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Certosa e Museo di San Martino, Refettorio - Giornata di studio 21 dicembre 2015, ore 9.30

In occasione del solstizio d'inverno, lunedì 21 dicembre, alle ore 9.30, al Museo di San Martino si svolgerà una giornata di studio dedicata ai rarissimi orologi solari sei-settecenteschi – la Meridiana settecentesca di Rocco Bovi; l'Orologio a quadrante multiplo sulla scala cosiddetta 'dello gnomone' e l'Orologio verticale- e all’ antica e affascinante scienza della gnomonica che consentiva di misurare il tempo con la luce del sole.

La Giornata di studi è l’occasione per mettere in risalto i tre preziosi orologi, nella prospettiva di realizzare un progetto di ripristino della loro funzionalità, compromessa nel corso del tempo.

L’incontro di studi si apre con l'illustrazione della Meridiana settecentesca realizzata per la Biblioteca del Quarto del Priore, con la dimostrazione dell'andamento della macula luminosa. L'incontro proseguirà con la visita agli altri due orologi. L’ illustrazione della Meridiana sarà a cura dell'arch. Alessandra Pagliano, esperta di gnomonica e geometria descrittiva, ricercatrice del DIARC -Università degli Studi Federico II, autrice, insieme a Roberta Murolo e Luca Santoro, del volume Disegnare il tempo. Rocco Bovi e gli orologi solari della Certosa di San Martino.

INTERVERRANNO:
Rita Pastorelli, direttore del Museo; Leonardo di Mauro, Università Federico II-Dipartimento di Architettura; Salvatore Capozziello, Università Federico II- Dipartimento di Fisica; Alessandra Pagliano, Roberta Murolo, Luca Santoro e Angelo Triggianese del Dipartimento di Architettura- Università Federico II; coordinamento Silvia Cocurullo, funzionario del Museo.

8, 13, 19 e 20 dicembre 2015 

Nella Certosa di San Martino verranno proposti, ai visitatori del museo, quattro appuntamenti nelle prossime settimane di dicembre. Arti diverse si fondono per rendere coinvolgenti e suggestive le visite alla Certosa.

Nella Chiesa della Certosa e nel Refettorio si esibirà il coro MYSTERIUM VOCIS; nel Chiostro dei procuratori, nel Refettorio e nel Quarto del Priore danzeranno i ballerini di DANZA FLUX e nel Refettorio dei monaci MUSICA RESERVATA eseguirà musiche rinascimentali. Dopo ogni spettacolo si potrà partecipare ad una visita di approfondimento in alcune sezioni del museo.

ARCHITETTURE SONORE – martedì 8 dicembre ore 16.30 e domenica 13 dicembre ore 11.30
Note sacre negli spazi armonici del Fanzago
Il coro MYSTERIUM VOCIS, diretto da Rosario Totaro, presenta un programma di musica polifonica a cappella ispirato alla tradizione corale natalizia, dando risalto alle potenzialità acustiche di alcuni ambienti della chiesa della Certosa come la celebre cassa armonica fanzaghiana della Chiesa che il coro Mysterium Vocis sperimenterà per l'esecuzione di alcuni brani.
Chiesa della Certosa, martedì 8 dicembre ore 16.30. Seguirà una visita alle Cappelle e alla Sacrestia, a cura di Roberto Sabatinelli.
Refettorio dei monaci, domenica 13 dicembre. Seguirà una visita, nella Sezione presepiale, a cura di Martina Tramontano.

DANZE E VISIONI ESTATICHE DEL TEMPO - sabato 19 dicembre, dalle ore 11 alle ore 12
DANZA FLUX centro internazionale di ricerca sul movimento e nuova danza, diretto da Chiara Alborino e Fabrizio Varriale presenta tre performance, liberamente ispirate ad alcune opere presenti nelle collezioni del Museo, in contemporanea, in tre luoghi della Certosa: Chiostro dei Procuratori, Refettorio, Quarto del Priore. Seguirà una visita al Quarto del priore, a cura Rita Pastorelli.

GIOITE TUTTI IN SUONI, IN CANTI E IN BALLI - domenica 20 dicembre ore 11.30
MUSICA RESERVATA eseguirà un concerto di musica rinascimentale italiana, con particolare attenzione alla cosiddetta “area napoletana”. E’ proprio nel corso del XVI secolo che la musica napoletana si afferma con una sua propria fisionomia nella scena musicale italiana ed europea.
Refettorio dei monaci. Seguirà una visita, nella Sezione presepiale, al Presepe di San Giovanni a Carbonara, a cura di Ileana Creazzo e Sivia Cocurullo.

MYSTERIUM VOCIS

Architetture sonore. Note sacre negli spazi armonici del Fanzago

Il coro Mysterium Vocis, diretto da Rosario Totaro, presenta un programma di musica polifonica a cappella ispirato alla tradizione corale natalizia, ripercorrendo alcune tappe storiche del fecondo rapporto tra musica sacra e tema della Natività.
Dopo alcuni esempi del repertorio medievale e rinascimentale, il programma propone brani di autori del '500 tedesco e napoletano, per poi offrire una rielaborazione moderna della celebre pastorale di Natale di S. Alfonso Maria de' Liguori e una reinterpretazione dell'antico canto Veni Emmanuel dell'autore ungherese Kodaly.
Passando ad alcuni autori contemporanei, come Jiménez e Halmos, i concerti si concludono con un suggestivo brano tratto dall'oratorio Nativitas del compositore napoletano Gaetano Panariello.
I concerti del 8 e 13 dicembre 2015 si propongono di mettere in rapporto architetture sonore e spaziali, dando risalto alle potenzialità acustiche di alcuni ambienti della Certosa di S.Martino, come la celebre cassa armonica fanzaghiana del pavimento del coro della Chiesa, che il coro Mysterium Vocis sperimenterà per l'esecuzione di alcuni brani.

MUSICA RESERVATA

"Gioite tutti in suoni, in canti e in balli”

Concerto di musica rinascimentale italiana con particolare riguardo alla cosiddetta “area napoletana”. E’ proprio nel corso del XVI secolo che la musica napoletana si afferma con una sua propria fisionomia nella scena musicale italiana ed europea. Al vasto repertorio dell’epoca - dai testi ora appassionati, ora scherzosi – attinge dunque il programma del concerto nell’intento di riscoprire un notevole aspetto del nostro patrimonio culturale ridando vita a pagine musicali di raro fascino e godibilità, eseguite da voci dispari, percussioni, fiati, ottoni e strumenti a pizzico, con lo scopo primario della diffusione e della valorizzazione della storia musicale di Napoli.
Giusto risalto è dato alla villanella alla napoletana, genere polifonico di ispirazione popolaresca, spesso in vernacolo che riscosse tanto successo da essere adottato anche da musicisti settentrionali e d’oltralpe, che sedotti dai testi e dalle melodie della Napoli del ‘500, li rivisitarono e ne trassero ispirazione per le loro composizioni, anche di altro genere.
Viene anche proposto un confronto con la produzione dei polifonisti quattrocenteschi attivi nell’ambiente della corte aragonese: nei loro strambotti, frottole e barzellette, ed in particolare in quelli di schietto sapore popolaresco, riecheggiano già le sonorità della futura villanella alla napoletana
Organico:
Claudia Crimi, Mariapia Granato, Maria Alessandra Iozzino, Anna Migliorelli, Wally Pituello, Vincenzo D’Arienzo, Stefano Di Fraia, Vincenzo Pagliara, Giampiero Pierro, Giuseppe Russo, Teodorico Zurlo
Strumenti:
Organo portativo, cromorno, sacqueboute, flauto dolce soprano, flauto dolce contralto, liuto, chitarra battente, spinetta, violoncello, percussioni

DANZA FLUX
Centro internazionale di ricerca sul movimento e nuova danza diretto da Chiara Alborino e Fabrizio Varriale presenta “DANZE E VISIONI ESTATICHE DEL TEMPO”
Tre performances tra coreografia ed istallazione, liberamente ispirate ad alcune opere presenti all’interno del Museo di San Martino, come il tema mistico espresso nella “Pietà” di Jusepe de Ribera e il tema dell’amore che ritroviamo nel “Trionfo di Bacco e Arianna” del pittore Carmine Gentili ed ancora ispirate ai luoghi del museo pregni di storia e di mistero suggerendo alle danzatrici particolari atmosfere emotive e corporee.
Le performances si svolgeranno in diversi luoghi del Museo contemporaneamente in ripetizioni cicliche in modo da permettere ai visitatori di muoversi liberamente tra un luogo ed un altro e poter spaziare dalla visione delle opere a quella dei quadri coreografici diversi.

Se gli dei esaudissero le preghiere degli uomini
Coreografia di Fabrizio Varriale. Liberamente ispirato alla raffigurazione del “Trionfo di Bacco e Arianna” (1717) del pittore Carmine Gentili, il lavoro coreografico affronta i temi dell’incontro e dell’amore tra le due figure mitologiche ritratte nel momento del corteggiamento.
Partendo dal dolore di Arianna per essere stata abbandonata da Teseo, passando per la consolazione ricevuta dalle ninfe e infine arrivando all’incontro con Bacco, le azioni coreografiche ci lasciano abbandonare alla consapevolezza della bellezza dell’attimo e della resa dell’uomo al succedersi degli eventi, lasciando spazio all’ineluttabilità del destino. La ricerca della danza, come nel dipinto, si tinge dei colori dell’attimo estatico di un incontro pur nella consapevolezza del mutare del tempo.

Nella pieta' e nel mistero
Coreografia di Chiara Alborino. Il lavoro coreografico nasce dalla visione della “Pietà” nella versione interpretativa di Jusepe de Ribera, detto “Spagnoletto”, risalente al XVII secolo.
Come nella Pietà il tema portante è quello religioso, ed in particolar modo l’autore esplora il sentimento materno della Madonna nei confronti del Cristo nel momento del massimo dolore, nello stesso modo, attraverso la danza, la coreografia intende esplorare il sentimento di trasporto ed immedesimazione del singolo verso l’altro, attraverso il cedimento, un lasciarsi andare oppure un accogliere, un sostenere. Tale sentimento si traduce nei corpi e nelle gestualità, nella grazia e nel mistero che aleggiano tra le espressioni dei danzatori attraverso la leggerezza e l’inafferabilità quasi mistica.

Delle metà e dell’una natura antica
Coreografia di Stefania Contocalakis Liberamente ispirata al Mito dell’Androgino, di cui narra Platone, per bocca di Aristofane, nel suo Simposio, la coreografia sviluppa tre ‘traiettorie’ delineate più o meno esplicitamente nel dialogo:
Dalla manifestazione del potere dell’unità, riflesso dell’enorme potere di Eros, alla smania di potere dell’essere unico originario, l’Androgino appunto;
Dall’ inazione delle metà, generata dall’assenza di stimolo/volontà a causa dalla frustrante percezione dell’ incompletezza in seguito alla separazione, alla spinta sottile e penetrante procurata dall’istinto di sopravvivenza e dalla voglia di colmare la mancanza attraverso il contatto con le altre metà, secondo l’esigenza della natura;
Dall’azione-ricerca che si risveglia nelle metà, al conseguimento dell’obiettivo finale di ricongiungimento, inteso non tanto, o perlomeno non solo, in senso erotico e sentimentale, quanto appunto come ricomposizione della natura antica citata nel mito.
Il senso sotteso che si svolge attraverso tali traiettorie è infatti la necessità per l’uomo che intende portare a compimento con soddisfazione il proprio percorso, di rispettare la propria natura e vivere in armonia con essa, al punto che in tale visione l’amore stesso, in quanto forza più potente che governa il mondo, è considerato il vettore che guida l’uomo, bramando la metà perduta, verso il compimento della sua natura originaria.

Giotto, l’Italia, i luoghi: Itinerari giotteschi in Campania - Incontri e visite. 

Venerdì 4 dicembre 2015, nella Chiesa di San Domenico Maggiore, dalle ore 10.30 alle ore 12.30, si svolgerà il primo appuntamento del ciclo di incontri dedicato ai luoghi di Giotto in Campania.  

Un incontro, rivolto in particolare alle scuole ma aperto a tutti i visitatori, condotto da Ida Maietta, curatrice del progetto, dedicato al ciclo di dipinti murali nella Cappella Brancaccio attribuito a Pietro Cavallini, grande anticipatore della venuta di Giotto a Napoli.

Questo ciclo di incontri rientra nel progetto nazionale “Itinerari nei luoghi di Giotto”, promosso dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, in contemporanea alla mostra Giotto, l’Italia, in corso a Milano. Un progetto che coinvolge sei regioni e numerose città nelle quali il grande maestro ha lavorato lungo l’arco della sua intensa attività, gli itinerari rappresentano una proposta di visita, un modo per ripercorrere le tappe dell’avvincente carriera artistica di Giotto e del formarsi di un nuovo linguaggio nell’arte figurativa. I percorsi culturali permetteranno di scoprire i ‘luoghi’ di Giotto a Napoli, con una tappa nella Cattedrale di Teano. Gli itinerari sono arricchiti da un breve catalogo edito da Electa, da una segnaletica diffusa dotata di qrcode e da una innovativa piattaforma multimediale ArtPlanner a cura di CoopCulture che nel corso della giornata si potrà sperimentare.

Gli incontri e le visite che riprenderanno a Gennaio 2016, coinvolgeranno diversi luoghi della città: Chiesa di San Domenico Maggiore, Chiesa di Santa Maria Donnaregina Vecchia, Basilica di Santa Chiara, Chiesa di San Lorenzo Maggiore, Chiesa dell’Incoronata, Castel Nuovo- Cappella Palatina.

E' necessaria la prenotazione all'indirizzo email:
Gennaro D’Anto’, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - SERVIZIO EDUCATIVO DEL POLO MUSEALE DELLA CAMPANIA. Fino a esaurimento posti.

 

Il Polo museale della Campania propone diversi incontri anche nei giorni successivi
Padula,Certosa di San Lorenzo - Eboli, Museo Archeologico - Capri, Certosa di San Giacomo - Castello di Baia - Nola, Museo Archeologico - Napoli, Palazzo Reale - Sarno, Museo Archeologico - Napoli, Certosa e Museo di San Martino

GIOVEDÌ 3 DICEMBRE

Padula,Certosa di San Lorenzo - Giovedì 3 dicembre ore 10.30
Toccare e vedere la scultura in legno
L'appuntamento annuale offre l'occasione per promuovere in tutti gli ambiti sociali il dialogo sul diritto degli individui ad una partecipazione piena ed attiva alla vita lavorativa e culturale e costituisce un appuntamento rilevante per sensibilizzare l'opinione pubblica sui temi della pari dignità e sulla necessità di abbattere ogni tipo di barriera per porre in essere i cambiamenti necessari al miglioramento delle condizioni di vita delle persone con disabilità. L’ appuntamenti alla Certosa di San Lorenzo vuole essere un primo incontro nell’ottica di una stretta collaborazione con il consiglio regionale UICI Campania e con la sede provinciale di Salerno, per consentire una più completa fruizione di opere d’arte e monumenti.
In questo incontro, verrà offerta al pubblico non vedente e ipovedente la possibilità di Toccare e vedere le sculture in legno del pregevole portone della Chiesa della Certosa, una delle rare testimonianze trecentesche ancora presenti nel monumento
Informazioni:
Certosa di San Lorenzo di Padula: Dott.ssa Maria Teresa D’Alessio (SA) 097577745
UICI : Vallo di Diano, Gennaro Gonnelli 3283204195 - UICI : Segreteria SALERNO 089 797256

Eboli, Museo Archeologico Nazionale - Giovedì 3 dicembre, alle ore 10
Vedere il Museo Ascoltando e Toccando
Il Museo Archeologico di Eboli partecipa alla Giornata intendendo assicurare l’impegno civile e morale nel garantire a tutti il diritto alla cultura e alla conoscenza, in particolare, del patrimonio archeologico e della storia del territorio.
Giovedì 3 dicembre, saranno effettuati appositi percorsi nelle sale museale, dedicati ai non vedenti e ipovedenti attraverso il progetto Vedere il Museo Ascoltando e Toccando, accompagnati dal Direttore Giovanna Scarano si potranno vedere le opere esposte, toccando le fedeli riproduzioni e ascoltando il racconto della vita degli antichi abitanti della Valle del Sele. Cogliendo lo spirito dello slogano ‘Un giorno all’anno tutto l’anno, il Museo conferma il suo costante impegno a sostegno dei cittadini con esigenze specifiche.
A conclusione dell’incontro, la Società Vallepiana e l’Azienda agricola La Casa di Angiù di Eboli offriranno un momento di dolcezze.

Capri, Certosa di San Giacomo - giovedì 3 dicembre 2015 alle ore 11,00
Progetti per la Certosa
In coincidenza con l’inizio delle attività didattiche per l’anno scolastico in corso, proseguendo l’ interessante e proficuo lavoro del Servizio educativo della Certosa di San Giacomo, i dirigenti scolastici e le associazioni che curano gruppi di persone con disabilità sono invitate in Certosa, giovedì 3 dicembre 2015 alle ore 11,00 per un incontro finalizzato alla programmazione, per il prossimo anno, dell'ampliamento dell’offerta formativa e per la progettazione di iniziative rivolte alle persone con disabilità.
Durante l’incontro l’artista Daniela Morante illustrerà, con un breve power point, le esperienze condotte in passato con gruppi di persone con disabilità e/o disagi.
Sarà presente l’Assessore alle Politiche Sociali della Città di Capri prof.ssa Caterina Mansi.

Castello di Baia, Museo Archeologico dei Campi Flegrei - 3 dicembre alle ore 10,30
Dalla mitica Dicearchia alla Puteoli romana
ll Museo Archeologico dei Campi Flegrei organizza una visita guidata alle sale della sezione di Pozzuoli dal titolo "Dalla mitica Dicearchia alla Puteoli romana" indirizzata espressamente a visitatori con disabilità motorie. La visita sarà curata dal Dott. Pasquale Schiano di Cola.

Nola, Museo Storico Archeologico - 3 dicembre 2015 ore 9.30
Il MITO TRA LE MANI . Visita guidata tra le storie raccontate dai vasi greci
Il Museo Archeologico di Nola in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia della Campania accoglierà gli utenti di CFR – Istituto di Riabilitazione di Nola per il progetto Il MITO TRA LE MANI con una visita guidata tra le storie raccontate dai vasi greci. Il progetto ha quali obiettivi l’arricchimento culturale, la partecipazione e il coinvolgimento delle famiglie delle persone con disabilità.
Gli ospiti dell’Istituto CFR di Nola da diversi anni partecipano ad un laboratorio di arte-terapia con l’utilizzo di materiali quali argilla, cartapesta, polistirolo, con un’equipe coordinata dalla dott. Patrizia Palumbo. All’interno del laboratorio un corso di arte-terapia ceramica è svolto dall’insegnate Maria Teresa dello Iacono che va affermandosi da anni nel panorama internazionale con il nome di MATE. Numerose sono le mostre collettive a cui ha partecipato rappresentando l’artigianato artistico italiano in Italia e all’estero. Da ultimo all’EXPO di Milano 2015 con la Collettiva “Il Cielo d’Italia”.
Nelle sale del Museo, il Direttore Giacomo Franzese e il funzionario archeologo della Soprintendenza Archeologia della Campania Mario Cesarano accompagneranno Mate e i suoi allievi del CFR in un percorso tra le testimonianze dell’artigianato ceramico antico, riconducibile alle genti indigene italiche, agli Etruschi e ai Greci, ma soprattutto tra i miti e le storie dei personaggi raffigurati sulle ceramiche attiche a figure rosse e a figure nere.
In preparazione alla visita al Museo, l’equipe riabilitativa sta lavorando sull’arricchimento culturale degli utenti del laboratorio CFR preparandoli propedeuticamente all’esperienza che vivranno nelle sale del museo, dove i partecipanti approfondiranno il percorso di studio che compiono presso l’istituto CFR, scoprendo quanto nelle mani di un artigiano ceramista e ceramografo risieda la capacità di modellare forme, ma anche storie, credenze, valori, assistiti dalla sapienza artigianale, che, per gli antichi, emanava dalla dea Atena

VENERDÌ 4 DICEMBRE 2015

Napoli, Palazzo Reale - venerdì 4 dicembre 2015, ore 15
La Sala DAI
In occasione della Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità, nella Sala DAI di Palazzo Reale, venerdì 4 dicembre 2015 alle ore 15, si svolgeranno visite guidate per l'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ONLUS, con la collaborazione del SAAD (Servizio di Ateneo per le Attività di Studenti con Disabilità) dell'Università Suor Orsola Benincasa.
La Sala DAI, ideata per comunicare il museo alle persone con disabilità, si configura dal 2007 quale spazio per l'accessibilità universale del museo e come laboratorio di didattica speciale, in adesione all'art. 30 della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità.
Nella sala è possibile compiere l'esplorazione tattile di un modello del Palazzo Reale, di quattro riproduzioni delle statue dei sovrani posizionate sulla facciata, ed è possibile toccare dei frammenti di opere d'arte originali, che costituiscono un “campione” della tipologia di opere esposte nel museo. Sono disponibili, inoltre, il video in L.I.S. con la storia di Palazzo Reale, un cartoon per bambini e per persone con disagi cognitivi, una guida semplificata e la guida Braille.
Su prenotazione viene effettuato l'itinerario “Napoli tra le mani” che, oltre alla visita in Sala DAI, prevede la visita del museo con esplorazione tattile di alcune opere esposte.
Info: Sala DAI,tel.081.5808320 – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - www.palazzorealenapoli.it


Sarno, Museo Archeologico Nazionale della Valle del Sarno - Venerdì 4 dicembre ore 10.30
Toccare e vedere la scultura in pietra
Al Museo Archeologico di Sarno si ripropone la collaborazione realizzata alla Certosa di Padula con il consiglio regionale UICI Campania e con la sede provinciale di Salerno, realizzando un incontro che intende promuovere in tutti gli ambiti sociali il dialogo sul diritto degli individui ad una partecipazione piena ed attiva alla vita culturale, offrendo l'occasione per una più completa fruizione di opere d’arte e monumenti.
In questo incontro, verrà offerta al pubblico non vedente ed ipovedente la possibilità di Toccare e vedere le sculture in pietra, saranno presentati alcuni reperti lapidei di epoca romana, conservati nei depositi del Museo Archeologico di Sarno ed esposti per l’occasione.
Informazioni: Museo Archeologico di Sarno Michele Pentangelo, Giuseppe Lanzara 081941451
UICI : Vallo di Diano, Gennaro Gonnelli 3283204195 - UICI : Segreteria SALERNO 089 797256

SABATO 5 DICEMBRE 2015

Napoli, Certosa e Museo di San Martino - 5 dicembre alle ore 15.00
L’udito, il tatto e l'olfatto
Il Museo di San Martino, in occasione della Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità e in concomitanza con il Convegno " Il non vedente del terzo millennio" propone una visita speciale nel percorso museale per persone con disabilità.
Un itinerario che vuole portare a visitare la Chiesa, gli spazi Certosini e i giardini utilizzando forme di sensibilità solitamente trascurate come l'udito, il tatto e l'olfatto il giorno.
Obbligatoria la prenotazione all’indirizzo mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
o al numero 0812294524 dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 15.30

La giuria ha premiato Claudio Beorchia, giovane artista trevigiano, che ha sviluppato il tema del concorso - “Lo spazio della comunicazione. Connessioni e condivisione”- con un progetto di particolare qualità estetica ed etica che nella sua essenzialità e originalità formale, affronta un argomento di grande attualità, proponendo una riflessione sulla connessione e la comunicazione generata dai media e recuperata attraverso un impatto emotivo e un’ immediata empatia con la condizione di disagio degli immigrati cui l’opera allude. L’opera che si relaziona intimamente con gli spazi del Castello, entra a far parte della collezione permanente di Castel Sant’Elmo.
Il Tesoro racconta le potenzialità delle relazioni umane nelle situazioni di emergenza e l’incontro tra culture, l’opera viene presentata in un ambiente nel quale si crea un rapporto profondo con il mare, un forte legame tra l’opera che accoglie e conforta . “Una grande pepita dorata – scrive Angela Tecce- giunge così ad abitare uno spazio racchiuso negli intricati meandri di Castel Sant’Elmo ma allo stesso tempo, questa luccicante pietra preziosa, fatta con un manto di coperte termiche, quelle usate per il primo soccorso, nasce da una contemporaneità crudele, brutale, della quale ognuno di noi è chiamato quotidianamente ad assumersi le responsabilità, facendo i conti con se stesso e con l’altro, con le proprie diffidenze e i diritti altrui, con la capacità di dare e di accogliere.”
Gli artisti concorrenti erano stati invitati a presentare un’opera o un progetto ispirato all’arte come comunicazione, connessione, condivisione di idee, di riflessioni e di stati d’animo, la sfida rivolta ai partecipanti era anche stabilire una relazione tra i fruitori, la creazione artistica e il Castello.

Sono stati selezionati, come previsto dal bando, anche 10 finalisti: Alessandra Alampi, Perché gli architetti poi, scrivono male; Maurizio Bongiovanni, What is painful may none the less true; Chiara De Marco, Cut Up; Federica Di Carlo, Alta tensione – 30.000 V; Caterina Chiara Gobbi, Il riflesso della montagna; Gruppo NTA (Marco Donisi, Assunta Grimaldi, Erika Leo, Valentino Lombardi, Ilaria Zocco), #fotone; Deda Klodian, Hey man, don’t push me!; Luana Perilli, Permaculture; Ivano Troisi, Riverbero (luce); Paolo Uboldi, Trappola sonora.

Claudio Beorchia. Biografia
Dopo la laurea in Design e la specializzazione in Arti Visive all’Università IUAV di Venezia, si perfeziona nell’ambito della new media art grazie all’Accademia di Brera di Milano. Attualmente, oltre a dedicarsi all’attività artistica, frequenta il dottorato in Scienze del Design all’Università IUAV di Venezia.
Interessato alle complessità e alle contraddizioni della realtà, Claudio Beorchia riflette sulla loro ripercussione nelle dinamiche sociali, mettendo in evidenza la vulnerabilità e l’illusione di controllo delle attività umane e utilizzando media e linguaggi diversi che seleziona e configura con l’obiettivo di creare opere e processi eloquenti e significanti, costantemente alla ricerca della sintesi espressiva, dell’efficacia formale e del coinvolgimento dell’osservatore. Vincitore di numerosi premi, ha partecipato a mostre personali e collettive ed è stato selezionato per residenze artistiche in Italia, Cina e Danimarca.

La Giuria era composta da: Maria Grazia Bellisario, Direttore del Servizio Coordinamento e relazioni internazionali – Ufficio UNESCO del Segretariato Generale; Andrea Bruciati, critico d’arte; Katia Fiorentino, già funzionario storico dell’arte della ex Soprintendenza per il PSAE e per il Polo museale di Napoli; Giangi Fonti, gallerista; Giuseppe Gaeta, Direttore dell’Accademia di Belle Arti di Napoli: Carolina Italiano, rappresentante della Direzione Generale arte e architettura contemporanee e periferie urbane; Massimo Moschini, collezionista; Luigi Ratclif, Segretario dell’ Associazione GAI; Angela Tecce, Direttore del Polo museale della Calabria; Antonello Tolve, docente e critico d’arte; Fabrizio Vona, Direttore del Polo museale della Puglia.
L’ edizione del 2014 del concorso, da sempre ideato per Castel Sant’Elmo, è stato reso possibile grazie al sostegno della Direzione Generale arte e architettura contemporanee e periferie urbane nell’ambito del Piano per l’Arte Contemporanea del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, e con il supporto generoso di Italcoat e Seda, e la collaborazione tecnica- organizzativa di Civita.

Il 10 novembre è stata presentata la quinta edizione del Concorso nazionale Un’Opera per il Castello, dedicato ai giovani artisti per selezionare un nuovo progetto ideato per Castel Sant’Elmo di Napoli. Il tema di quest’anno è “UNO SGUARDO ALTROVE. RELAZIONI E INCONTRI”. La partecipazione è libera e gratuita, per tutte le informazioni, l’iscrizione e l’invio del materiale consultare il sito web del concorso: www.polonapoli-projects.beniculturali.it. La scadenza del concorso è il 10 MARZO 2016.

Catalogo edito da ARTE’M, a cura di Angela Tecce e Claudia Borrelli, presentazioni di Federica Galloni, Mariella Utili, Annamaria Romano; testi di Maria Grazia Bellisario, Andrea Bruciati, Katia Fiorentino, Giangi Fonti, Giuseppe Gaeta, Carolina Italiano, Massimo Moschini, Luigi Ratclif, Angela Tecce, Antonello Tolve, Fabrizio Vona. Realizzato con la collaborazione dell’Associazione Amici di Capodimonte.

Orario: visite accompagnate; martedì chiuso
Ingresso: € 5,00
Info: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Ufficio stampa: Simona Golia, tel . 081.2294478; e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

CONVERSAZIONI ALL'ORA DEL TE'  
Dettagli, ambiente e costume nella visione degli artisti  
'Madama Firrao indossa i suoi gioielli'  
a cura di Ileana Creazzo  

Venerdì 27 novembre, ore 16.30, nuovo appuntamento, alla Certosa e Museo di San Martino, del ciclo di incontri ‘Conversazioni all’ora del te’, i visitatori del museo potranno partecipare alle conversazioni immergendosi nell'atmosfera di un’epoca, nei minuziosi dettagli dell'opera, con il racconto dell’ambiente e delle suggestioni vissute dagli artisti.

Questa conversazione è dedicata al Ritratto di dama di casa Firrao con il figlio, realizzato da ignoto pittore meridionale del secolo XVII ed esposto, per l'occasione, nella prima sala del percorso delle Collezioni di arte decorativa.

Riemerge dal lontano secolo XVII la figura di una nobildonna di casa Firrao, dal piglio volitivo, in posa per il ritratto ufficiale con il figlio adolescente. Per l'importante occasione la signora, che sembrerebbe a prima vista alquanto austera, volle farsi immortalare con acconciatura, abito, vezzi e gioielli perfettamente in linea con i dettami della moda del suo tempo. E pazienza se, allora come oggi, l’esigenza di apparire costringeva anche all’utilizzo di capi scomodissimi, come il famigerato "guardinfante" sul quale gli stessi scrittori contemporanei ironizzavano.

A conclusione dell' incontro, una tazza di tè attende i visitatori nella Caffetteria del museo.


PROROGATA ALL’11 APRILE 2016  A la scadenza per la partecipazione alla quinta edizione del concorso nazionale Un'Opera per il Castello per selezionare un nuovo progetto per Castel Sant'Elmo. 

Il tema di quest’anno del Concorso, curato da Angela Tecce in collaborazione con Claudia Borrelli, è Uno sguardo altrove. Relazioni e incontri.

L’istituzione del nuovo Polo museale della Campania fornisce lo spunto per ripensare il ruolo di Castel Sant’Elmo come fulcro di una rete di ‘connessioni’ e luogo geograficamente e morfologicamente privilegiato dal quale osservare e collegare visivamente e idealmente tutti i musei del Polo, fino ai castelli di Baia e di Montesarchio e alle tre Certose di San Martino, Capri e Padula.

Lo sguardo che la fortezza rivolge al vastissimo panorama offre, infatti, la possibilità di rintracciare, concretamente e metaforicamente, nuove relazioni con il territorio circostante. E’ questo il motivo che ha indotto a privilegiare, per il tema di quest’anno, gli spazi da cui si può godere di una visione completa della città di Napoli, del suo golfo e dei dintorni, verso il Vesuvio, i Campi Flegrei e l’entroterra campano: la Piazza d’Armi e i camminamenti sugli spalti, divengono così nodo centrale di una maglia in cui il dialogo tra istituzioni culturali, visitatori e ambiente urbano e contesto paesaggistico è costante e ricco di suggestioni.

L’invito rivolto ai giovani artisti è quello di elaborare un progetto che, partendo dalla realtà del luogo storico che ospita il concorso, attraverso azioni, gesti e segni riveli nuove possibilità di intreccio e connessione con l’altro e, tra le pur estreme differenze che caratterizzano le realtà museali del Polo, instauri un colloquio reale, capace di coinvolgere in prima persona il pubblico del Castello, stimolando il sorgere di relazioni e attivando inedite attribuzioni di senso.

La vocazione al contemporaneo di Castel Sant’Elmo si è consolidata con l’apertura, nel marzo del 2010, della sezione museale Novecento a Napoli. Per un museo in progress, dedicata agli avvenimenti storico-artistici nella città e alla loro costante relazione con lo svolgersi dei movimenti e delle poetiche di riferimento nazionale. L’attività del museo, che si definisce non a caso in progress, è rivolta non solo all’acquisizione di nuove opere d’arte e all’ampliamento dei suoi confini cronologici e tematici, ma anche a un confronto continuo con la storia del Novecento e con l’ampio e variegato panorama delle esperienze creative attuali.

Il concorso Un’Opera per il Castello continua, quindi, un percorso già tracciato da tempo e che, nel più immediato futuro, si propone di trasformare sempre più il Castello in uno spazio in cui le giovani generazioni di artisti possano trovare un legittimo riconoscimento di pubblico e di critica attraverso esperienze innovative e il coinvolgimento di un vasto pubblico e di appassionati.

La partecipazione è libera e gratuita, per tutte le informazioni, l’iscrizione e l’invio del materiale consultare il sito web del concorso: www.polonapoli-projects.beniculturali.it. La scadenza del concorso è l’11 aprile 2016, ore 12.

Possono partecipare gli artisti di nazionalità italiana o straniera che operano stabilmente sul territorio italiano, di età compresa tra i 21 anni e i 36 anni -singolarmente o in gruppo- che possono aver svolto la loro formazione presso istituti italiani e stranieri ed esposto preferibilmente in una galleria, centro culturale, fondazione, istituzione museale pubblica o privata verificabile e riconosciuta come tale.

I progetti dovranno essere inediti, il vincitore riceverà un premio di 10mila euro, comprensivo della realizzazione dell’opera\progetto.

Il concorso, promosso dal Polo museale della Campania, è stato reso possibile grazie alla collaborazione e al sostegno del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo - Direzione generale arte e architettura contemporanee e periferie urbane, nell’ambito del Piano per l’Arte Contemporanea; con la collaborazione dell’Associazione Amici di Capodimonte; si avvale del sostegno di Italcoat e Seda.
Supporto tecnico- organizzativo di Civita.  Castel Sant’Elmo è uno dei musei associati all’ AMACI - Associazione Musei d'Arte Contemporanea Italiani.

La giuria, che sarà nominata dopo la scadenza dei termini di consegna delle domande, sarà composta da storici dell’arte, professori universitari e dell’Accademia di Belle Arti, galleristi, curatori, collezionisti, esperti del settore e rappresentanti di realtà che interagiscono con le giovani generazioni di artisti, oltre che da un rappresentante della Direzione generale arte e architettura contemporanee e periferie urbane.

E’ prevista, inoltre, l’organizzazione di un evento espositivo finale nel quale sarà presentato il lavoro artistico vincitore, con la possibilità di una mostra dei primi dieci progetti selezionati e un catalogo che documenterà le biografie degli artisti finalisti e i loro lavori. L’opera vincitrice verrà acquisita dal Polo museale della Campania ed entrerà a far parte della collezione permanente di Castel Sant’Elmo.

Nel corso delle precedenti edizioni sono state premiate le opere: Anastatica sensibile di Daniela Di Maro; Tempo interiore di Rosy Rox; Le Jardin del collettivo franco-italiano composto da Giulia Beretta, Francesca Borrelli, Francesco Cianciulli, Romain Conduzorgues, Baptiste Furic, Silvia Lacatena, Jule Messau, Carolina Rossi e My dreams; they’ll never surrender di Gian Maria Tosatti e il Tesoro di Claudio Beorchia.

Incontri mensili nei Musei del Polo Museale della Campania dedicati ai docenti e alle loro famiglie -

Domenica 1 novembre 2015, ore 10.00 e 12.00 

Prosegue l’iniziativa che il Polo Museale della Campania, il Museo di Capodimonte, la Cooperativa le Nuvole e l’Associazione Progetto Museo dedicano, ogni prima domenica del mese, in occasione dell’ingresso gratuito ai musei statali, ai docenti delle scuole di ogni ordine e grado e alle loro famiglie (fino a un massimo di tre componenti per ogni docente). Il programma di visite, che continuerà fino a luglio, consentirà ai docenti di riscoprire le molteplici possibilità che i Musei offrono per rendere vivi e fruibili molti percorsi didattici, da svolgere in un ambiente non scolastico, dove i ragazzi si sentono più liberi e vitali. Un intenso rapporto con i giovani e le scuole è un’esigenza irrinunciabile per il Museo, perché l’opera d’arte assume più valore e nuovo significato ogni volta che un occhio interessato la guarda e, per i giovani, il contatto diretto con le opere, con il museo e la sua storia, favorito da attività di gioco e di drammatizzazione teatrale, contribuisce a formare la consapevolezza dell’importanza dei beni culturali e a creare con essi un solido legame.

Il terzo appuntamento del nuovo anno scolastico, che si terrà domenica 1 novembre 2015, alle ore 10.00 e 12.00, ha come meta uno dei più importanti siti monumentali della Campania: la Certosa di San Lorenzo a Padula, nel 1998 dichiarata dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità.
Recentemente entrata a far parte, con altri 21 siti napoletani e campani, del Polo Museale regionale della Campania, la Certosa di San Lorenzo, fondata nel 1306 per volere di Tommaso II Sanseverino, conte di Marsico e signore del Vallo di Diano, conserva intatte le testimonianze dei successivi interventi di ampliamento e decorazione, susseguitisi dalla metà del XVI al XVIII secolo. La visita Vita nella Certosa, condotta da storici dell’arte di Progetto Museo, condurrà i docenti e i loro familiari alla scoperta della più grande certosa italiana.  Attraversando i vari ambienti – dalla corte esterna al chiostro dei Procuratori, dal refettorio e dalle cucine al Chiostro del cimitero antico, dalla chiesa di San Lorenzo al Chiostro Grande, dalla biblioteca alla farmacia – il percorso è finalizzato ad evidenziare i segreti della vita certosina e il rapporto fra le regole della vita monastica, scandita dalla benedettina alternanza di preghiera e lavoro, e la necessità di progettare spazi ad essa funzionali.

Dunque, un'altra occasione di approfondimento offerta ai docenti che potranno così scegliere in maniera più consapevole le migliori attività per le proprie classi selezionandole nell’ambito dell’ampia offerta didattica proposta dall’Associazione Progetto Museo che, dal 2000, collabora alla progettazione delle attività dedicate alle scuole con Le Nuvole, aggiudicataria dei servizi didattici per il Museo di Capodimonte e la Direzione del Polo Museale regionale della Campania. 

Ai docenti, su richiesta, sarà fornito materiale per approfondire le tematiche e i progetti proposti.

PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA
Luogo, data e orario delle visite: Certosa di San Lorenzo, viale Certosa, Padula (SA), 1 novembre 2015, ore 10.00 e 12.00. Appuntamento alla biglietteria del Museo.
Per prenotare, tel. 081.440438 (da lun. a ven. ore 10,00-14,00); e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. e attendere la risposta con conferma di disponibilità per la fascia oraria prescelta.

 

Aperta al pubblico l’esposizione Canone Inverso, organizzata dall’associazione CAPRI - THE ISLAND OF ART con il Polo Museale della Campania, negli spazi della Canonica nella Certosa di San Giacomo a Capri. La mostra si svolge nell’ambito della manifestazione, CAPRI - THE ISLAND OF ART organizzata dall’omonima Associazione culturale in partnership con Città di Capri e Comune di Anacapri.

La mostra, curata da Marco Izzolino e Lucia Zappacosta, presenta quattro installazioni di grandi dimensioni di altrettanti artisti italiani - Alessandro Cannistrà, Peter Demetz, Rocco Dubbini, Gino Sabatini Odoardi - che, attraverso il contrappunto tra iconografie e/o materiali contemporanei con tecniche compositive di antica tradizione artistica, manifestano l’esistenza nelle arti visive - come nella musica - di un profondo equilibrio fra il sentimento e la ragione.

Il progetto Canone Inverso ha consentito il parziale recupero e la riapertura al pubblico di alcuni ambienti dell’antica Canonica della Certosa di San Giacomo e gli artisti invitati a partecipare alla mostra hanno realizzato quattro installazioni, selezionate sulla base di alcune caratteristiche formali comuni, che consentono un dialogo armonico tra tutte le opere e tra queste e gli spazi storici che le contengono. In particolare le installazioni saranno contraddistinte da un estremo rigore ed una estrema pulizia formali, da una colorazione basata sul contrappunto tra luce (bianco) e ombra (nero), e , dalla riproposizione in senso contemporaneo di geometrie compositive antiche (prospettiva solida accelerata, sezione aurea, ecc.), per così dire “canoniche”.

In musica, un canone inverso è una composizione contrappuntistica che unisce a una melodia una o più sue imitazioni, che le si sovrappongono progressivamente e fa muovere la voce conseguente in moto contrario rispetto alla voce antecedente. Usato innanzitutto dai compositori franco-fiamminghi attivi in Italia nei secoli XIV e XV, Il canone inverso fu ripreso magistralmente da J. S. Bach e, in tempi più recenti, dalla seconda scuola di Vienna. Questa tecnica, conosciuta e usata da tutti i grandi compositori, si lega ad una concezione logico-matematica della musica che ha ben poco a vedere con il pregiudizio normalmente diffuso che vi sia esclusivamente il sentimento e non la ragione alla base di questa arte.

Nelle sale della Canonica saranno ospitate, per tutta la durata di CAPRI - THE ISLAND OF ART, le  grandi installazioni e una sezione video e fotografica del progetto itinerante NO, Global Tour di Santiago Sierra (la cui installazione scultorea principale sarà visibile nella Piazzetta della funicolare di Capri), che ne racconterà i contenuti e la storia del viaggio in giro per il mondo.  

Capri The Island of Art, organizzata dall’omonima Associazione culturale in partnership con Città di Capri e Comune di Anacapri, e per la mostra alla Certosa con il Polo Museale della Campania, consolida il proprio format di evento diffuso e di installazione sul territorio. Le opere d’arte, tutte site-specific, sono disseminate ovunque sull’isola, in luoghi emblematici come la Piazzetta, ma anche in spazi privati, nei grandi alberghi, lungo le strade, sulle pareti di una casa, sul crinale della montagna. Lo scopo è coinvolgere il pubblico in un’esperienza diversa, favorire nuovi approcci culturali e sensoriali ai luoghi dell’isola. Gli artisti coinvolti, sia quelli di fama internazionale, sia i giovani, sono stati tutti chiamati a interpretare i miti, i luoghi e le storie di Capri e lo fanno con linguaggi diversi: dalla scultura alla pittura, dalla video art alle azioni performative. Ne deriva un itinerario inedito che sorprende, incuriosisce, incanta ed interroga chi soggiorna o semplicemente passa per l’isola. La mostra alla Certosa rappresenta anche il “completamento” della manifestazione, perché qualsiasi progetto che preveda lo sviluppo e la promozione della cultura contemporanea a Capri, non potrebbe prescindere dal recupero di matrici e luoghi centrali nella storia e nell'identità del territorio, come è appunto la Certosa.


INFORMAZIONI
Certosa di San Giacomo
Tel. +39 081.8376218
Via Certosa, Capri
Orario 9,00 - 14,00 (ultimo ingresso ore 13,30)
Ingresso € 4,00

Ufficio stampa
Polo museale della Campania- Simona Golia, Tel. +39 081.2294478;
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Ufficio stampa
Capri The Island of Art, dipunto studio srl 081 681505 www.dipuntostudio.it  <http://www.dipuntostudio.it>
website: www.capritheislandofart.org

Da domenica 25 ottobre, alle ore 9.30 nella Certosa e Museo di San Martino, inizia la manifestazione YOGA NEI MUSEI, sei incontri, la domenica mattina,  alla Certosa di San Martino e a Palazzo Reale.  Il Polo museale della Campania ospita il progetto curato dell’associazione YogArt, nato con l’intento di far dialogare la pratica dello Yoga, disciplina millenaria basata su un sistema armonico di sviluppo del corpo e della mente, e la conoscenza del patrimonio dei musei napoletani, offrendo l’opportunità di partecipare, dopo ogni lezione, a percorsi guidati affascinanti.   Le lezioni saranno condotte da Paolo Colussi, insegnante di Yoga e terapeuta Ayurvedico, coadiuvato da allievi esperti dell’associazione YogArt. Verranno proposte semplici pratiche di movimento e respirazione, orientate a ristabilire il giusto flusso energetico e il benessere psicofisico. A questi esercizi seguirà un rilassamento guidato, utile per allentare le tensioni più profonde.

Come per la musica ci sono le note, per la tela i colori, per lo Yoga gli asana, il rilassamento e la meditazione che plasmano la forma del corpo liberando la bellezza dell’anima: è il principio ispiratore del progetto YogArt per divulgare l’arte dello Yoga, una disciplina volta alla ricerca di un equilibrio e  di una condizione di armonia con sé e con l’ ambiente circostante; un’ambiente che, in questi incontri,  racconta la storia e l’arte della nostra città.

La durata delle lezioni sarà di 90 minuti, dalle ore 10 alle ore 11.30, cui seguiranno i percorsi di visita

Calendario degli incontri
Certosa e Museo di San Martino
Domenica 25 ottobre - Domenica 8 novembre - Domenica 15 novembre - Domenica 22 novembre:
Palazzo Reale:
Domenica 29 novembre - Domenica 13 dicembre

OBBLIGATORIA LA PRENOTAZIONE (Posti limitati, max 40)
Museo di San Martino-tel.  081 2294524; email  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Palazzo Reale- email  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
L’appuntamento alla biglietteria alle ore 9.30
Il costo del biglietto d’ingresso ridotto per coloro che parteciperanno all’iniziativa
Si raccomanda di indossare abiti comodi e portare un tappetino e una coperta.
 

YOGA NEI MUSEI - PROGRAMMA

Certosa e Museo di San Martino
Domenica 25 ottobre -  lezione di Yoga nel Belvedere dei monaci.
Dopo lo Yoga seguirà la visita alla mostra CIELO, 33 Quaderni mistici con l’artista Caroline Peyron. L’esposizione, a cura di  Rita Pastorelli, presenta 33 quaderni dedicati dall’artista francese ai più noti testi della letteratura mistica, restituiti in chiave figurativa con inchiostri, parole, ricami e tocchi di acquerello, accostati alla matericità delle tele e alla trasparenza di pizzi e veli.

Domenica 8 novembre - lezione di Yoga Belvedere dei monaci.
Dopo lo Yoga seguirà la visita ai Sotterranei gotici di recente apertura, a cura di Fabio Speranza. I sotterranei, suggestive e imponenti fondamenta trecentesche della Certosa, ospitano le opere in marmo della sezione di sculture ed epigrafi, comprendente circa centocinquanta opere in marmo che vanno dal medioevo al XVIII secolo.

Domenica 15 novembre - lezione di Yoga nel Refettorio
Dopo lo Yoga seguirà la visita alla Sezione Navale, a cura di Rita Pastorelli. La Sezione riaperta con un nuovo allestimento da pochi anni, ospita, oltre alla Lancia reale dell’epoca di Carlo di Borbone e a quella appartenuta ad Umberto I di Savoia, una serie di modelli di cantiere in scala, originali e databili tra la fine del secolo XVIII e la metà del secolo XIX, e documenta le tipologie di navi che fecero della ‘Marina da guerra’ borbonica, una delle potenze navali nel Mediterraneo.

Domenica 22 novembre - lezione di Yoga nel Refettorio
Dopo lo Yoga seguirà la visita alla Sezione Presepiale, a cura di Ileana Creazzo. Il Museo di San Martino custodisce la principale raccolta pubblica italiana dedicata al ‘presepe napoletano’, la sezione ruota intorno al grandioso presepe Cuciniello, accanto al quale si sono aggiunti nel corso degli anni oggetti di grandissima qualità, tra cui scene della Natività, dell’Osteria e dell’Annuncio ai Pastori, figure di animali e nature morte.

PER INFO E PRENOTAZIONI: Ufficio Accoglienza San Martino
telefono  081 2294503 ; email  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Palazzo Reale
Domenica 29 novembre - lezioni di Yoga nell'Ambulacro del braccio nord
Dopo lo Yoga seguirà la visita all’Appartamento Reale, progettato dall’architetto Domenico Fontana,  con la Cappella, il Salone dei Vicerè, la Sala Regia e quelle di Udienza sul lato della piazza, e gli appartamenti privati rivolti sul lato del mare. Fu decorato da Battistello Caracciolo e Belisario Corenzio con Storie della Casa di Spagna intitolate con iscrizioni in spagnolo.

Domenica 13 dicembre - lezioni di Yoga nell'Ambulacro del braccio nord
Dopo lo Yoga, nella Sala Diplomatica si potranno ascoltare le musiche di Cimarosa, eseguite da un Quartetto d’archi e flauto del Conservatorio San Pietro a Majella, nell’ambito della manifestazione “Musica x Musei”.

PER INFO E PRENOTAZIONI: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

OBBLIGATORIA LA PRENOTAZIONE (Posti limitati, max 40)
Museo di San Martino-tel.  081 2294524; email  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Palazzo Reale- email  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
L’appuntamento alla biglietteria alle ore 9.30
Il costo del biglietto d’ingresso ridotto per coloro che parteciperanno all’iniziativa
Si raccomanda di indossare abiti comodi e portare un tappetino e una coperta.

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