Lorenzo a Padula sarà protagonista il verde, per una domenica green all’insegna dell’arte contemporanea e non solo. Attraverso un percorso pensato per la riapertura dopo il lockdown, i visitatori potranno passeggiare negli spazi verdi degli orti, dei giardini e del parco tra le installazioni di arte contemporanea, tra cui “Altum Silentium” di Maria Dompè (2017), realizzata nella Corte dei Granai per la mostra “Il Cammino delle Certose”, e le opere realizzate nell’ambito del progetto “Fresco Bosco” (2006-2008). Sarà possibile, inoltre, visitare le cantine della Certosa con il recente allestimento del percorso "Dalle vigne certosine al torchio maestoso", realizzato in collaborazione con l'associazione Certosa Estesa, per approfondire con il supporto di strumenti multimediali ed innovativi una delle attività produttive dei monaci certosini, la lavorazione del vino, dalla raccolta nelle vigne alla spremitura effettuata anticamente con l’utilizzo del maestoso torchio certosino.
Info: Viale Certosa 1, Padula | +39 0975 77745 | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.


BENEVENTO

Museo archeologico del Sannio caudino
Pentagramma rosa. Una storia della musica al femminile
Sabato 26 settembre 2020, ore 20.00
In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio, sabato 26 settembre alle ore 20.00 al Museo archeologico del Sannio caudino si svolgerà Pentagramma Rosa. Una storia della musica al femminile. Sarà possibile ascoltare nel simbolico salotto di Assteas, il pittore autore del famoso vaso conservato al Museo, brani musicali rari eseguiti da Alessandra Rigliari - violino, Tatiana Sapeshko - pianoforte, Teresa Sparaco - soprano.
L’iniziativa, ideata dal maestro Florindo Di Monaco, è in collaborazione con la Direzione regionale Musei Campania e l’Assessorato alla cultura del Comune di Montesarchio. Prenotazione obbligatoria (+39 389663033).
Info: Via Castello, Montesarchio | +39 0824 834570 | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Teatro romano di Benevento
Gli incantesimi della mitologia: dal divino al terreno
Sabato 26 settembre 2020, ore 20.30
In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio apertura straordinaria serale al Teatro romano di Benevento, dove si svolgerà la performance di danza in collaborazione con Carmen Castiello. I Greci ritenevano che tutte le arti fossero basilari per la vita umana e nella loro visione le rappresentavano attraverso le nove Muse, che accompagnavano nelle sue espressioni Apollo, dio della bellezza e dell’armonia. Figlie di Zeus e Mnemosine (la dea della memoria), le Muse simboleggiavano gli strumenti della conoscenza e ispiravano ogni manifestazione del pensiero, dell’arte e della scienza. La Musa della danza era Tersicore e, come indica il nome stesso (dal verbo térpeo = dilettare e dal sostantivo choreìa = danza), significa “dilettare con la danza”. Questa Musa in pitture e bassorilievi è stata spesso rappresentata nell’atto del danzare o di suonare la lira, strumento di lirica corale. La partecipazione all’evento è con il biglietto del Museo.
Info: Piazza Caio Ponzio Telesino, Benevento | +39 0824 47213 | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Teatro romano di Benevento
Le donne al Parlamento
Domenica 27 settembre 2020, ore 10.00 e 20.30
In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio doppio appuntamento al Teatro romano di Benevento: domenica 27 settembre alle ore 10.00 e alle 20.30 si potrà assistere alla rappresentazione Le donne al Parlamento, la commedia di Aristofane andata in scena per la prima volta ad Atene, alle Lenee del 392 o 391 a.C. Racconta la vicenda di un gruppo di donne, con a capo Prassagora, che decidono di tentare di convincere gli uomini a dar loro il controllo di Atene, perché in grado di governare meglio di loro, che stanno invece portando la città alla rovina. Gli artisti del Balletto di Benevento di Carmen Castiello metteranno in scena la vicenda alternando interventi recitati con interventi coreutici, in una commistione di arte e movimento che proietterà il pubblico in una storia senza tempo quanto mai attuale e controcorrente. La partecipazione all’evento è con il biglietto del Museo.
Info: Piazza Caio Ponzio Telesino, Benevento | +39 0824 47213 | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Museo archeologico del Sannio caudino
Da Rosso Immaginario a Rosso Reale. Tra vini e miti
Domenica 27 settembre 2020, ore 11.00
Un appuntamento speciale tra archeologia e tradizione enologica del territorio caudino! L’iniziativa rientra nella rassegna “Da Rosso Immaginario a Rosso Reale. Tra vini e miti”, organizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Montesarchio e dalla Direzione regionale Musei Campania con il Museo archeologico del Sannio caudino, in collaborazione con l’Ente Parco regionale del Taburno Camposauro e l’associazione L’Enoteca. La sala del museo sarà allestita con un salotto a tema ribattezzato “Il salotto di Assteas” e un esperto racconterà un particolare aspetto culturale del mondo antico incentrato sulle collezioni del museo e legato alla cultura quotidiana del simposio e al consumo di vino. Sarà illustrato, inoltre, un particolare tipo di vino rosso prodotto localmente e alla fine dell’incontro sarà offerta una degustazione di vini del territorio.
Info: Via Castello, Montesarchio | +39 0824 834570 | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.


AVELLINO

Museo del Palazzo della Dogana dei Grani
La Dogana di Atripalda e di Avellino: la Dogana nella Dogana
Sabato 26 settembre 2020, ore 19.00-22.00 | domenica 27 settembre 2020, ore 10.00-14.00
In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio, sabato 26 settembre 2020 dalle 19.00 alle 22.00 apertura straordinaria serale del Museo del Palazzo della Dogana dei Grani ad Atripalda, che sarà aperto eccezionalmente anche domenica 27 settembre dalle 10.00 alle 14.00. Saranno esposte per la prima volta le statue che decoravano la facciata della Dogana, recuperate dall’allora Soprintendenza di Salerno e Avellino dopo il devastante incendio del 1992 e conservate fino ad ora in deposito. Si potranno ammirare i busti dell'imperatore Adriano, di Pericle, dell'imperatore Augusto e dell'imperatore Antonino Pio, le statue di Afrodite, di Niobide, di Artemide e di un Efebo, realizzati tra il XVII e il XVIII secolo in marmo bianco di Carrara e in alabastro. La Dogana, posta all'incrocio di importanti vie di comunicazione tra la Puglia e Napoli, fu fatta ricostruire nel 1676 da Francesco Marino I Caracciolo, principe di Avellino, su progetto di Cosimo Fanzago che ne rafforzò il valore simbolico con l’inserimento della statuaria nella facciata dell’edificio. L’esposizione racconta la storia, ancora poco conosciuta, della Dogana di Atripalda e Avellino.
Info: Piazza Umberto I, Atripalda | +39 0825 626586 | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

PER ULTERIORI INFO:
www.beniculturali.it/gep2020
www.polomusealecampania.beniculturali.it

 

 

Certosa e Museo di San MartinoSabato 19 settembre 2020, ore 10.30 e 12.00

Sabato 19 settembre 2020, in occasione della festività di San Gennaro, santo patrono e ‘defensor civitatis’, sarà straordinariamente aperta al pubblico la cappella a lui intitolata, con visite a cura del Servizio Educativo alle ore 10.30 e 12.00. I visitatori potranno ammirare la meravigliosa decorazione della Cappella di San Gennaro, nel programma di splendore ornamentale richiesto dai certosini per la loro chiesa, e partecipare nel giorno del ricordo del suo martirio al racconto del ‘prodigioso evento’ dello scioglimento del sangue, del suo legame con la città e del suo ruolo di protettore dalla minaccia del Vesuvio, testimoniato in maniera esemplare dal superbo ciclo decorativo della cappella dedicata al santo patrono nella chiesa della Certosa. Si osserveranno il mistero e l’iconografia, si percorreranno le vie in cui si intrecciano storia e fede, superstizione e speranza, e si avrà modo di ricordare episodi e aneddoti, superando i confini del mito per scoprire le radici di una delle più fervide tradizioni popolari, attraverso i racconti folcloristici, le voci popolari, la genesi del culto, la devozione e la tradizione storico-artistica. Un viaggio tra il sacro ed il profano in una splendida cornice, raffinato esempio di barocco napoletano, in cui trovano espressione gli stucchi di Cosimo Fanzago, i maestri marmorari toscani, fedeli alla lezione di Dosio e di Conforto, e gli affreschi di Battistello Caracciolo completati nel corso del secolo successivo dalle sculture di Domenico Antonio Vaccaro.

Le visite si svolgeranno nel rispetto delle misure di sicurezza anti COVID per gruppi di massimo 10 persone fino a esaurimento posti, con appuntamento nel Cortile monumentale.

La partecipazione è con il biglietto di ingresso al museo:
Ordinario: € 6
ridotto dai 18 ai 25 anni: € 2
Gratuito fino a 18 anni
I biglietti sono acquistabili sia in sede, sia online al seguente link https://www.coopculture.it/ticket.cfm?office=Certosa+e+Museo+di+San+Martino&id=81

Certosa e Museo di San Martino - Martedì 22 settembre ore 17.00

Martedì 22 settembre 2020 ore 17.00, sulla terrazza del belvedere della Certosa e Museo di San Martino, sarà presentato il catalogo della mostra "Verso l'Aleph di Napoli. Un racconto battezza un luogo" , a cura di Anna Imponente.
Con un percorso di opere di artisti contemporanei in dialogo con i suggestivi ambienti della Certosa di San Martino, la mostra, esposta dal 21 dicembre 2019 al 9 marzo 2020, accompagnava verso la riscoperta di una pertinenza della Certosa nel giardino dei monaci, la loggetta di ricreazione nel recinto della clausura antica, oggi Caffehaus, rinominata "Aleph" nella rievocazione letteraria di Silvio Perrella, ispirata al romanzo di Jorge Luis Borges.

Nella narrazione L’Aleph di Napoli, parte della Trilogia dei giovani amanti di Città, è questo il “luogo alto e aperto, crocevia di spazi urbani, dove s’incontrano e si danno la mano il su e il giù della Città in virtù dell'amore tra due anime” in cui lo scrittore Silvio Perrella trasforma “il vortice buio e infero dove è possibile che s’incontrino i tempi di una vita” che era l’aleph di Borges.

Da questo incontro tra arte e letteratura traeva spunto l’esposizione a commento Verso “l’Aleph di Napoli” attraverso le opere di Giovanni Anselmo, Bizhan Bassiri, Claudio Palmieri, Sandro Sanna.

Il libro-catalogo, con testi di Anna Imponente, Italo Ferraro e Silvio Perrella, edito da "Il Filo di Partenope" nel progetto editoriale di Lina Marigliano e Alberto D’Angelo, è anch’esso un piccolo oggetto d’arte bibliografica.

Interverranno: Anna Imponente, curatrice della mostra, Silvio Perrella, giornalista e scrittore, Italo Ferraro, architetto, già Professore presso l’Università Federico II, Leonardo Di Mauro, Presidente dell'Ordine degli Architetti PPC di Napoli e Provincia, Antonio Tarasco, dirigente MIBACT Direzione Generale Musei. Sarà presente l’Assessore alla cultura e al turismo del Comune di Napoli Eleonora de Majo.

La mostra e il catalogo sono stati realizzati con il contributo della Direzione Generale Creatività Contemporanea, con il sostegno di SEDA International Group, dell'Associazione Amici di Capodimonte e dell'Associazione Amici della Certosa e Museo di San Martino.

INFORMAZIONI:
Largo San Martino, 5 - 80129 Napoli
+39 081 2294503 | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. |
Orario: giov.-mart. 8.30-17.00 | mercoledì chiuso
Biglietti: € 6,00 | ridotto € 2,00
www.polomusealecampania.beniculturali.it

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Ufficio di Riferimento:
Uff. Gare e Contratti
tel: 081.2294479
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Certosa e Museo di San Martino - domenica 13, 20, 27 settembre 2020 ore 11.30

Domenica 13 settembre 2020 alla Certosa e Museo di San Martino parte la rassegna musicale Suoni in Certosa! nata dalla collaborazione tra la Direzione regionale Musei Campania- la Certosa e Museo di San Martino e l’Associazione Dissonanzen.
La rassegna è stata ideata per gli spazi pregni di arte e di echi della storia del complesso storico della Certosa e Museo di San Martino, che domina sulla città di Napoli, osservandone da secoli in silenzio i mutamenti, lenti ma costanti.

Le partiture scelte si combinano con la particolare acustica che caratterizza gli ambienti della Certosa. Risonanze provenienti da epoche diverse, che stabiliscono connessioni, dialoghi, contrasti, così com’è nella vocazione ormai trentennale dell’Associazione napoletana che, in questa ripresa della programmazione, mette in contatto musiche antiche e moderne, autori del passato e voci della nostra recente contemporaneità, in tre concerti che uniscono metaforicamente Gli antichi e i moderni.

Il primo concerto si svolgerà nella Chiesa delle Donne, l’antico spazio sacro tardo Cinquecentesco al di fuori della Certosa, riservato alle sole donne che, secondo la regola del fondatore San Bruno, non potevano accedere al monastero di clausura. Il protagonista è Daniele Colombo, in un programma intitolato Contrasti, in cui la Partita n. 3 di Johann Sebastian Bach, un grande classico della letteratura per violino solo, si confronta con tre pezzi scritti da compositori fra i massimi viventi, contrastanti per stile e prospettive espressive: Ivan Fedele, Rodion Schcedrin, Jörg Widmann.

Il secondo concerto sarà nel Refettorio, l’ambiente in cui gli antichi monaci consumavano il pranzo festivo, durante il quale erano letti i testi sacri. La performance musicale sarà accompagnata dalla lettura di antichi testi, con musiche eseguite dall’Ensemble Barocco di Napoli, per l’occasione in una formazione costituita da soprano e quattro flauti dolci. Il programma spazia dai madrigali di Jean De Macque, autore fiammingo trasferitosi a Napoli e grande protagonista della scena musicale della capitale vicereale tra fine XVI e inizio XVII secolo, a Three, composizione per tre flauti, le cui ampie campate sonore, caratterizzate da lunghissime linee, alludono ad arcaiche e mistiche architetture del grande compositore americano John Cage.

Il terzo ed ultimo concerto si svolgerà nel Chiostro Grande dove il quintetto a fiato formato da Tommaso Rossi, Fabio D’Onofrio, Francesco Filisdeo, Giovanbattista Cutolo, Giacomo Lapegna, eseguirà musiche che spaziano dal Rinascimento al XX secolo; il tema è la civiltà di corte, con le sue movenze di danza, i ritmi della socialità, cui allude la elegante suite La Chemineé du Roi Renè ispirata alla vita della corte di René, che fu duca d’Angiò e conte di Provenza, e per un brevissimo periodo anche re di Napoli.

La partecipazione all’evento è con il biglietto del Museo.
Prenotazione obbligatoria (http://www.eventbrite.it/)


Programma

Domenica 13 settembre 2020 ore 11.30
Certosa di San Martino – Chiesa delle Donne
Contrasti
Daniele Colombo, violino
Musiche di Johann Sebastian Bach, Ivan Fedele, RodionSchcedrin, Jörg Widmann.

Domenica 20 settembre 2020 ore 11.30
Certosa di San Martino – Refettorio
Ester Facchini, soprano
Ensemble Barocco di Napoli
Tommaso Rossi, Domenico Passarelli, Giacomo Lapegna, Raffaele Di Donna, flauti dolci
Musiche di Jean De Macque, Giovanni Maria Trabaci, John Cage

Domenica 27 settembre 2020 ore 11.30
Certosa di San Martino – Chiostro Grande
Tommaso Rossi, flauto
Fabio D’Onofrio, oboe
Francesco Filisdeo, clarinetto
Giovanbattista Cutolo, corno
Giacomo Lapegna, fagotto
Musiche di Darius Milhaud, Claude Debussy, Heitor Villa Lobos, Pierluigi da Palestrina, Orlando Gibbons Paul Hindemith


Associazione Dissonanzen
Dissonanzen nasce nel 1993, su iniziativa di Marco Vitali e Massimo Bonfantini, per colmare una storica lacuna delle stagioni concertistiche napoletane, ovvero sviluppare un discorso di diffusione sui linguaggi musicali contemporanei. Inizialmente rivolatasi all’esperienza delle avanguardie storiche (realizzando in prima esecuzione napoletana fondamentali opere del secondo ‘900 come Le MarteausainsMaitre di Pierre Boulez e Autotono di Sylvano Bussotti), Dissonanzen ha cominciato a sviluppare un percorso di produzione di progetti inediti attraverso l’attività dell’Ensemble Dissonanzen, tenendo ben presenti due diverse direttrici: il repertorio scritto e l’improvvisazione.Presieduto dal 2000 ad oggi da Tommaso Rossi, e diretto da Claudio Lugo dal 2000 al 2006, Dissonanzen è oggi un collettivo artistico, coordinato dal pianista Ciro Longobardi, che opera nel campo del repertorio musicale contemporaneo, dell'improvvisazione, dell'elettronica, del teatro e della multimedialità, cercando continuamente relazioni, sconfinamenti, corto-circuiti tra le diverse musiche e le altre arti. Nel corso degli anni, all’interno dell’attività dell’Associazione, si è sviluppato sempre di più il lavoro dell’ENSEMBLE DISSONANZEN, un organico cameristico nato all’interno dell’attività di produzione musicale dell’Associazione. Dal 2002 l’Ensemble ha suonato per Fondazione Premio Napoli (Teatro Mercadante), Amici della Musica di Trapani e di Modena, Musica Insieme di Bologna, Natura Déi Teatri e Festival Traiettorie di Parma, Civita Festival, Festival Musica e Filosofia di Maratea, Festival Time Zones di Bari, Festival Internazionale di Ravello, Ravenna Festival, Giovine Orchestra Genovese, Signal Festival, Festival di Salisburgo, Cantiere Internazionale d’Arte di Montepulciano, Festival Est-Ovest di Torino collaborando con musicisti quali Michel Godard, Cristina Zavalloni, Enrico Baiano, Markus Stockhausen, Jim Pugliese, Stefano Scodanibbio, Alvin Curran, Marco Angius, Giorgio Battistelli, Marc Ribot, Adam Rudolph, Evan Parker, David Ryan, Gianni Trovalusci, Giancarlo Schiaffini. L’Ensemble Dissonanzen ha al suo attivo parecchie pubblicazioni discografiche per Mode Records di New York, Die Schachtel, Stradivarius, Itinera.


Info
Certosa e Museo di San Martino
Largo San Martino, 5 - 80129 Napoli
+39 081 2294502 | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Orario: 8.30-19.30, ultimo ingresso 18.30 | mercoledì chiuso
Biglietto: intero € 6,00, ridotto 18-25 anni € 2,00
Biglietto acquistabile online su www.coopculture.it oppure nei tre ticket point a Palazzo Reale, a Castel Sant’Elmo e alla Certosa e Museo di San Martino

Ufficio Promozione, Comunicazione e Stampa - Direzione regionale Musei Campania
Alessia Fuscone, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., +390812294478

Ufficio Stampa - Dissonanzen
Giusi Zippo, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., + 39 3396276954

Prenotazione eventi obbligatoria (http://www.eventbrite.it/)

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