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Venerdì 18 marzo, alle ore 18.30, si svolgerà al Museo Archeologico Nazionale della Valle del Sarno un incontro dedicato ai riti della Settimana Santa, verranno raccontate le origini della Processione che si svolge la mattina del venerdì santo, animata da gruppi di incappucciati, detti “Paputi”, appartenenti alle varie parrocchie e congreghe della città di Sarno.


Ogni anno, come nel passato, alle prime luci dell’alba partono da ogni chiesa le congreghe di incappucciati che per tutta la mattina sfilano per il paese, visitando le chiese in cui è allestito l’altare per l’adorazione dell’Eucarestia. I Paputi si soffermano a cantare le antiche preghiere davanti al cosiddetto “Sepolcro”. Durante l’incontro verranno eseguiti questi canti tradizionali della processione, a cura dei Coristi della Chiesa di San Francesco.
La manifestazione è organizzata con il patrocinio del Comune di Sarno, in collaborazione con il MUDIF, Museo didattico della Fotografia e con l’Associazione fotografica ‘Aperture’ che presenterà nelle sale del museo la mostra fotografica “Le tradizioni della Settimana Santa nella città di Sarno”.


La mostra rimarrà aperta fino al 3 aprile 2016.

In occasione della mostra ‘Gianni Pisani-Uomo che cammina’ in corso al Pan curata da Maria Savarese, venerdì 18 marzo alle ore 17.00, alla presenza dell’artista, il Polo museale della Campania dedica un approfondimento all’attività di Gianni Pisani e alle opere presenti nella collezione. Parteciperanno all’incontro: Anna Maria Romano, Maria Savarese, Angela Tecce, Mario Franco, modererà Lorella Starita.

Gianni Pisani (1935), tra le personalità che hanno segnato la scena culturale e artistica della città di Napoli, appartiene alla generazione di artisti innovatori e sperimentatori la cui produzione è caratterizzata da una forte contaminazione tra tecniche e materiali.

L’artista, che nel corso della sua carriera ha esplorato generi diversi, dal New Dada alla Pop art e alla Body art - esperienze testimoniate nel museo del Novecento a Napoli dal lavoro La pistola d'argento (1968) – ha approfondito con particolare intensità il linguaggio pittorico, attraverso il quale esprime il proprio mondo emozionale ricco di ricordi e racconti, come è evidente nelle altre opere esposte nella collezione permanente di Castel Sant’Elmo: Volevo stare nel bosco (1964), Tu mi hai rubato la luna (1980) e Il guardiano della casa (1980).
Lavori che, se pur distanti cronologicamente, raccontano il costante rapporto soprattutto con la pittura, manifestando paure e sogni dell’artista, immagini trasognate e oniriche che rivelano al tempo stesso la leggerezza e il dramma delle passioni nelle quali il visitatore si riconosce e che il più delle volte sono scrupolosamente indagate attraverso il lavoro seriale.

L’incontro sarà l’occasione per approfondire anche altri aspetti della variegata e consistente produzione dell’artista, un percorso non solo artistico ma anche storico ed esistenziale.

La mostra multimediale “Senzatomica. Trasformare lo spirito umano per un mondo libero da armi nucleari”, organizzata e promossa dall'Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai, già allestita in 60 città italiane e visitata da 275.000 persone, di cui oltre 100.000 studenti, anche a Napoli rilancia il suo scopo: sensibilizzare e diffondere una concreta cultura di pace attraverso un percorso di immagini, documenti e testimonianze di uomini e donne che vissero il dramma di Hiroshima e Nagasaki. L’appuntamento è dal 17 marzo al 17 aprile, dalle 9 alle 18, tutti i giorni (tranne il martedì) a Castel Sant’Elmo.

Tra parole, suoni, immagini, emozioni, scanditi in pannelli e video, il visitatore si confronta prima con il rischio che gli armamenti nucleari rappresentano per l'intera comunità umana, poi con la possibilità, legata alle azioni di ogni singolo individuo, di realizzare delle politiche attive di pace e rispetto verso il pianeta ed ogni essere vivente. In particolare la mostra si articola in quattro sezioni ispirate alla ricerca di risposte concrete a una domanda fondamentale: è possibile passare da una cultura della violenza a una cultura di pace?
La prima sezione sottolinea la necessità di passare da una concezione della sicurezza basata sulle armi a una basata sul soddisfacimento dei bisogni fondamentali degli esseri umani. La seconda riguarda nello specifico le armi nucleari, la storia, gli effetti del loro utilizzo passato, e il rischio costante della loro esistenza oggi. La terza ruota attorno alla possibilità di cambiare la visione del mondo: da una cultura della paura a una cultura della fiducia reciproca. La quarta riguarda le azioni concrete e possibili per costruire un mondo di pace. Ad accompagnare i visitatori ci sono sempre a disposizione dei volontari appositamente formati.

La mostra nasce dalla volontà di proseguire il cammino di sensibilizzazione al totale disarmo nucleare intrapreso dal presidente della Soka Gakkai Internazionale Daisaku Ikeda. I dati parlano chiaro: oltre 16.000 armi atomiche nel mondo e nessun trattato che le proibisca. La campagna Senzatomica, con la mostra e con tutti gli eventi che promuove, intende sensibilizzare e informare sull’importanza del disarmo nucleare e nello stesso tempo contribuire alla realizzazione di una Convenzione Internazionale per l’abolizione delle armi nucleari: insieme a I Can e People’s Decade for Nuclear Abolition, ha dato vita a una campagna internazionale di raccolta informale di firme che verranno inviate al Governo del proprio paese affinché si renda promotore di tale Convenzione.

Indirizzata a tutti la mostra è stata pensata in particolare per le giovani generazioni, destinate a raccogliere il testimone del futuro del nostro pianeta e renderlo un luogo in cui alle armi ed ai conflitti si sostituiscano il dialogo e la pace.
Senzatomica propone, infatti, un percorso dedicato ai ragazzi delle scuole primarie (dagli 8 agli 11 anni) appositamente studiato da un gruppo di educatori. Per le scuole di ogni ordine e grado è disponibile il materiale didattico sul sito www.senzatomica.it ed è possibile prenotare la visita guidata gratuita.

Senzatomica nel febbraio 2011 è stata insignita di una medaglia quale speciale premio di rappresentanza dall’emerito Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Nella città partenopea la mostra trova la collaborazione del Polo museale della Campania che la ospita nella storica e prestigiosa sede di Castel Sant’Elmo, il patrocinio di Regione Campania, Comune di Napoli, Comune di Salerno, Autorità Portuale di Salerno, il sostegno del MANN, Museo Archeologico Nazionale e del Goethe Institut.

La mostra è inoltre sostenuta da Associazione dei Parlamentari per la Non Proliferazione Nucleare e per il disarmo, da IPPNW (International Physicians for the Prevention of Nuclear War - associazione già insignita del Premio Nobel per la Pace), dall'Istituto di Ricerca Internazionale Archivio Disarmo, dal World Summit of Nobel Peace Laureates, Pugwash (Conferences on Science and World Affairs - associazione già insignita del Premio Nobel per la Pace nel 1995), da USPID (Unione Scienziati per il disarmo) e da Mayors for Peace.

L’ingresso alla mostra è gratuito.
Per informazioni e prenotazioni di visite guidate per scuole e gruppi tel. 366 8724109
Luogo: Castel Sant’Elmo, via Tito Angelini, 22 - Napoli
Durata: dal 17 marzo al 17 aprile
Ore: dalle 9 alle 18- Martedì la mostra è chiusa.

Ufficio stampa Senzatomica Napoli email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Ilaria Varriano 338 2622862 – Barbara Landi 346 7917530

Ufficio stampa Polo museale, Simona Golia, Tel.081 2294478
Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Monumento Nazionale dei Girolamini - Venerdì 11 marzo 2016, ore 16:30 

Prosegue l’impegno e l’attenzione di appassionati visitatori, aziende e associazioni per il rilancio e la rinascita del Complesso dei Girolamini.  Venerdì 11 marzo alle ore 16,30, viene presentato il restauro di tre dipinti appartenenti all’antica Quadreria dei Girolamini: Andrea Sabatini da Salerno 'Adorazione dei Magi', Massimo Stanzione 'Cena in Emmaus', Cesare Fracanzano 'Gesù Bambino dormiente'.

Andrea Sabatini da Salerno
Tra i capolavori della fase giovanile del pittore, databile al 1513, l' "Adorazione dei Magi" del Sabatini risulta presente nella Quadreria Oratoriana già nel 1692, citata dal Celano nella sua guida. Gli evidenti elementi di raffaellismo presenti nel dipinto sono da associare all'esperienza romana della Stanza della Segnatura, in Vaticano, dove il pittore, "… veduta dagli occhi suoi la descritta pittura, tanto divina gli parve, che rimasto estatico, non si riscosse infino a tanto che non fu sopraggiunto dall’ombre della notte" (De Dominici).
Il restauro dell' "Adorazione dei Magi" è stato realizzato con una raccolta fondi promossa da Federico Bile, coordinata dall’Associazione culturale Young RestArt ed eseguito dalla studio Fiore-Romano.


Massimo Stanzione
Il dipinto, dopo essere stato esposto nel 1922 a Palazzo Pitti a Firenze nella storica mostra dedicata alla pittura italiana del Seicento e del Settecento, viene completamente "dimenticato" e citato esclusivamente dal De Romanis (Treccani, 1936) nella scheda dedicata al pittore: "… uno dei suoi dipinti di più antica data (la Cena in Emmaus nella sagrestia dei Girolamini a Napoli) mostra, nelle sue ombre fumose e addensate, l'evidente influsso dei modi pittorici seguiti dal Santafede nei primissimi anni del Seicento".
Il restauro della "Cena in Emmaus" è stato possibile grazie al crowdfunding ideato da Mariano Russo attraverso le pagine facebook di Girolamini, Amici di Capodimonte e dello stesso Mariano Russo; ha raccolto l’adesione di oltre centosessanta sostenitori ed è stato curato dallo studio Zorzetti Foglia.


Cesare Fracanzano
Ritenuto in passato di ambito veneto, il dipinto raffigura il Bambino immerso in un placido paesaggio, come un fanciullo che riposi in un luogo sereno, quasi senza alcuna implicazione religiosa.
Il restauro del "Gesù Bambino dormiente" è stato realizzato con il contributo dell'agriturismo "Le Tore" di Sant'Agata sui due Golfi, ottenuto con un incontro conviviale; promosso dall'Associazione culturale Young RestArt e realizzato dallo studio Virnicchi-De Falco.

Giovedì 10 marzo 2016, alle ore 17.00, a Villa Pignatelli/Museo della fotografia, la regista Antonietta De Lillo e lo scrittore Sivio Perrella presenteranno il libro fotografico Coppie di Vera Maone (edizioni Intra Moenia, Napoli, 2016).

Vera Maone esplora con le sue immagini le tante declinazioni del rapporto di coppia con le sue diverse sfumature, registrando i momenti di intesa e quelli di distanza, gli accordi e i disaccordi, i sentimenti di solidarietà o di solitudine, sottolineando comunque il legame di amore sotteso ad ogni unione. Questo volume fa parte con Madri Figlie (Intra Moenia, Napoli, 2014) e Sull’amicizia (in preparazione) del progetto Trilogia degli affetti.

Museo Duca di Martina – dalle ore 10 alle ore 13: Studenti...a lavoro!
Domenica 6 marzo saranno gli studenti del Liceo Armando Diaz di Ottaviano ad illustrare ai visitatori le diverse sezioni della collezione di arte orientale del Museo Duca di Martina. Un  percorso organizzato come un gioco a staffetta, per riconoscere  e scoprire i bronzi cinesi, gli smalti cloisonné, le lacche e i netsukè giapponesi, le porcellane Ming bianche e blu, le statuine Kakiemon, il vasellame Imari e le porcellane cinesi "famiglia verde" e "famiglia rosa". La partecipazione degli studenti rientra nel Progetto "Alternanza Scuola Lavoro", curato dalla Direzione del museo con gli Assistenti del servizio educativo.

Museo Duca di Martina - ore 10.30: L'arte del tè. Viaggio alla scoperta della cultura del tè fra arte e degustazione
Il nuovo appuntamento di questo ciclo di incontri è dedicato ai tè Wulong di Formosa. I visitatori, in compagnia di Antonia Grippa, Tea Trader del Tea Corner "Il piacere di offrire il tè" di Napoli, potranno degustare e comparare, diverse tipologie di tè, scoprendo antichi rituali, tecniche di lavorazione, segreti per la corretta conservazione. Al termine della degustazione si svolgerà una visita alla scoperta delle  porcellane orientali "famiglia rosa", "Kakiemon" e "Imari della raccolta di Placido de Sangro, duca di Martina, curata dagli storici dell'arte di Progetto Museo.

Castel Sant’Elmo - ore 10.00 e ore 11.30: Educational Day
Domenica 6 marzo Castel Sant’Elmo partecipa alla seconda edizione di Educational Day, promosso da Amaci- Associazione Musei D’arte Contemporanea Italiani. Osmosis  è il progetto proposto per quest’ anno dall’artista Valerio Rocco Orlando. Nei musei partecipanti alla Giornata verranno poste al pubblico due domande ‘Gli artisti parlano la tua lingua?’ e ‘Cosa vedi da qui?’e le risposte, le suggestioni suggerite dai visitatori dopo la visita diverranno parte integrante del lavoro di Valerio Rocco Orlando per la realizzazione di un’opera corale. Sarà possibile partecipare a due visite negli Ambulacri, sulla Piazza d’Armi e sui camminamenti panoramici di Castel Sant’Elmo, alla scoperta delle opere di artisti di fama ormai consolidata e delle installazioni dei giovani artisti vincitori del concorso “Un’opera per il Castello”.
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA  Tel. 333.6853918 – email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Castel Sant’Elmo - ore 10 e ore 12: Incontri mensili dedicati ai docenti e alle loro famiglie
ore 10  - “Ma che bel castello…”
ore 12  -  “L’uomo e il Novecento – incontri sull’arte del ‘900 e oltre”
Nel primo appuntamento, per i docenti delle scuole primarie e secondarie di primo grado “Ma che bel castello…”, si potrà partecipare a una simulazione della visita-laboratorio dedicata ai bambini, ascoltando le storie dei luoghi con le loro trasformazioni  e dei personaggi che vissero tra queste antiche mura. Il secondo incontro, rivolto ai docenti delle scuole secondarie di secondo grado presenta il corso “L’uomo e il Novecento”, dedicato all’approfondimento dei principali momenti dell’arte del secolo scorso. A cura di le Nuvole e  Progetto Museo. Prenotazioni: Tel. 081.440438; e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Museo Pignatelli - ore 11.30: IN CARROZZA BAMBINI!!
Un incontro rivolto ai bambini che saranno accompagnati in una visita guidata a loro dedicata e troveranno nel museo  anche postazioni multimediali con schede di approfondimento, informazioni e curiosità. Ai più piccoli è dedicata una finta carrozza, una postazione ludico-didattica con  giochi interattivi per la costruzione della carrozza e la vestizione del cavallo e del cocchiere.

Certosa e Museo di San Martino - ore 10.30: L’Ottocento napoletano nella Foresteria dei monaci
Domenica 6 marzo, Luisa Martorelli, curatore della Sezione Ottocento del Museo di San Martino, condurrà una visita di approfondimento nella Foresteria della Certosa dove è esposta la collezione dell'Ottocento napoletano. Una raccolta di dipinti e sculture con le testimonianze più significative della cultura figurativa del XIX secolo, dalla Scuola di Posillipo ai protagonisti del verismo storico, del verismo palizziano e della Scuola di Resina.
Appuntamento al punto accoglienza del museo, max 25 persone.

Palazzo Reale – ore 14 e ore 15: Incanto e disincanto di Maria Carolina
I visitatori saranno coinvolti in un’ incursione teatrale con Loredana Piedimonte, la regina Maria Carolina racconta la sua storia di sovrana, dal suo arrivo a Napoli, giovane e piena di sogni all’immediato disincanto del matrimonio, dagli intensi momenti di passione ai freddi e calcolati giochi di potere, dal dolore per la perdita del figlio alla paura della rivoluzione fino al l’esilio e alla morte in solitudine.
Realizzato da Le Nuvole, consulenza scientifica Maria Laura Chiacchio.
Appuntamento al Teatrino di corte.

Museo storico archeologico, Nola - ore  9-13 e 15.30-18.30: Studenti ciceroni
Domenica 6 marzo saranno gli studenti della scuola media Merliano-Tansillo a raccontare ai visitatori la storia del museo. Il percorso museale descrive le vicende storiche del territorio di Nola, dalla preistoria con l’intensa attività vulcanica del Somma-Vesuvio ai corredi tombali indicativi dell’influenza etrusca, dalla presenza dei Sanniti fino dominio romano e alle testimonianze dell’età imperiale e della  fine del mondo antico.
A cura di Archeoclub-Nola

Certosa di San Lorenzo, Padula: Certosa contemporanea, Betty Bee  e Letizia Cariello  
Domenica 6 marzo saranno aperte al pubblico due delle celle certosine dove sono esposte le  installazioni create da artiste contemporanee nell’ambito della manifestazione “Le Opere e i Giorni”, anni 2002-2004.
-Betty Bee, Omertà, 2003. Cella N. 9 - dalle ore 10 alle 13: “…esibizione rutilante di temi luoghi e figure che la morale comune consegna al segreto di un’intimità inconfessabile: gli usci delle tre porte della stanza centrale della cella sono stati schermati da sottili strisce di tulle rosso, il pavimento coperto da morbida gommapiuma rossa rivestita da una rete dorata ad alveare, mentre alle pareti sono collocati ovali in stucco dipinti dall’artista…”
-Letizia Cariello, Consuetudines, 2002  Cella N. 13 – dalle ore 15 alle 18
“Come testimonianza di un intervento in cui centrale è stata la presenza dell’artista …che ha abitato la cella tracciandovi segni, numeri, croci, restano ora le 365 lenzuola bianche che gli abitanti del paese hanno a suo tempo donato a Letizia Cariello e cherestano stipate nella cella, a riempire e, quindi, a chiudere, assieme a nove cuscini rossi, ogni nicchia, ogni rientranza, ogni finestra.”
Le citazioni sono tratte dal catalogo della mostra: Le Opere e i Giorni di Achille Bonito Oliva, Skira editore, Milano 2006.

Museo archeologico dell'Agro atellano, Succivo - ore 10, 11, 12: Un museo da scoprire
Domenica 6 marzo si svolgeranno tre visite di approfondimento dedicate alle collezioni del museo che illustrano la storia dell’area meridionale dell’ ager Campanus posta a Sud e a Ovest dei Regi Lagni e dell’antica città di Atella, le visite racconteranno, in particolare, le tecniche e i rituali funerari nella Piana campana.

Museo archeologico di Calatia, Maddaloni - ore 10, 11, 12: Le donne Calatine. Ricchezza e fascino, casa e famiglia
Domenica 6 marzo si svolgeranno tre visite di approfondimento dedicate al mondo femminile attraverso i reperti della necropoli di Calatia, piccolo centro ai margini settentrionali della piana campana, attivo dalla fine dell'VIII sec.a.C. Si racconterà la vita delle donne divise tra doveri familiari e femminilità, monili gioielli e rituali funerari rivelano il ruolo rivestito nella società antica.

Museo Archeologico dell'antica Allifae, Alife - dalle ore 10 alle ore 13: Allifae tra Sanniti e Romani. Una passeggiata dal museo alla  città
I visitatori saranno coinvolti in un percorso suggestivo che li condurrà dall’interno delle sale del museo all’esterno,  ai monumenti di età romana presenti ad Alife. Le visite nel museo saranno dedicate soprattutto alle testimonianze preromane e romane, dai ricchi corredi di vasi e oggetti in bronzo delle necropoli sannitiche ai raffinati affreschi provenienti da domus romane. La passeggiata proseguirà nella cittadina, tuttora delimitata dall’imponente cinta muraria romana, che conserva numerose testimonianze delle antiche architetture: l’Anfiteatro, il Criptoportico e il Mausoleo degli Acilii. In collaborazione con il Comune di Alife.

Museo Archeologico di Teanum Sidicinum, Teano - dalle ore 10 alle ore 13: Alla scoperta dei Sidicini
Visite di approfondimento alle collezioni del Museo dedicate alla scoperta di una delle popolazioni dell’Italia antica che abitarono le terre accanto al vulcano di Roccamonfina. Un popolo di cui oggi si conoscono soprattutto testimonianze dei riti sacri attraverso le statue in terracotta raffiguranti divinità, i manufatti votivi e le offerte sacre come il pregevole modellino in terracotta di un edificio religioso. Le visite sono a cura dell'Associazione ‘Teano in movimento’.

 

DOMENICA AL MUSEO - CALENDARIO
6 marzo 2016, prima domenica del mese, ingresso gratuito - 13 INCONTRI E VISITE NEI MUSEI

Museo Duca di Martina – dalle ore 10 alle ore 13: Studenti...a lavoro!

Museo Duca di Martina - ore 10.30: L'arte del tè

Castel Sant’Elmo - ore 10.00 e ore 11.30: Educational Day

Castel Sant’Elmo - ore 10 e  ore 12: Incontri mensili dedicati ai docenti e alle loro famiglie

Museo Pignatelli - ore 11.30: IN CARROZZA BAMBINI!!

Certosa e Museo di San Martino - ore 10.30: L’Ottocento napoletano nella Foresteria dei monaci

Palazzo Reale – ore 14 e ore 15: Incanto e disincanto di Maria Carolina

Museo storico archeologico, Nola - ore 9-13 e 15.30-18.30: Studenti ciceroni

Certosa di San Lorenzo, Padula: Certosa contemporanea: Betty Bee e Letizia Cariello
Betty Bee, Omertà, 2003. Cella N.9 - dalle ore 10 alle 13
Letizia Cariello, Consuetudines, 2002. Cella N.13 – dalle ore 15 alle 18

Museo archeologico dell'Agro atellano, Succivo - ore 10, 11, 13: Un museo da scoprire

Museo archeologico di Calatia, Maddaloni - ore 10, 11, 12: Le donne calatine

Museo Archeologico dell'antica Allifae, Alife - dalle ore 10 alle 13: Allifae tra Sanniti e Romani

Museo Archeologico di Teanum Sidicinum, Teano - dalle ore 10 alle ore 13: Alla scoperta dei Sidicini

Domenica 6 marzo 2016 Castel Sant’Elmo partecipa alla seconda edizione di Educational Day, promosso da Amaci-Associazione Musei D’arte Contemporanea Italiani.

Osmosis è il progetto proposto per quest’anno dall’artista Valerio Rocco Orlando. Nei musei partecipanti alla Giornata verranno poste al pubblico due domande ‘Gli artisti parlano la tua lingua?’ e ‘Cosa vedi da qui?’ e le risposte, le suggestioni suggerite dai visitatori diverranno parte integrante del lavoro di Valerio Rocco Orlando per la realizzazione di un’opera corale.

Sarà possibile partecipare a due visite negli Ambulacri, sulla Piazza d’Armi e sui camminamenti panoramici di Castel Sant’Elmo, una passeggiata negli spazi più nascosti e suggestivi della fortezza cinquecentesca alla scoperta delle opere di artisti di fama ormai consolidata come Mimmo Paladino, Gianfranco Neri, Eugenio Giliberti, Sergio Fermariello, Alberto Di Fabio e delle installazioni dei giovani artisti vincitori del concorso “Un’opera per il Castello”, che hanno realizzato opere site-specific: Daniela Di Maro, Rosy Rox, Gian Maria Tosatti, il collettivo Le Jardin, Claudio Beorchia.

Il percorso consentirà una riflessione sulle opere in relazione al particolare contesto per il quale sono state ideate, soffermandosi sulla dialettica tra i diversi linguaggi contemporanei, ma anche una valutazione sullo stretto rapporto che le opere intrattengono con l’edificio monumentale, situato in un luogo strategico della città, una postazione privilegiata con uno sguardo a 360° sul territorio circostante ed infinite possibilità di connessione tra interno ed esterno, arte e natura, attualità e storia.

Le visite guidate sono a cura del Dipartimento educativo di Castel Sant’Elmo in collaborazione con Le Nuvole e Progetto Museo, e l’Istituto Italiano dei Castelli.

Alla seconda edizione dell’Educational Day promosso da AMACI è stata conferita la medaglia di bronzo del Presidente della Repubblica. La giornata è realizzata con il sostegno del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo-Direzione generale arte e architettura contemporanee e periferie urbane e con il patrocinio della Rappresentanza in Italia della Commissione europea, del Senato della Repubblica, del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo,dell’UPI – Unione Province d’Italia, dell’ANCI – Associazione Nazionale Comuni Italiani, di ICOMItalia.

PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA entro venerdì 4 marzo (massimo 40 persone): Istituto Italiano dei Castelli, Tel. 333 6853918 - Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Informazioni: Castel Sant’Elmo tel. 081.2294449 – email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

INGRESSO GRATUITO in concomitanza con l’apertura gratuita dei musei statali per la prima domenica del mese.

Giotto, l’Italia, i luoghi - Itinerari giotteschi in Campania: Incontri e visite.  A cura di Ida Maietta.

Sabato 27 febbraio alle ore 11, nella Chiesa e nel convento di Santa Chiara, si svolgerà il terzo appuntamento del ciclo di incontri dedicato ai luoghi di Giotto in Campania. In questa occasione l’itinerario si sviluppa in diversi spazi di Santa Chiara: il Coro delle Clarisse nella Chiesa, la sala Maria Cristina nel convento e infine l'Oratorio delle Clarisse.

La cittadella francescana cominciò a sorgere dal 1310, per volere di re Roberto d’Angiò e di sua moglie Sancia di Maiorca profondamente legata all’Ordine, il nucleo centrale è la chiesa, in origine dedicata al Sacro Corpo di Cristo. Il cantiere di Santa Chiara fu il primo fra quelli affidati a Giotto, chiamato a Napoli dal re nel 1328, le fonti riportano che gli affreschi raffiguravano l’Apocalisse e Storie del Vecchio e Nuovo Testamento e rivestivano tutta la navata e le cappelle.  L'intero ciclo venne distrutto dal 1604 e ne restano solo alcune testimonianze fondamentali nel Coro delle Clarisse, dove sono conservati i frammenti di un Compianto sul Cristo sullo sfondo di un Calvario, e alcuni motivi architettonici dipinti, raffiguranti Stalli di coro. L’affresco doveva rappresentare, anche per motivi iconografici legati alla intitolazione della chiesa, uno dei momenti più importanti dell’intera decorazione.

Proseguendo la visita, nel Convento si potrà ammirare l’affresco della Crocifissione, opera di un pittore della bottega giottesca, databile attorno al 1330.  Nell’ Oratorio delle Clarisse si trova l’affresco del Maestro di Giovanni Barrile, uno dei più noti allievi napoletani di Giotto, realizzato nel 1332 circa raffigura L’Allegoria Francescana della Mensa del Signore.

La visita avrà inizio alle ore 11.00, appuntamento davanti l’ingresso della Chiesa (via Benedetto Croce).

Mercoledì 24 febbraio, alle ore 10.30, al Museo Archeologico Nazionale della Valle del Sarno si svolgerà un incontro dedicato alla presenza nel territorio di una comunità ebraica in epoca tardo imperiale, come testimonia il ritrovamento in una tomba di due iscrizione ben leggibili.
L'integrazione delle comunità ebraiche con il territorio verrà illustrata dall’archeologa Giuseppina Bisogno, descrivendo la problematica connessa alla presenza delle due iscrizioni, in greco, su cui appare la raffigurazione del candelabro ebraico, i frammenti erano stati utilizzati per la costruzione di una sepoltura di età tardo imperiale.

In questa l’occasione, per ripercorrere le drammatiche vicende che hanno interessato nel corso dei secoli il mondo ebraico, verrà anche presentata la mostra fotografica Terra di Caino, realizzata in collaborazione con il MUDIF- Museo Didattico della Fotografia, che documenta la dura realtà dei campi di concentramento. Le foto di Pasquale Raimondo, realizzate nel campo di concentramento di Sachsenhausen a pochi chilometri da Berlino, completano un suo intimo percorso iniziato dieci anni fa con un viaggio a Dachau e rappresentano una riflessione sulla persecuzione e sull’odio.

La manifestazione è organizzata dal Museo Archeologico, insieme al MUDIF con la collaborazione e il sostegno del Comune di Sarno.

Ingresso gratuito
Informazioni: tel. 081 041451 – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Museo Pignatelli: Un museo da leggere.  Venerdì 19 febbraio, ore 18.30: Narrazioni della Giustizia, dialogo con Benedetta Tobagi e Vincenzo Piscitelli.  Coordina Ulderico Pomarici 

Venerdì 19 febbraio, ore 18.30, per la Rassegna Un museo da leggere, dialogo tra Benedetta Tobagi, giornalista e scrittrice e Vincenzo Piscitelli, procuratore aggiunto di Napoli e presidente di Astrea, su "Narrazioni della Giustizia", in collaborazione con Astrea Sentimenti di Giustizia. Coordina Ulderico Pomarici, docente di filosofia del diritto alla Seconda Università degli Studi di Napoli (SUN).

Una conversazione tra letteratura, filosofia, società e diritto che mette a confronto una giornalista e scrittrice e un magistrato che dialogano da prospettive e storie diverse su un tema di scottante attualità: la Giustizia.

Benedetta Tobagi, è autrice del libro "Una stella incoronata di buio”. Storia di una strage impunita” (Einaudi, 2013), in cui racconta la strage di piazza della Loggia. “Nel nostro Paese la giustizia è diventata un leitmotiv – sottolineò l’autrice nell’intervista a l’Articolo21, subito dopo la pubblicazione del libro - si discute spesso sul come dovrebbe essere, sul come dovrebbe funzionare ed anche sul come dovrebbero finire le sentenze, dimenticandosi che anche i processi non sono altro che un oggetto storico calato nella società, proprio perché sono fatti dagli uomini e dunque condizionabili proprio dalla fallibilità umana. Al tempo stesso le fasi processuali sono governate da regole, per garantire alla giustizia umana la possibilità di auto-emendarsi. In questo libro cerco di raccontare un pezzetto del sistema-giustizia, nella sua complessità reale”.

Vincenzo Piscitelli dal 2014 è procuratore aggiunto a Napoli, pubblico ministero in importanti processi ed indagini di grande rilevanza nazionale. E’ inoltre presidente dell’associazione culturale Astrea Sentimenti di Giustizia.
“E’ necessario approfondire quali sono le caratteristiche proprie delle narrazioni giudiziarie - sottolinea Vincenzo Piscitelli - in che modo di distinguono da quelle letterarie e che rapporto può esserci tra le due diverse forme di racconto. Il nostro intento, attraverso Astrea, è quello di ricomporre la frattura, creatasi soprattutto negli ultimi anni, fra giustizia, cultura e società - continua Piscitelli - frattura che condiziona anche idee e comportamenti di tutti coloro che quotidianamente lavorano a realizzare la giustizia nel nostro Paese (magistrati, avvocati, uomini politici, giuristi) finendo per creare una contrapposizione artificiosa fra giustizia e comunità”.

Un museo da leggere è una manifestazione che promuove, al Museo Pignatelli, una serie di incontri di lettura con scrittori, attori e studiosi molto noti, dedicati a poesia, narrativa, saggistica e teatro, curati dall’Associazione culturale A Voce Alta, in collaborazione con Astrea – Sentimenti di Giustizia e Goethe Institut. Ed è anche un percorso che intende rivolgersi ad un pubblico sempre più largo e in particolare ai giovani promuovendo la lettura e l’incontro.

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