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Capri, Certosa di San Giacomo; 10 settembre – 31 ottobre 2017  

Artisti contemporanei italiani e iraniani a Capri per la prima volta in mostra insieme  

INAUGURAZIONE Sabato 9 settembre, ore 19.00  

Quattordici artisti italiani e iraniani insieme nello straordinario convento a picco sui Faraglioni, presentano le loro opere in occasione della quarta edizione della rassegna Visioni Contemporanee alla Certosa. Per la prima volta l’Iran presenta, in una mostra collettiva, i suoi artisti a confronto con gli italiani, gli uni e gli altri selezionati secondo le scelte curatoriali di entrambi i Paesi.

È con soddisfazione che gli organizzatori della rassegna Visioni Contemporanee, ideata e realizzata dall’Istituto Garuzzo per le Arti Visive–IGAV con il Polo museale della Campania, in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e con la Città di Capri, ospitano i rappresentanti dell’Iran, un paese oggi in forte evoluzione.
Il progetto espositivo ha l’obiettivo di creare un dialogo tra artisti contemporanei a livello internazionale e prevede annualmente la realizzazione di una mostra collettiva, con la partecipazione di artisti italiani e artisti provenienti da un Paese ospite. La mostra viene inizialmente presentata in Italia, negli splendidi spazi della Certosa di San Giacomo di Capri e, in seguito, viene trasferita in una sede altrettanto prestigiosa del Paese scelto.

I curatori, Alessandro Demma e Vahid Malek, descrivono così il concept della mostra: “La memoria e l’oggetto sono i due elementi protagonisti di questo progetto, due traiettorie fondamentali nell’esistenza dell’essere umano, due “opposte linee” che viaggiano su binari paralleli della nostra vita. Questi i temi che creano un’interazione tra gli artisti italiani e iraniani, attraverso l’utilizzo di differenti linguaggi – dal disegno alla pittura, dalla scultura all’installazione, dalla fotografia alla video arte. Da un lato la “memoria”, la storia, il passato come fonte di conoscenza e di coscienza, come strumento per confrontarsi con il presente e per guardare al futuro; dall’altro “l’oggetto”, inteso come realtà ed elemento fisico che caratterizza e circonda la nostra esistenza.”

Patrizia Di Maggio, Direttrice della Certosa di San Giacomo, afferma “l’apertura della Certosa agli scambi culturali, a livello nazionale e internazionale, è rafforzata da eventi come le rassegne annuali proposte dall’IGAV. Come già negli anni passati, questa mostra attirerà di certo, oltre ai turisti occasionali, i frequentatori abituali dell’isola, il pubblico nella visita al monumento sarà incuriosito dal confronto tra la diversa sensibilità degli artisti presenti che, nonostante le differenze della  produzione artistica nei due Paesi, testimoniano dello scambio culturale tra Italia e Iran.”

Giovanni De Martino, Sindaco della Città di Capri, ha dichiarato: “Siamo lieti di dare il benvenuto agli ospiti dell’Iran, che si affiancano ai nostri eminenti artisti, nell’evento ‘Visioni Contemporanee’, ormai divenuto parte integrante della ricca offerta culturale dell’Isola. Le opere di entrambi i Paesi, esposte in uno scenario di incomparabile bellezza, sono motivo di grande interesse e si integrano perfettamente in un complesso monumentale simbolo della storia di Capri e della sua vocazione di richiamo culturale internazionale.”

Rosalba Garuzzo, presidente IGAV, ha dichiarato: “Non è stato facile, ma ce l’abbiamo fatta. Credo che l’evento che proponiamo sia straordinario. Ciò grazie allo ‘standing’ ormai riconosciuto internazionalmente al nostro Istituto, ma soprattutto grazie al Ministero degli Affari Esteri che ci ha spronato e ci ha dato il continuo aiuto di suoi validi esponenti, e grazie al Ministero dei Beni Culturali che ci ha sostenuto, in particolare tramite il Polo Museale della Campania, affidandoci come per le volte scorse il fantastico contenitore della Certosa, di grande richiamo internazionale. Abbiamo trovato in Vahid Malek un partner esperto e come noi motivato a questa avventura, che ci auguriamo contribuisca, insieme ad altri recenti eventi di scambi, ad alimentare la nuova era nei rapporti culturali tra i due Paesi, nel contempo anche promuovendo la conoscenza dei nostri artisti nel mondo, ‘mission’ statutaria dell’Istituto Garuzzo.”

Artisti italiani in mostra: AfterAll, Filippo Centenari, Fabrizio Cotognini, Pamela Diamante, Pierpaolo Lista, Giovanni Termini, Ciro Vitale.

Artisti iraniani in mostra: Firoozeh Akhlaghi, Mohamad Hadi Fadavi, Shahram Karimi, Alireza Karimpour, Alireza Saadatmand, Sahar Salehi, Amir Bakhtiar Sanjabi.


IGAV, ente no-profit in larga misura finanziato da contributi dei soci con il supporto di partner pubblici e privati, opera sin dal 2005 per far conoscere gli artisti italiani nel mondo e favorire gli interscambi culturali tra le nazioni, ed ha sinora organizzato oltre 60 mostre in 12 paesi. Oltre alle mostre alla Certosa, IGAV organizza per l’Isola la rassegna di opere video “Elettronicamente” a Villa Lysis.

La Certosa di San Giacomo a Capri fa parte del Polo museale della Campania, attualmente diretto da Anna Imponente.


Con il Patrocinio di: Ambasciata della Repubblica Islamica dell’Iran; Istituto Culturale dell’Ambasciata della Repubblica Islamica dell’Iran; Camera di Commercio e Industria italo-iraniana; Regione Campania; Città Metropolitana di Napoli; Comune di Anacapri; Azienda Autonoma Cura Soggiorno e Turismo Isola di Capri; GAI – Associazione per il Circuito dei Giovani Artisti Italiani.


Partner: Malek Group; Pasargad Art Gallery; Flyren; Hotel La Palma; Paolino - Lemon Trees.

Sponsor tecnici: Tre Secoli; BIG-Broker Insurance Group/Ciaccio Art; Gelo Capri; Staiano Tour Capri.


LA MEMORIA E L’OGGETTO
Capri, Certosa di San Giacomo
Via Certosa 1, 80073 – Capri (NA)
10 settembre - 31 ottobre 2017

Inaugurazione sabato 9 settembre, ore 19.00

Orari: da martedì a domenica 10-17, lunedì chiuso.
Ingresso: 4,00 euro (mostra e Certosa)
Sabato 14 ottobre, in occasione della Giornata del Contemporaneo, saranno organizzate visite e incontri.


Per informazioni

Certosa di San Giacomo
Tel. +39 081.8376218
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
www.polomusealecampania.beniculturali.it

Istituto Garuzzo per le Arti visive – IGAV
Tel. +39 011.8124456; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
www.igav-art.org


Ufficio stampa

Polo museale della Campania
Simona Golia, Tel. +39 081.2294478; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Villa Floridiana, Teatrino della Verzura, Giovedì 27 Luglio 2017, ore 17.00

In occasione della riapertura di una nuova area del Parco, giovedì 27 Luglio 2017, alle ore 17.00, nel Teatrino della Verzura del parco della Villa Floridiana, si svolgerà la Performance teatrale “Semi – in – azione : se il seme non muore non può dar frutto”.

Lo spettacolo evoca i quattro elementi vitali - terra, acqua, fuoco, aria- e  l’alternanza delle stagioni che  modifica le forme della natura con il ritmo  nascita\morte\rinascita. Verrà rappresentato il Mito di Kore – Persefòne – Demeter  in quattro atti, uno per stagione, ritmati dagli Inni Orfici che svelano l'azione delle diverse forme archetipiche della dea.
Un progetto di Gino Sansone e di Agnese Viviana Perrella per il 'Laboratorio di Teatro Yogico – Sciamanico ' e per 'Il Corpo Creativo', realizzato in collaborazione con il Polo museale della Campania, con il patrocinio del Comune di Napoli.

La scena si apre con l'Autunno in cui accade il rapimento della fanciulla Kore sul carro di Plutone. Qui si esprime tutto il mistero della semina nel grembo della terra, caldo e oscuro come l'Ade in cui i chicchi devono 'morire' per poter poi dar frutto. Eccoci quindi nelle profondità dell'Inverno, in cui Kore ora è incoronata come Regina dell'Ade:  la meravigliosa Persefòne. Da queste profondità esploderà la Primavera in una danza germinativa di semi e fiori in cui Persefòne rivela Kore sino a rifiorire nelle variopinte piume di pavone -l'uccello della risurrezione della immortalità – divenendo così la Donna – Uccello, la nostra madre vergine sirena Parthenope.
L'energia del tempo stagionale nutre il sole che diventa il fuoco dell'estate, portando a maturazione le messi, le cui spighe, nate da quei semi 'morti' nell'Ade, danno chi cinquanta, chi sessanta, chi ottanta, chi cento chicchi su ognuna. E' la danza della fanciulla Kore con la donna madre Dèmeter in un tripudio solare di horus: mostrando così al pubblico la spiga matura svela il segreto della vita a chi vuole vedere. Il ritmo del tamburo del viaggio-visione, del Dhamaru (tamburello himalayano) e della ciotola di cristallo di silicio di quarzo (lo stesso 'minerale' di cui sono costituite le ossa del corpo umano) tessono l'atmosfera della rappresentazione scandita dagli inni orfici a Persefòne, a Plutone, a Gèa, alla Natura, a Dèmeter Eleusina nello Spazio artisticamente Installato.
Coreografie, danza, recitazione: Agnese Viviana Perrella.
Sceneggiatura, regia, installazione scenografica, suoni dal vivo, voce: Gino Sansone.

Ingresso gratuito

Villa Floridiana: da giovedì 27 luglio riapre la ‘Terrazza’

Il Polo museale della Campania e la Direzione del Museo Duca di Martina e del Parco della Floridiana comunicano che da giovedi 27 luglio 2017 sarà riaperta al pubblico un'altra vasta area del Parco della Floridiana. Sono stati, infatti, ultimati i lavori di messa in sicurezza dell'area cosiddetta “Terrazza” che congiunge la parte settentrionale del Parco, dove sono le antiche Serre, il Teatrino della Verzura e il Boschetto delle Camelie, con quella meridionale del Parco, cosiddetta del Belvedere, entrambe riaperte nello scorso anno, in occasione della riapertura del museo.

Sono stati eliminati cospicui cumuli di legnami e frascami, per prevenire eventuali situazioni di rischio, in considerazione di quanto sta accadendo sul territorio nazionale ed inoltre sono stati eseguiti ulteriori interventi di rimozione di vegetazione secca e sfoltimento dei rovi che invadevano anche i viali delle zone già aperte al pubblico.

La riparazione degli impianti di irrigazione consente, infine, l'innaffiamento costante e notturno delle zone del vialone centrale, delle Serre, del Boschetto delle camelie, del Teatrino  della Verzura  e del grande prato antistante il museo.  

Nell'area delle Serre, da aprile, è stata aperta al pubblico anche un'area di giostrine per bambini, donate dal Distretto Rotararact 2100.

Padula, certosa di San Lorenzo 
Napoli, certosa di San Martino 
Capri, certosa di San Giacomo 

Il Cammino delle Certose nasce da una proposta turistico-culturale di grande respiro della Regione Campania, Assessorato allo Sviluppo e Promozione del Turismo, nell’ambito dei progetti d’eccellenza Assieme al Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, con la collaborazione  scientifica del Polo Museale della Campania.  Ripropone all’attenzione del grande pubblico nazionale ed internazionale un patrimonio straordinario che merita prospettive nuove, degne della eredità di valori spirituali, economico-sociali e civili che ancora custodiscono: tre luoghi simbolo della storia universale e dell’immaginario religioso, architettonico e artistico, le Certose di  San Martino a Napoli, di  San Giacomo a Capri e di  San Lorenzo a Padula, emblemidi una civiltà plurisecolare che ha contribuito a formare l’identità della regione da nord a sud, dalla metropoli capitale alla cittadella monastica più imponente d’Europa, nel cuore del Vallo di Diano.  Un viaggio nella storia per rifondare una economia lucida, consapevole, sostenibile della cultura e del tempo libero, a sua volta inserito nella trama originale di esplorazioni spirituali e ambientali, i percorsi dell’anima, già promosse dalla Regione nei luoghi sacri ‘minori’ distribuiti lungo tutto il territorio campano, tra pellegrinaggio e trekking ambientale di nuova generazione.

Con la regia illuminata di un progetto espositivo esemplare, i tre complessi Certosini monumentali riannodano e rinnovano dialoghi ideali e materiali, osmosi, flussi di informazioni sedimentate. Dimostrando finalmente spessore e attualità della  rete dei saperi che può rappresentare il vero valore aggiunto, il volano di una nuova economia imperniata sulla cultura, sul tempo libero, sulla qualità della vita quotidiana.  Il filo conduttore delle esposizioni, tra assonanze e distinzioni, si articola sulle interpretazioni storiche dei temi della meditazione, della violenza, della redenzione, del conflitto religioso, con capolavori quali Giuditta e Oloferne di Artemisia Gentileschi, fino alle declinazioni contemporanee autoriali dei campi di forza del silenzio, dell’ambiente naturale, dell’impegno etico, del legame con il territorio, in una trama discontinua e inquieta di relazioni fluide, senza tempo e senza confini.  Su queste basi si è innestato il primo evento della manifestazione, realizzato il 14 luglio negli spazi maestosi e sobri della Certosa di San Lorenzo a Padula: la performance potente di  Vanessa Beecroft, con 13 performer in prima fila selezionati dall’artista, una coreografia imponente di 300 interpreti co-protagonisti, reclutati rigorosamente sul territorio, che hanno impresso il segno della comunità, i valori dell’accoglienza e dell’ospitalità partecipata, un evento destinato a diventare una pietra miliare di una strategia politico-culturale finalmente all’altezza delle sfide del terzo millennio.

Certosa di San Martino a Napoli
La mostra nella Certosa di San Martino è incentrata su opere del Sei e del Settecento che prendono spunto dal tema biblico di Giuditta e Oloferne, a partire dall’affresco di Luca Giordano nella Cappella del Tesoro. Per l’occasione saranno esposti, per la prima volta, i disegni preparatori provenienti dagli Uffizi di Firenze. Le opere seicentesche, da Carlo Saraceni a Jacopo Ligozzi, dialogheranno lungo tutto il percorso espositivo con i maestri del contemporaneo, a dimostrare affinità e dissonanze, affrontate con sensibilità differenti, da Lucio Fontana a Alberto Burri, da Luca Maria Patella a Anish Kapoor (le cui opere verranno presentate  nel corso della mostra ), da Louise Bourgeois a Giacinto Cerone e Paolo Mussat Sartor.La narrazione procede infatti fino alle declinazioni dei protagonisti dell’arte contemporanea: al centro della scena la violenza sul corpo e sulla materia, la sublimazione del gesto attraverso la bellezza, il riscatto del mezzo artistico, il destino di umana sofferenza e la ribellione.

Certosa di San Giacomo a Capri
Nella chiesa della Certosa di San Giacomo a Capri il dibattito interreligioso sarà testimoniato dalla seguente selezione di opere: le istallazioni del grande volume “Leviticus” di Hermann Nitsch, protagonista storico dell’Azionismo Viennese, che riflette sulla ritualità e sui “misteri” della religione; le icone russe, ‘da viaggio’, in bronzo e smalto, di collezione privata, che saranno presentate nel corso dell’esposizione, rappresentano gli aspetti più intimi e personali della religiosità ortodossa; le incisioni di Vittorio Pavoncello dai libri della Bibbia ebraica. Completano l’esposizione le due opere di Vettor Pisani, che creò pensando ai dipinti di Diefenbach esposti in Certosa nell’omonimo Museo.

Certosa di San Lorenzo a Padula
La Certosa di Padula, per la propria vocazione recente di accogliere opere contemporanee, è stata eletta a luogo ideale per rappresentare la tendenza aniconica dell’arte nelle sue declinazioni astratte.  Nel percorso del monumento, oltre al video e alle foto della performance di Vanessa Beecroft, dal titolo Thirteen Christs, sono esposti i lavori di Giovanni Anselmo, Ettore Spalletti, Salvatore Emblema, Sandro Sanna, Lucilla Catania, Michele De Luca e Claudio Calmieri. Infine “l’installazione con il verde” di Maria Dompè nella Corte dei Granai, uno spazio del monumento che “rinasce” a nuova vita, recuperando anche frammenti e antiche pietre della Certosa.

Insieme al progetto espositivo, Il Cammino delle Certose prevede un programma di  concerti e  reading a tema, distribuito nei tre complessi: il primo appuntamento vedrà protagonista la Certosa di Capri con musiche di Debussy e letture di Catherine Spaak; seguirà a Padula il concerto di Marcus Stockhausen.  A settembre, in collaborazione con il Teatro di San Carlo di Napoli, due appuntamenti, nella Certosa di San Martino e nella Certosa di San Lorenzo a Padula.  Il catalogo della mostra sarà presentato a Napoli nella Certosa di San Martino a chiusura delle iniziative.

Programma dettagliato

> venerdì  14 luglio
Certosa di  San Lorenzo a  Padula
performance di  Vanessa Beecroft

> venerdì  21 luglio
Certosa di  San Martino a  Napoli
inaugurazione della mostra

> sabato  22 luglio
Certosa di  San Giacomo a  Capri
inaugurazione della mostra
e  performance musicale di  Luigi Esposito
organizzato dall’ Accademia Musicale Napoletana

> sabato  29 luglio
Certosa di  San Lorenzo a  Padula
inaugurazione della mostra
e  concerto di  Marcus Stockhausen
organizzato dall’ Accademia Musicale Napoletana

> mercoledì  13 settembre
Certosa di  San Martino a  Napoli
concerto organizzato dal  Teatro di San Carlo
“L’esperienza del Sacro tra Medioevo e Novecento”

> sabato  16 settembre
Certosa di  San Lorenzo a  Padula
concerto organizzato dal  Teatro di San Carlo
“Il Lied romantico per coro femminile“

> venerdì  22 settembre
Certosa di  San Giacomo a  Capri
concerto e  brani recitati da  Catherine Spaak
organizzato dall’ Accademia Musicale Napoletana
“Soirèe Debussy“

> sabato  21 ottobre
chiusura delle mostre

info
costanza pellegrini
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3397252425

L'APP "Villa Pignatelli" è pensata per il potenziamento della visita alle collezioni del museo attraverso i nuovi supporti tecnologici, che rappresentano un efficace e moderno strumento  per  conoscere il patrimonio storico artistico.

E’ disponibile per dispositivi iOS e Android e potrà essere scaricata gratuitamente dai visitatori che vorranno approfondire la scoperta e la conoscenza della variegata collezione del museo, dell’Appartamento storico e del Museo delle Carrozze.

Le funzionalità dell’applicazione non si limitano a ciò che una semplice guida potrebbe offrire: l’app mette a disposizione, oltre alle informazioni pratiche sul museo - orari di apertura, contatti, mappa del sito, mezzi per raggiungerlo - anche un ampio catalogo con ben 200 opere di maggiore interesse esposte nelle sale, individuabili sulle piantine multimediali.

Il visitatore potrà scaricare l’applicazione sul proprio dispositivo e ricevere informazioni dettagliate sull'opere che sta osservando, sperimentando una nuova e più coinvolgente modalità di visita.

Lo smartphone e l’I-phone diventano una guida, da utilizzare nel corso della visita e da consultare a distanza.  

L’interazione dei visitatori con il museo e le sue collezioni viene ampliato  grazie a un sistema di individuazione delle opere attraverso i QRcode riconoscibili dal dispositivo localizzatore, che consente  di fruire del percorso museale con la più ampia libertà e in relazione ai propri interessi.

La realizzazione dell’APP - ideata da Denise Pagano, direttore del Museo con Rosanna Naclerio, vicedirettore e promossa dal Polo museale della Campania diretto da Anna Imponente - è stata resa possibile grazie alla società It Solving e al sostegno degli Amici di Capodimonte. Le schede storico artistiche sono state redatte da Giovanna Bile e Brunella Velardi.

Certosa di San Giacomo - Capri, 25 giugno – 23 luglio 2017  

Festival di Fotografia a Capri IX edizione  

Capri: un’isola per la fotografia. La Collezione ideale - A cura di Denis Curti, Coordinamento tecnico scientifico Patrizia Di Maggio

Mostra realizzata dalla Fondazione Capri in collaborazione con il Polo museale della Campania, diretto da Anna Imponente.

Dopo le esperienze espositive di grande successo dedicate alla fotografia, dalla mostra del barone Von Gloeden (2009) a Mimmo Jodice (2010), da Herbert List e Maurizio Galimberti (2011), a Irene Kung e Ferdinando Scianna (2012) inoltre Francesco Jodice e Olivo Barbieri (2013), per proseguire con i Ritratti di Giovanni Gastel (2014) la mostra di Massimo Siragusa (2015), la Fondazione Capri rilancia e prosegue la propria attività culturale e artistica con una nuova mostra alla Certosa di San Giacomo, diretta da Patrizia Di Maggio.

La mostra sarà la prima di un ciclo sul tema del collezionismo della fotografia, una riflessione sul significato di collezionare: raccogliere immagini per restituire una funzione narrativa alla fotografia. Per dare corpo a questo progetto sono state individuate tre differenti modalità espositive, suddivise in tre anni. Questa prima mostra Capri: un’isola per la fotografia. La Collezione ideale presenta una raccolta fotografica tematica proposta direttamente dagli artisti con oltre 50 fotografie, come in una sorta di collezione ideale.
La mostra si sviluppa attraverso 5 sezioni che traggono ispirazione dai forti sentimenti che a ognuno di noi, in maniera universale, evoca l’idea di Isola.  Ogni sezione sarà rappresentata dai lavori di 10 fotografi, per un totale di oltre 50 autori in esposizione.
Le cinque sezioni sono:
- Diversità (che comporta un isolamento dalla maggioranza. Ad esempio: minoranze etniche,
  religiose, politiche…);
- Speranza (Isola come luogo salvifico, terra di una nuova vita);
- Evasione (Isola come luogo lontano, esotico, nel quale fuggire);
- Intimità (Isola come metafora del nostro mondo interiore);
- Solitudine (allontanamento rispetto a tutto il resto).

Anacapri, Grotta Azzurra - Venerdì 23 giugno 2017, ore 11.15

Venerdì 23 giugno, alle ore 11.15, il Polo museale della Campania, Marenostrum-Archeoclub d’Italia e Archeoclub d’Italia-Isola di Capri offrono, per la prima volta ai visitatori con disabilità, una visita con immersione nella Grotta Azzurra, con le guide sub: Stefano Fei, Vasco Fronzoni, Luciano Muratgia, Rosario Santanastasio.

Questa prima visita, alla quale ne seguiranno altre, consentirà a un primo piccolo gruppo di scoprire uno dei siti più visitati in Italia.

La Grotta Azzurra era un sontuoso Ninfeo, ornato da una ricca decorazione scultorea con un corteo marino al seguito di Poseidone; sul fondo della grotta, nella parte emersa, si trovano scarsi resti in opera cementizia di epoca romana e, nella parte sommersa, vi sono delle nicchie che in antico ospitavano le sculture e dei reperti sono ancora visibili sul fondale. Alcune statue sono attualmente esposte nella Casa Rossa ad Anacapri. Sopra la Grotta si trovano i resti di una delle dodici ville romane sull’isola di Capri che la tradizione storica attribuisce all’Imperatore Tiberio.

La tipica colorazione azzurro acceso assunta dalle acque e dalle pareti interne della grotta, variabile a seconda delle ore del giorno e delle condizioni atmosferiche, è dovuta al riflesso della luce solare filtrata dall'apertura (più vasta nella sua porzione sommersa) sul fondale sabbioso della grotta.              

Con questa iniziativa, organizzata dal direttore del sito Amodio Marzocchella, Marenostrum, Archeoclub d’Italia locale e nazionale, International Association for Handicapped Divers, proseguono le attività del Polo museale della Campania, diretto da Anna Imponente, dedicate alla conoscenza e al piacere della scoperta, per tutti,  del patrimonio culturale, emerso e sommerso.

PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA entro mercoledì 21 giugno (tel. 368 7306166  - mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) (massimo 6 disabili di cui 3 subacquei)
Partecipazione gratuita  - In caso di condizioni meteo/marine avverse la visita verrà rimandata.

Museo Duca di Martina, Villa Floridiana - 18 giugno 2017, ore 10 

Domenica 18 giugno, alle ore 10, nel Museo Duca di Martina sarà inaugurata la nuova sezione espositiva dedicata ai boccali da birra in grès, terracotta e maiolica, di manifattura tedesca dei secoli XVI-XVIII.

La nuova esposizione è stata realizzata con l’impegno di 17 giovani studenti del Liceo Classico “G. Garibaldi” di Napoli in occasione del Progetto di Alternanza Scuola Lavoro, nel corso delle 50 ore di attività svolte al museo. Gli allievi hanno curato tutte le fasi di realizzazione di una mostra: dalle ricerche e dallo studio accurato delle opere da esporre al creativo progetto espositivo, realizzato recuperando un antico armadio come vetrina  e presentando la collezione in una piccola sala con camino di legno e pavimento in maiolica antica.  In questo ambiente, l’atmosfera scarna e ombrosa, con i dipinti secenteschi, raffiguranti La Contadina con brocca di creta, della Bottega di Marteen van Cleve (1527-1581) e  Interno di osteria di David Teniers, il giovane (1610-1690) e il grande mobile in cui sono riposti i boccali da birra, ricorda l’interno di un’antica una taverna.

La selezione degli oggetti comprende esemplari di importanti manifatture dell’Europa settentrionale prodotti tra Cinque e Settecento in materiali diversi: se in numerose altre sale del museo è possibile ammirare i boccali in porcellana orientale o europea, in avorio e in vetro, questo spazio è dedicato a un nucleo di manufatti in grès, in maiolica, in terracotta e in serpentinite. Ad una manifattura di Siegburg operante nell’ultimo decennio del XVI secolo risalgono i tipici schnellen decorati con grottesche, emblemi, soggetti sacri e allegorie vicini allo stile di Hans Hilgers (attivo tra il 1565 e il 1595).
I primi boccali che presentano le caratteristiche dello schnelle furono prodotti nel 1559 ma la consuetudine di inserire la data tra le decorazioni a stampo risale già agli anni Trenta del Cinquecento. Significativi anche i boccali prodotti a Westerwald, a Creussen e ad Altenburg.

Questi, come altri prodotti in area germanica, sono tutti dotati di coperchio di peltro incernierato, un accorgimento necessario che, in assenza del ‘tappo’ di schiuma, permetteva di preservare dall’ossigeno le proprietà organolettiche della birra ma anche di proteggere, in osservanza di specifiche leggi sanitarie imposte in molti principati tedeschi, la bevanda dagli insetti che numerosi invadevano le taverne allora certamente ancora sprovviste di acqua corrente. Il coperchio rispondeva anche ad un’esigenza pratica: una piccola leva (knopf), posta tra coperchio e manico, permetteva di aprire e chiudere con una leggera pressione del pollice della stessa mano con cui si sorreggeva il boccale, consentendo agli avventori di gustare la birra (somministrata in quantità maggiore rispetto ad altre bevande e perciò sorseggiata più a lungo) durante canti e balli senza il pericolo di rovesciarla, perfino nel momento in cui si soleva brindare energicamente facendo scontrare i grandi recipienti tra loro.

In questa occasione saranno presentate anche le schede didattiche di tutte le sale realizzate, in italiano e in inglese, con il contributo di oltre una decina di Istituti scolastici superiori della Campania e con la collaborazione di alcuni docenti di lingua inglese, lavoro svolto nell'ambito dei progetti di Alternanza Scuola Lavoro.  Infine, i visitatori potranno osservare e partecipare al laboratorio didattico di ceramica Raku, diretto da Filippo Felaco, realizzato su iniziativa degli studenti dell’Istituto Carlo Levi di Marano, che tra giugno e luglio proseguono con il progetto di Alternanza Scuola Lavoro.

Museo Duca di Martina-Via Cimarosa 77 \ via Aniello Falcone, 171,  Napoli
tel. 081 5788418  - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - facebook.com/museoducadimartina
Orario: 8,30-19,00 (ultimo ingresso 17.30)- martedì chiuso
Biglietto € 4,00

Certosa e Museo di San Martino; 11-16-23 Giugno 2017

Domenica 11 giugno, alle ore 10.30 nel Chiostro dei Procuratori della Certosa e Museo di San Martino, primo appuntamento della nuova edizione di CONCertosa.

La Scalzabanda, l’orchestra del Liceo Musicale Margherita di Savoia e il Coro di voci bianche del Teatro di San Carlo, saranno le tre formazioni protagoniste di CONCertosa, ciascuna con una propria specifica fisionomia, legata alla realtà sociale di provenienza e agli obiettivi da raggiungere.

La manifestazione - promossa dal Polo museale della Campania diretto da Anna Imponente, con il sostegno dell'Associazione Amici di Capodimonte  e  Le Nuvole, con il patrocinio del Comune di Napoli -  è dedicata alle formazioni musicali dei giovani  e sottolinea il grande valore che riveste per l’infanzia e l’adolescenza l’esperienza musicale collettiva dal punto di vista sociale, intellettuale e dello sviluppo, favorendo l’aggregazione, la crescita culturale e le capacità espressive dell’individuo.

CALENDARIO
Domenica 11 giugno, ad aprire la Rassegna sarà la Scalzabanda, una banda musicale di bambine e bambini del quartiere Montesanto di Napoli provenienti da famiglie di diversa estrazione sociale e culturale. La finalità del progetto “Scalzabanda” è quella di realizzare un percorso d’integrazione nella società attraverso la pratica musicale collettiva, nella scia delle orchestre giovanili sudamericane.

Venerdì 16 giugno, alle ore 16.30, si esibirà l’orchestra del Liceo Musicale Margherita di Savoia, dove i ragazzi, apprendono tecnica e pratica della musica, sono motivati a sviluppare conoscenze, competenze personali e professionali per un avvio alla professione di musicista.

Venerdì 23 giugno, alle ore 16.30, la Rassegna si chiuderà con il Coro di voci bianche del Teatro di San Carlo, diretto da Stefania Rinaldi, che si pone tra gli obiettivi quello di affinare il ruolo di referente culturale del Teatro nei confronti della città mediante il coinvolgimento diretto dei giovani, ai quali offre l’opportunità di trasformarsi da fruitori di spettacoli in veri e propri protagonisti.

La ScalzaBanda è la banda musicale di bambine e bambini del quartiere Montesanto di Napoli.
Nata nel febbraio 2012 con l’obiettivo di realizzare un percorso d’integrazione sociale attraverso la pratica musicale collettiva. L’esperienza finora condotta ha rivelato enormi potenzialità in questo senso, riscuotendo grande interesse e dimostrando la capacità di porsi come progetto pilota. Le attività si svolgono nel  complesso monumentale di San Giuseppe delle Scalze ed impegnano i ragazzi per due giorni alla settimana.
Accanto alle classi dedicate ai bambini, sono state istituite anche classi di strumento per adulti principianti. La ScalzaBanda si è esibita in molteplici occasioni, ha collaborato con lo scrittore Stefano Benni nel “Cyrano de Bergerac”, ha suonato con l’irrefrenabile brass band di Parigi “Les Vilains Chicots”, ed è gemellata con il progetto italo-sudamericano di alta formazione in musica “Fronteras Musicales Abiertas”.
Nel 2014 ha ideato e organizzato per il Forum Universale delle Culture il MusBa Fest 2014, il primo Festival delle Bande ed Orchestre Giovanili della Campania, che ha visto la partecipazione di 300 ragazzi, provenienti da tutta la regione, che hanno lavorato fianco a fianco per tre giorni alla costruzione di un bellissimo concerto collettivo che li ha visti esibirsi tutti insieme presso il Teatro Mediterraneo di Napoli.
Il Liceo statale “Margherita di Savoia”, nel cuore del centro antico di Napoli, a pochi anni dalla sua istituzione offre già  19 corsi di strumento diversi, a partire dai legni (clarinetto, flauto, oboe, fagotto e sax),  fino agli ottoni (corno e tromba e trombone), agli archi (violino, viola, violoncello e contrabbasso) alle percussioni, al pianoforte, alla chitarra, al  mandolino, alla fisarmonica,  all’arpa e al canto.
La scuola è dotata di quattro laboratori attrezzati per la musica d’insieme, con pianoforti, percussioni, archi, fiati;  di un laboratorio di tecnologie musicali con stazione mobile di registrazione,  di due laboratori di percussioni etniche e latino americane, di due aule di pianoforte, attrezzate con pianoforti a coda, impianto voci e LIM,  di un’aula di arpa con Arpa Gran Concerto e Arpa Celtica e di una sala teatro con pianoforte a coda  per i concerti. Il  Liceo musicale del Margherita di Savoia si pone come esperienza unica di istituzione pubblica musicale a Napoli.  

Il Coro di voci bianche del Teatro di San Carlo di Napoli è nato nel marzo del 2004 quale fulcro di un progetto educativo rivolto alle generazioni più giovani.  
Tra gli obiettivi quello di sviluppare ulteriormente il ruolo di referente culturale del Teatro nei confronti del tessuto cittadino attraverso un coinvolgimento diretto dei giovani, ai quali offrire l’opportunità di trasformarsi da fruitori di spettacoli, in veri e propri protagonisti.
Grazie all’attività del coro, non solo i coristi ma anche le loro famiglie, hanno avuto modo di avvicinarsi ad un'istituzione (il Teatro lirico) talvolta, completamente sconosciuta, ma che ha in se, per sua natura, la valenza di propulsore privilegiato di valori non solo culturali ed artistici ma anche sociali.
Crescere con la musica è dunque per i cantori del Coro delle Voci Bianche del teatro di San Carlo una realtà quotidiana: nel corso di questi anni, centinaia di ragazze e ragazzi di varie età, hanno avuto l’opportunità di approfondire le proprie competenze musicali, di scoprire in se il talento, di vivere l’esperienza di montare un allestimento lirico-sinfonico, di esibirsi al fianco di famosi interpreti, suscitando l’interesse della città, della critica e del pubblico.

In ogni appuntamento, dopo l'esibizione, i piccoli musicisti e le loro famiglie saranno accolti e accompagnati  alla scoperta delle sezioni più importanti del Museo, al fine di arricchire la loro esperienza artistica
Si ringraziano le ditte Poppella, Scaturchio e Sandomingo per il contributo offerto.

Coordinamento: Rita Pastorelli, direttore del museo, Alessandra De Luca, Alessandra Gallo, Michele Iodice, Fabio Speranza, fotografia.

Info 081 2294 524; email  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
La partecipazione è gratuita per i visitatori muniti di biglietto d'ingresso al museo.

Museo Duca di Martina, Villa Floridiana; 10 giugno - 10 settembre 2017

Apre al pubblico, sabato 10 giugno dalle ore 14.00, al Museo Duca di Martina la mostra 'Roberto Mango designer, 1950 -1968' dedicata all’attività di uno dei più importanti designer del panorama italiano e non solo.
L’esposizione propone una riflessione sull’autore, sul suo ruolo nel dibattito internazionale e sulle più importanti realizzazioni come designer, comprese nel tempo del suo soggiorno negli Stati Uniti e del successivo in Italia e nell’ambiente produttivo napoletano. Un ruolo che oggi sta emergendo sempre di più dai numerosi contributi, nazionali e internazionali, chiarendo molte circostanze e concorrendo a inquadrare correttamente il fenomeno napoletano nel suo insieme come uno dei capitoli della più generale storia del design italiano. La mostra ripercorre gli anni della sua carriera professionale maggiormente significativi e intensi in quanto a produttività, a relazioni e scambi di esperienze, prima del pieno coinvolgimento nell’insegnamento universitario.

Mango rappresentava quella prima generazione di architetti, maturata e temprata nel clima del secondo dopoguerra e impegnata nell’opera della ricostruzione, per i quali la essenzialità e il soddisfacimento del bisogno costituiva una priorità assoluta. Le complesse problematiche che presiedevano al progetto dovevano, per definizione, essere ricondotte a gesti essenziali. Le sedie, i tavoli, le lampade, i frigoriferi, prima ancora di essere un bene di consumo dovevano essere un bene d’uso, dovevano concorrere al soddisfacimento di una condizione minima di vivibilità; dovevano essere economici, componibili, affidabili e durevoli. Le soluzioni dovevano essere strategiche, piuttosto che formali: maggiori prestazioni con minore impiego di materiali, di energia e manodopera, come le circostanze del tempo della ricostruzione postbellica imponevano.

Roberto Mango, seppure a diverso titolo e modi, tra il 1949 e il 1968, tra esperienze professionali, ricerche e collaborazioni, è osservatore e testimone diretto dell’operare di grandi architetti, progettisti e designers: Charles Eames, Richard Buckminster Fuller, Raymond Loewy, Walter Gropius, Mies van der Rohe, George Nelson, Alexander Girard, di Romualdo  Giurgola.  
Svolge in quegli anni attività didattica alla Princeton University, alla Columbia University, Pratt Institute di New York, alla Graduate School of Design di Harvard. È corrispondente, negli anni della formazione negli States e successivi, della rivista Domus di Giò Ponti. Collabora con il MoMA di Edgar Kaufmann Jr., con la Triennale di Milano, con l’ADI-Associazione per il Disegno Industriale e con le nascenti industrie che corrispondevano ai nomi di Arflex, Tecno, Poltronova, Gavina.

Tra le sue realizzazioni si ricordano: la lampada a schermo parabolico per il concorso MoMA, alcune delle variazioni sul tema della seduta a cono, la poltroncina a compasso per la Wiener e quella per il negozio di calzature Ferragamo di Piazza dei Martiri, oltre  a differenti altri progetti afferenti l’ambito ceramico, sotto forma di decori per piastrelle e manufatti d’uso: coppe, lampade, portacandele e vassoi, realizzati con una singolare tecnica di lavorazione.

La mostra, promossa dal Polo museale della Campania diretto da Anna Imponente, è a cura di Ermanno Guida,  con il coordinamento tecnico scientifico di Luisa Ambrosio, direttore del museo.

L'esposizione verrà inaugurata alle ore 12.30 e sarà preceduta da una presentazione, alle ore 10.30,  alla quale interverranno:
Anna Imponente, direttore del Polo museale della Campania;
Luisa Ambrosio,direttore del Museo Duca di Martina;
Mario Losasso direttore del DiARC Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Napoli Federico II e coordinatore del Corso di Laurea Magistrale in Design for the Built Environment;
Pasquale Belfiore, docente di Composizione architettonica e urbana dell’Università della Campania Luigi Vanvitelli;
Giovanni Menna, docente di Storia dell’Architettura e del Design del DiARC Dipartimento di Architettura dell’Università di Napoli Federico II;
Salvatore Cozzolino, Presidente regionale dell'ADI,
Ermanno Guida, curatore della mostra.
L’incontro sarà moderato da Alessandro Castagnaro, docente di Storia dell’Architettura e del Design del DiARC Dipartimento di Architettura dell’Università di Napoli Federico II


Ufficio stampa Polo museale
Simona Golia, Tel. +39 081.2294478; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
www.polomusealecampania.beniculturali.it

Museo Duca di Martina-Via Cimarosa 77 \ via Aniello Falcone, 171,  Napoli
tel. 081 5788418  - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - facebook.com/museoducadimartina
Orario: 8,30-19,00 (ultimo ingresso 17.30)- martedì chiuso
Biglietto € 4,00

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